lunedì 8 luglio 2019

"Studio Akomena": spazio mosaico di eccellenza a Ravenna (RA)

"Akomena" nasce nel 1988 da un’idea di Francesca Fabbri in un contesto in cui il grande ritorno delle arti applicate sembra ispirare progettisti che trovano proprio in Akomena terreno fertile per sviluppare i loro lavori: Luigi Serafini, Ugo La Pietra, Riccardo Dalisi, Ugo Marano, Adolfo Natalizi, Gianni Veneziano, Bonetti & Garouste, Ravage, Ettore Sottsass, Ron Arad, Gaetano Pesce … collaborano con questo Studio contribuendo a rendere Akomena il referente in materia di mosaico, testimonial nell’ambito del convegno “Fatto ad Arte” tenutosi presso la Triennale di Milano nel 1995, mentre si moltiplicano le presenze a mostre.
Nel 1996 Akomena vince l’appalto per la realizzazione del sepolcro del noto ballerino russo Rudolf Nureyev, su disegno dell’architetto Ezio Frigerio e con il coordinamento de L’Operà di Parigi. Il lavoro - che si ispira al kilim preferito dall’artista da cui mai si separava - comporterà una lavorazione minuziosissima sia nell’adattamento al drappeggio dell’ elemento musivo, sia nel rendere armonico il notevole corredo cromatico del tappeto caucasico cui si ispira, composto da una ventina di tonalità di rosso e circa dodici tipi d’oro. Ancora oggi quest’opera rimane insuperato esempio di scultura a mosaico
Le collezioni create in questi anni da Akomena sono risultato e tema conduttore di un’attività prolifica che unisce creatività progettuale musiva a diversi materiali fondendosi in un design assolutamente originale che non si pone limiti di applicazione.
Ne sono testimoni le serie Pipe-Pipe, Stone Carpet, I Tavolini di Mabel, Sassoft (vincitrice nel 2001 al Centro G. Pompidou Paris nella Mostra “Carrefour de la Création”, curata da Gregoire Simon), Animal Skin nonché Storie di tessere lucenti presentata presso Dilmos-Milano in occasione della presentazione del volume Akomena edito per Mondadori Electa nel 2005.
Nel 2008 Akomena si aggiudica la realizzazione del Rajiv Gandhi Memorial su commissione del Governo Indiano: si tratta del grande ritratto di Rajiv Gandhi collocato nell’esatto punto in cui venne assassinato. Realizzato a minute tessere di pasta vetrosa, ha richiesto l’utilizzo di ben 180 colori musivi.
Dal 2009 Francesca Fabbri si dedica alla creazione di vere opere d’arte che spesso abbinano il mosaico con la scultura. Da questo binomio nasce - fra le altre - Il Prigione, selezionata da Vittorio Sgarbi ed esposta alla Biennale di Venezia nel 2011: oggi è visibile al Mar Museo Arte di Ravenna.
Nel 2017 Akomena rileva Teti che si occupa solo di progettazione e produzione di piccoli oggetti musivi rivolti al pubblico del turismo. Oggi Teti è presente a Venezia, Firenze, Roma. Anche questa scelta è dettata dalla volontà di affrontare tutte le tematiche legate al mosaico, sviluppandone ogni dimensione in un percorso dove tecnologia e progettualità sono sempre aggiornate ma anche rivisitate, mantenendo al centro la qualità del prodotto. Akomena intende continuare a condividere questo suo cammino nell’esprimere opere che documentino le sue capacità e l’infinita versatilità del mosaico come espressione artistica. Per ulteriori info vi rimando al sito.

martedì 2 luglio 2019

"Antico Porto di Classe al chiaro di luna": concerto martedì 2 luglio

All’antico porto di Classe continuano i concerti della rassegna "Classe al Chiaro di Luna".Oggi, martedì 2 luglio, salire sul palco sono i Ruffu’s, che si esibiranno dalle ore 20.15La band, formatasi nel 2017 dall’incontro di diverse esperienze musicali, propone una musica nazional popolare colta e coinvolgente che predilige la lingua italiana, reinterpretando i nostri più grandi cantautori con un sound vivace e rockeggiante. Non mancano anche evergreen stranieri che invitano a cantare, in un mix di energia e di allegria tutta da condividere. A dominare la scena Riccardo “Ruffo” Ruffini, con la sua voce calda e graffiante, accompagnato dalla voce e dalla chitarra di Emanuele Fraguglia, insieme alle tastiere di Francesco Valmorri, al basso di Matteo Collini e all’allegria tribale al servizio del ritmo della batteria di Roberto “Berto” Bertozzi. 

