mercoledì 22 febbraio 2017

Incontro a Palazzo Romagnoli, Forlì (FC) martedì 28 febbraio 2017

Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, in occasione dell’anniversario della morte di Fulcieri Paulucci di Calboli avvenuta il 28 febbraio 1919, la Città di Forlì onorerà la sua memoria con un incontro pubblico che si svolgerà martedì 28 febbraio, a Palazzo Romagnoli, con inizio alle ore 17.00. L’iniziativa avrà come tema “Collezioni e archivi Paulucci di Calboli, loro importanza per l’identità, la storia e il patrimonio culturale della Città di Forlì” e vedrà gli interventi dell’Assessora alla Cultura Elisa Giovannetti e di Cristina Ambrosini, Lucia Sardo, Giovanni Tassani e Domenico Guzzo. L’ambasciatore e senatore Raniero Paulucci di Calboli, padre di Fulcieri, lasciò in testamento alla sua morte, nel 1931, la considerevole cifra, per l’epoca, di trecentomila lire nonché alcune collezioni, tra cui spicca quella delle sette sculture di Adolfo Wildt, autore in anni recenti riscoperto anche in Francia. In anni più recenti altri importanti fondi sono stati donati agli Istituti culturali della città, tra i quali basti citare una collezione, unica al mondo, di materiali librari e documentali, sull’ Affaire Dreyfus, snodo importante nella storia francese tra Otto e Novecento, ed una biblioteca di studi storici, diplomatici e letterari comprendente diecimila testi nelle più varie lingue, giapponese compreso. Il Comune di Forlì, in intesa con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, e in accordo con le varie istituzioni preposte alla conservazione dei Beni Culturali, è attualmente impegnato ad acquisire in proprietà, cogliendo l’intenzione in tal senso dell’erede Contessa Simonetta Paulucci di Calboli, al fine di valorizzarlo facendolo conoscere in campo nazionale e internazionale, il prezioso e vastissimo Archivio, attualmente depositato in Archivio di Stato di Forlì. L’Archivio comprende, raccolti in settecento cartelle, documenti diplomatici e corrispondenze politiche, culturali e di famiglia comprendenti un arco temporale che dall’età di Cavour giunge a quella di De Gasperi. Ingresso libero

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