lunedì 31 ottobre 2016

"Grani e Melograni" a Oriolo dei Fichi, Faenza (RA) 5 e 6 novembre 2016

Segnalo "Grani e Melograni" in programma sabato 5 e domenica 6 novembre 2016 a Oriolo dei Fichi, Faenza (RA). Mostra granatologica e concorso "io ce l'ho più grosso", mercati, laboratori, prodotti tipici romagnoli, musica live. Nelle due giornate la gastronomia è a cura del Ristorante San Biagio Vecchio. Per informazioni 3333814000 oppure visitate il sito Torre di Oriolo. L'associazione "Torre di Oriolo" nasce nel 1995 e raggruppa una nutrita serie di aziende agricole, ristoratori, artigiani e commercianti del distretto aureolano. In passato su questo blog ne ho scritto qui: buona lettura. 

domenica 30 ottobre 2016

"Critica in Arte": inaugurazione sabato 19 novembre 2016 al MAR di Ravenna (RA)

Segnalo sabato 19 novembre 2016 alle ore 18.00 il vernissage di "Critica in Arte" presso il MAR, via di Roma 13, Ravenna (RA). Giunta alla nona edizione, la mostra quest'anno presenta il lavoro di tre giovani artisti, seguito da tre giovani critici, con il dichiarato obiettivo di far luce sulle promesse della critica attualmente attiva in Italia. Sia i critici che gli artisti esposti, sono rigorosamente under 40. Abbiamo: Cristiano Tassinari, a cura di Roberta Pagani, Enrico Tealdi, a cura di Davide Caroli e il gruppo CACO3 a cura di Daniele Torcellini. La mostra è per noi un appuntamento gradito della programmazione eventi al MAR: potete leggere qui  lo storytelling della edizione 2015. L'ingresso è gratuito, con apertura tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 9 alle 18.00, fino al 8 gennaio 2017.

Uno splendido itinerario dantesco a Forlì (FC) con "Trekking Urbano"

La città di Forlì (FC), Romagna, ha aderito alla "Giornata Nazionale del Trekking Urbano", organizzando ieri sabato 29 ottobre un percorso dal titolo "Lo pane altrui", una sorta di cammino interiore sulle tracce di Dante Alighieri nella Forlì del 1300. Potevo non raccogliere l'invito e lasciarmi forse sfuggire questa ghiotta opportunità di sperimentare un nuovo itinerario, ideato dall'Ufficio IAT del Comune di Forlì, in collaborazione con l'associazione delle locali guide turistiche? 
La visita guidata è stata davvero interessante e ricca di stimoli. Al termine abbiamo inoltre potuto visionare, in anteprima assoluta, un video costruito sull'itinerario da noi sperimentato, che sarà online a giorni tramite l'Ufficio Turistico Forlivese. Ritrovo per il nostro trekking urbano fissato presso Porta Schiavonia a Forlì (FC), perché fu da questo punto della città che Dante entrò nel 1302, quando fu colpito da editto di esilio. Dante nel XVII Canto del Paradiso, quando Cacciaguida traccia il disegno profetico degli anni dell’esilio del Sommo Poeta, gli fa pronunciare queste parole: 
"Tu proverai sì come sa di sale 
lo pane altrui e come è duro calle 
lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale". cit. Divina Commedia