Alle ore 19 è prevista la visita guidata al sito archeologico e sarà possibile rilassarsi con un apericena grazie al Casa Spadoni food truck, che per la serata propone hot dog di Mora Romagnola e ravioli di patate con pesto leggero e guanciale croccante. Tariffe € 7 (ingresso + visita guidata) ; € 9 (ingresso + visita guidata+ concerto). Per informazioni 0544.478100

"I Concerti del Mare": sui Lidi di Ravenna dal 5 al 25 luglio

Mosaici di Note, in convenzione con Regione Emilia-Romagna e Comune di Ravennapresenta la prima settimana di concerti della nuova stagione della rassegna "I Concerti del Mare". La manifestazione, il cui inizio è previsto per il 5 luglio, terminerà il 25 luglio con sette appuntamenti in altrettante località balneari. Il debutto della XVII Edizione della fortunata rassegna che porta sul litorale la grande musica classica, avverràvenerdì 5 luglio a Casal Borsetti nella chiesa di San Lorenzo; il “Concerto Lirico” eseguito dal soprano Annalisa Remondini e dal baritono Gaspare Fazio con accompagnamento al pianoforte di Franco Ugolini aprirà la prima settimana. A seguire, sono in cartellone le date di martedì 9 col “Concerto Sacro” eseguito dal soprano Emilia Ferrari accompagnata dall’oboista Luigi Lidonnici e da Lucia Benocci al pianoforte; mercoledì 10 luglio si terrà il “Concerto Barocco” con i musicisti Luigi Lidonnici (oboe), Beatrice Donati (violino), Piergiorgio Anzelmo (violoncello) e Franco Ugolini al cembalo. L’iniziativa è ormai diventata un classico dell’estate ravennate: un programma di musica di qualità eseguita nelle chiese del mare. «Lo spirito della rassegna è sempre stato di avvicinare la musica classica alle persone.» ­ dichiara Piergiorgio Anzelmo di Mosaici Sonori ­ «Abbiamo un rapporto speciale con le località balneari che nel corso degli anni hanno sempre sostenuto la manifestazione, senza chiederci di snaturarla con operazioni che toglierebbero credibilità culturale e di contenuti. Crediamo fermamente nella validità di questa formula: concerti dove protagonisti sono la musica e il pubblicoL’emozione di assistere ad appuntamenti sempre diversi, pensati per regalare un’ora di esecuzione di alto profilo. Crediamo nella formula a Ingresso Libero grazie alla quale nessuno è escluso dall’ascolto.». Ingresso Libero. Foto in archivio della manifestazione. 

lunedì 1 luglio 2019

Alle luci dell'alba in Salina a Cervia (RA)

Segnalo "Alle luci dell'alba in salina a Cervia": una piacevole escursione che si svolge ogni mercoledì dalle 6 alle 8, da prenotare esclusivamente online, entro il sabato precedente all'evento. Posti limitati. Ritrovo al Centro Visite Salina di Cervia, via Bova 61, Cervia (RA), a luglio e agosto tutti i mercoledì ore 6.00. Partiremo a bordo di una barca per immergerci silenziosamente in una salina avvolta dalla prime luci del giorno ed arrivare fino ai bacini salanti. Circondati dallo spettacolo dei colori,assisteremo al risveglio della natura. Questa visita guidata è una delle esperienze più suggestive da vivere in Salina. Per prenotazione immediata clickate qui. Per ulteriori info 0544 973040

domenica 30 giugno 2019

La "Manica Lunga" della Biblioteca Classense a Ravenna


All'interno del complesso monumentale della Biblioteca Classense troviamo gli spazi della Manica Lunga, anticamente adibiti a deposito, cantine e stalle dell’abbazia camaldolese. In Manica Lunga sono stati eseguiti lavori di consolidamento delle strutture, di deumidificazione e di arresto del degrado materico nel periodo 1981-1983. La sala viene ora utilizzata per mostre temporanee.

La realizzazione del pavimento a mosaico ha visto l'intervento dell'architetto Dezzi Bardeschi per il progetto e della professoressa Grazia Brunetti, unitamente agli allievi dell'Istituto d'Arte di Firenze, dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna e dell'Istituto Statale d'Arte per il Mosaico di Ravenna, per la realizzazione. I lavori sono stati affidati alla ditta Iter, per documentazione dei quali vi rimando al sito www.itercoop.com

Varcando la soglia della sala, discendendo la breve rampa d'accesso , si profilano subito gli otto sostegni centrali: sei pilastri e due colonne monolitiche di granito con capitelli di spoglio. A destra dell'ingresso si trova la vasca circolare, ritagliata intorno alla prima colonna, di epoca bizantina, per consentire la messa in luce del basamento; il disegno della vasca evoca una carta nautica di natura immaginifica.

Il pavimento della sala è definito da orbite concentriche ellittiche che ruotano intorno ad ogni pilastro;  per la sua realizzazione si sono usati sia raggette di ottone sia materiali in sfumature  diverse, varianti dal celeste chiaro al blu profondo.Per visitare la Sala della Manica Lunga della Biblioteca Classense ed ammirare questi splendidi mosaici pavimentali occorre attenersi agli orari previsti dalle singole mostre temporanee in programma. Attualmente in corso la mostra "Ieri Oggi", aperta tutti i giorni dalle 15 alle 18 a titolo gratuito. 

Il disegno del pavimento ripropone la figura di uno schiacciato geografico tolemaico, un globo terracqueo e le orbite dei pianeti del sistema solare. La superficie del pavimento misura mq 340 e viene realizzata con pietre, vetro o materiale di recupero. Il materiale lapideo viene così riferito: ciottoli di fiume (serpentino nero delle Alpi, rosso di Verona, brecce di vario colore, bianco di Carrara), ecc.

Nelle discariche di lavorazione del vetro di Empoli vengono reperiti 15 quintali di frammenti colorati, con i quali poi, fatti macinare, si sono realizzate le zone perimetrali della grande sala, l’intorno dei vari pilastri e le zone speciali (la vasca circolare con una geografia immaginaria, la terra di luna, il grande occhio bianco a pavimento)

Le orbite che ruotano attorno ad ogni pilastro sono realizzate in cubetti di porfido grigio e rosso da pavimentazione stradale, nella pezzatura 4x6, 6x8, 8x10, 10x12. Per la posa in opera dei frantumi di vetro è stata utilizzata della resina epossidica, mentre per i ciottoli e i cubetti di porfido è stato spalmato un impasto bagnato (magro) di circa cm. 2 di sabbia e cemento portland, rapporto 3 a 1. Questo impasto è stato steso su un altro strato di circa 3-5 cm di spessore costituito da sabbia, sabbione (ghiaia), calce e cemento. Questo, a sua volta, sovrapposto a un “vespaio” costituito da ciottoli, di circa 6-7 cm di spessore, e sabbia, necessario per eliminare l’umidità del terreno; infatti ,in questo caso, non è stato creato un fondo in calcestruzzo data la peculiarità del terreno sul quale è stata costruita la Biblioteca Classense, particolarmente impregnato di umidità. La Biblioteca Classense di Ravenna concede attualmente in uso la Manica Lunga per esposizioni temporanee. Il noleggio è a pagamento e soggetto a tariffe. Per info occorre chiamare gli uffici al 0544482151.