Dante, entrando in città dopo aver percorso la Valle del fiume Montone, trovò 4 porte, di cui oggi ne rimane una sola. Forlì era una città d'acque, con palafitte, terrapieni, fossati e torri. Si diresse verso la zona degli orti, dove allora, in piccole casupole, vivevano i fiorentini. Erano genti di umili origini: gli orti servivano loro a garantire la sopravvivenza. Via Curte, a Forlì (FC), è rimasta com'era ai tempi di Dante.
In questa zona troviamo la casa di Giuliano Missirini, storico e storyteller forlivese, morto nel 2000. Fu il primo, nel 1975, a pensare e proporre itinerari turistici alla scoperta del centro storico della città. La sua piccola casa-museo è collocata dietro l’antico distretto militare di S. Maria della Ripa, che si apre alla “campagna di città”, all’ultimo lembo di coltura ortiva sopravvissuto alla urbanizzazione, dopo che le mura furono abbattute e i “vuoti” dei terreni conventuali furono colmati dai “pieni” delle abitazioni. Un piccolo incantevole luogo, sede anche di mostre temporanee.
Proseguendo arriviamo al Monastero della Ripa, costruito nel XV secolo sull'area in cui sorgeva anticamente la Torre fiorentina, che fu punto di riferimento per la comunità dei Ghibellini toscani del Trecento.
Più avanti nel nostro itinerario, ci accoglie la Chiesa della Trinità, la più antica chiesa in città ai tempi di Dante. Il Sommo Poeta la vide diversa da come appare oggi, essendo stata completamente restaurata durante il periodo fascista. E' stato per noi possibile visitare l'interno: la chiesa è in stile barocco, a navata unica. Di pregio una cattedra in marmo greco venato, appartenuta a San Mercuriale, verosimilmente del V secolo. La Chiesa della Trinità ospitava anche le tombe dei grandi artisti forlivesi del Rinascimento, quali Melozzo e Francesco Menzocchi, che furono perdute in seguito al riassetto barocco della fine del Settecento.
Passo dopo passo arriviamo a Palazzo Albinici, in Corso Garibaldi 82 a Forlì (FC). Fu qui che venne ospitato Dante: una prima volta nel 1302, all’indomani della condanna all’esilio, quando si trattenne per diversi mesi alla corte di Scarpetta Ordelaffi e una seconda volta nel 1310, quando da Forlì si adoperò per rendere concreto il sogno di un nuovo assetto politico dell’Italia centrale. L'edificio, costruito sul finire del XVII secolo sulla "casa grande" degli Ordelaffi, Signori di Forlì, ospitò sette secoli dopo, anche Giosuè Carducci. 
Proseguendo nel nostro itinerario ci fermiamo in Piazza Cavour a Forlì (FC) a ricordare la Chiesa e il convento di San Francesco, andati distrutti alla fine del Settecento, dove svolgevano le loro attività i Francescani Minori, tanto cari a Dante. Una curiosità per voi: presso il Victoria and Albert Museum di Londra è oggi conservata una porzione della pavimentazione in maiolica proveniente dalla Cappella Lombardini, un piccolo gioiello dell'artigianato locale che impreziosiva la Chiesa di San Francesco Grande, dove sicuramente il Sommo Poeta ebbe modo di transitare.
In via delle Torri, costellata nel Trecento da torri afferenti alle diverse famiglie patrizie, troviamo un'insegna che ricorda il Ponte dei Cavalieri, che scavalcava i due rami del fiume Montone, da cui Dante passò per accedere alla piazza centrale della città.
In Piazza Saffi a Forlì (FC), Dante poté visitare la Abbazia di San Mercuriale, datata 1176, ed ammirare la sua splendida lunetta romanica. La piazza era allora sede delle esecuzioni capitali, ma anche di eventi quali il mercato, che si svolgeva ogni venerdì con regolarità, come accade ai giorni nostri. All'epoca di Dante il canale di Rivaldino scorreva per tutto un lato della piazza e fiancheggiava il mercato. 
Per concludere in bellezza il nostro itinerario dantesco, ci spostiamo ad osservare il portale ogivale della Chiesa di Santa Maria dei Servi, in Via Mercuriali 1, Forlì (FC).  Essendo in corso funzioni religiose, non ci è stato possibile visionare l'interno. La chiesa è dedicata a San Pellegrino Laziosi, coevo di Dante, completamente trasformata tra il 1615 e il 1645. Questo è tutto: spero con questo storytelling di avervi incuriosito e stimolato a partecipare ai prossimi appuntamenti che l'Ufficio Turistico Forlivese saprà proporci. Buona esplorazione del territorio a tutti voi.

sabato 29 ottobre 2016

"Lacrime" a Cotignola (RA) e Ravenna (RA) dal 5 novembre 2016

Segnalo "Lacrime", a cura di Giovanni Gardini e Massimiliano Fabbri, un percorso espositivo che si articola in più sedi: tre a Ravenna (Museo Arcivescovile, Museo Nazionale, Palazzo Rasponi dalle Teste) e una a Cotignola (Museo Varoli). Accompagna la mostra un catalogo edito da Longo Editore, Ravenna. Fotografie di Raffaello di Leo e Luca Gambi. Orario: Museo Nazionale (fino al 20 novembre: martedì - domenica 8.30 - 19.30); Museo Arcivescovile (fino al 20 novembre - Ottobre: tutti i giorni 9.30 - 17.30 / Novembre: tutti i giorni 10 - 17); Palazzo Rasponi dalle Teste (fino al 6 novembre: martedì - giovedì 15 - 18; chiuso il lunedì ad eccezione del 31 ottobre); Palazzo Sforza, Cotignola (fino al 13 novembre: giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30,il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30). Ingresso libero. Per ulteriori info visita il sito