sabato 11 maggio 2019

"Ravenna Festival": dal 5 giugno al 16 luglio 2019 la XXX edizione a Ravenna

Ravenna crocevia di popoli, città d’acqua adriatica e mediterranea, pellegrina e straniera: ogni anno un tema che ha sempre avuto, talvolta in modo bizantinamente obliquo, Ravenna sia come meta che come punto di partenza. Una Ravenna-Mondo che trova nella Commedia qui scritta - in piccola o grande parte poco importa - la propria Opera-Mondo: universi concentrici che si specchiano in un vertiginoso gioco di rimandi, come forse piacerebbe a Borges. Attraverso Dante, del quale si avvicina il settimo centenario, e al suo Ulisse - che pur tornato a Itaca non poté vincere l’ardore per l’avventura e la scoperta e si rimise quindi “per l’alto mare aperto” (Inf. XXVI, 100) - fino alla Grecia. Sarà anch’essa meta (con Atene) e tema del Festival sotto l’unificante metafora del viaggio e del nostos: viaggio di ritorno alle origini della civiltà occidentale, pur con tutto quell’Oriente che vi si cela e tuttora ci pervade vanificando qualsiasi pretestuoso quanto inesistente scontro di civiltà.
È questo lo spirito che ha animato l’ininterrotto percorso del Festival; itinerario che per la XXX edizione viaggia sulle rotte mediterranee e oltre, varcando le Colonne d’Ercole, allorché s’intravede all’orizzonte una montagna e quella montagna è il Purgatorio, centro di una costellazione di temi e percorsi, nella migliore natura errabonda del Festival a cui il nostro pubblico-viaggiatore è abituato. E se l’immagine (e il suono) del mare aperto non può che rimandare anche a voci che ci chiamano e interrogano, la condizione dell’esilio, tragicamente vissuta da Dante, acquista una dimensione corale di devastante potenza. Forse nessuna bellezza potrà consolarci o tanto meno salvarci, ma il rito dell’Arte, sempre uguale e pur sempre diverso, compie un piccolo miracolo: è un rito di comunione e crea, nell’idem sentirecomunità nell’epoca in cui gli individui sono social piuttosto che sociali.
Così ricominciamo, annum per annum, imbarcandoci con voi per una nuova avventurosa navigazione “per l’alto mare aperto”. 


La XXX edizione di "Ravenna Festival" - che si aprirà con un esclusivo incontro fra due giganti della musica quali Riccardo Muti Maurizio Pollini, insieme per il concerto inaugurale del 5 giugno - salpa per il Mediterraneo e raggiunge Atene sulle Vie dell’Amicizia, come sempre con la guida di Muti. Sarà l’occasione per celebrare una delle culle - se non addirittura la culla per eccellenza - della cultura occidentale, attraverso una vetta della creatività umana quale la Nona Sinfonia di Ludwig Van Beethoven. Il finale Inno alla gioia (An die Freude) esprime la visione idealistica del poeta Friedrich Schiller, condivisa da Beethoven, sull’insopprimibile legame fra tutti gli uomini: la nuova età dell’oro vagheggiata dai Romantici, come affermazione di libertà e fraternità, trovava il proprio modello nella mitica Arcadia e proponeva quindi il rinnovamento dell’umanità attraverso il ritorno agli ideali umanistici della Grecia antica. Tra i grandi artisti ospiti anche Leōnidas Kavakos, Emmanuelle Krivine e le sorelle Labèque. Mentre l’Hamburg Ballett John Neumeier e la Martha Graham Dance Company contribuiscono, assieme al grangala Les Étoiles, a uno strepitoso programma di danza, il ritmo è irresistibilmente fissato dai leggendari batteristi Stewart Copeland dei Police e Nick Mason dei Pink Floyd, dal groove West Coast di Ben Harper e dal balcanico, e in questo caso sinfonico, Goran Bregovic´. Il viaggio continua, nello spazio e nel tempo, nelle basiliche ravennati con i Tallis Scholars, per un’esperienza assolutamente unica di sette concerti in un giorno, e con i quotidiani Vespri a San Vitale; quindi attraverso il Purgatorio di Dante – “messo in vita” da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari con una sacra rappresentazione creata su misura per la città dove Dante ha trascorso i suoi ultimi anni ed è stato sepolto.  Per il programma completo vi rimandiamo al sito.
 

"Ottocento - l'Arte dell'Italia tra Hayez e Segantini": a Forlì dal 9 febbraio 2019


Riparte la stagione delle mostre ai Musei San Domenico! Da sabato 9 febbraio fino a domenica 16 giugno i musei ospitano la mostra Ottocento - L'arte dell'Italia tra Hayez e Segantini. L'esposizione si occupa della grande arte italiana dell'Ottocento nel periodo che intercorre tra l'ultima fase del Romanticismo e le sperimentazioni artistiche del nuovo secolo, tra l'Unità d'Italia e la Grande Guerra. Inoltre raggiungere la mostra è ancora più comodo con la nuova linea 6 del Trasporto Pubblico Locale: il percorso infatti consente collegamenti diretti tra la Stazione Ferroviaria e importanti luoghi di destinazione, come Musei San Domenico e Palazzo Romagnoli.