"La Casa di Nostra Donna" al MAR di Ravenna (RA) dal 5/11 al 8/1/2017

Segnalo sabato 5 novembre 2016 alle ore 18.00 presso il MAR, via di Roma 13, Ravenna (RA) l'inaugurazione della mostra "La Casa di Nostra Donna". Una mostra innovativa che, attraverso una ricostruzione virtuale, renderà possibile visitare nuovamente lo straordinario edificio della Chiesa di Santa Maria in Porto Fuori ed i suoi magnifici affreschi trecenteschi distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale. Oggetto della mostra sono le immagini che dall'Ottocento ai nostri giorni hanno rappresentato la chiesa, che conducono a riflettere sulle ragioni degli sguardi che su di essa si sono posati negli ultimi secoli.Come per fare da sponda alla memoria digitale che si imporrà attraverso la ricostruzione virtuale, sarà proposto un filmato documentario che raccoglie le testimonianze viventi della chiesa, della sua vita sociale e devozionale e della sua distruzione. La mostra è a cura di Alessandro Volpe. Enti organizzatori: Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, MAR Ravenna. In collaborazione con: Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Con il contributo di: PDR FESR Emilia-Romanga 2014/2020, Unione Europea Fondo Europeo di sviluppo regionale, Regione Emilia-Romagna. Si ringrazia: Arcidiocesi di Ravenna e Cervia, Istituzione Biblioteca Classense, Polo Museale dell’Emila-Romagna Museo Nazionale di Ravenna. La mostra sarà fruibile dal 6 ottobre al 8 gennaio 2017, osservando gli orari seguenti: martedì - domenica 9-18, chiuso lunedì. Aperture festive: 8 dicembre, 26 dicembre(9-18) e 6 gennaio. Ingresso libero. Visite guidate: €3 a persona (prenotazione obbligatoria). Per info e prenotazioni visite guidate +39 0544 482487. 

giovedì 27 ottobre 2016

Brunch a Palazzo Albergati, Zola Predosa (BO) domenica 30 ottobre 2016

Vuoi concederti un brunch domenicale in un sito dal valore monumentale inestimabile? Ci sono stata nel 2014, ma lo consiglio ancora di tanto in tanto. A Palazzo Albergati, dopo il brunch, gli ospiti possono partecipare a visita guidata ai piani alti del Palazzo e alle sue cantine. Un'esperienza magnifica, di cui ho parlato in questo post. Ogni spazio di Palazzo Albergati evoca raffinatezza, ogni scorcio regala un'emozione nuova, ed incanta.  Il Palazzo fu costruito tra il 1659 e il 1694, rappresenta uno dei migliori esempi di villa padronale di epoca barocca in Europa. 
Ed ecco a Voi il menù previsto per domenica 30 ottobre 2016:

Crostone integrale con lardo di Colonnata e formaggio erborinato

Uova nel coccio con scaglie di tartufo
Piccoli strudel con castagne, speck e formaggio di malga
Cassoncini con zucca e patate

Ravioli al mascarpone con noci, burro demi-sal e pancetta croccante
Crespelle con funghi porcini e fiocchi di ricotta
Vellutata di patate e porri
Arrosto di capocollo al Sangiovese Riserva
Spiedini di pesce alla plancia
Tortini di legumi al profumo di rosmarino
Sformato di zucca
Funghi trifolati
Insalate di stagione
Cavolo cappuccio con scortichini all’aceto balsamico
Dal forno di Palazzo:
pane, focacce e grissini con farina del nostro grano Senatore Cappelli
Le Dolcezze della Tavola
Centrifugati di frutta e ortaggi
Caffè, the e tisane
Indicare eventuali intolleranze e allergie in fase di prenotazione
Per info e prenotazioni: 051/750247 oppure prenotate online su Palazzo Albergati

mercoledì 26 ottobre 2016

"Ritorno" di Felice Nittolo al Museo ex-carcere Borbonico di Avellino (AV) dal 28 ottobre 2016

Dopo aver coinvolto alcuni luoghi dell'Irpinia, e dopo le aperture delle mostre al Museo di Villa Amendola e al conservatorio “Cimarosa” il progetto "Ritorno" di Felice Nittolo giunge all'ultima tappa presso le sale espositive dell'ex Carcere Borbonico di Avellino. Alle ore 17 di venerdì 28 ottobre 2016, con l'intervento del presidente della provincia di Avellino Domenico Gambacorta e la testimonianza dello storico e critico d'arte Paolo Sacchini (che giunge ad Avellino appositamente dall'Accademia Santa Giulia di Brescia) si inaugurerà l'ultimo segmento di un progetto ampio e complesso che l'artista Felice Nittolo ha voluto fortemente si sviluppasse nel territorio Irpino.
 Per chi ha potuto seguire il percorso - partito il 15 maggio -  sviluppatosi su sei luoghi simbolo del territorio, l'appuntamento all'ex Carcere Borbonico sancirà “l'annullamento del mosaico”. Nittolo ancora una volta “provoca” una reazione inaspettata facendo “scomparire il mosaico”: le tessere non ci sono più! Hanno lasciato le impronte, le tracce del loro passaggio. L'artista, che ha dedicato oltre quaranta anni alla ricerca e sperimentazione del “nuovo mosaico”, questa volta lavora sulla concettualizzazione dello stesso. Sull'annullamento della tessera musiva, lasciando narrare la memoria e le emozioni.
Nella mostra potremo vedere anche una grande mela verde in mosaico ad omaggiare il territorio di nascita dell'artista; un grande libro d'artista  dove i caratteri sono i materiali e le frasi sono la composizione e l'assemblaggio degli stessi. La scrittura viene sostituita da colori, emotività e plasticità tattile per sedurre e affascinare. Opere concettuali, tridimensionali, leggibili attraverso un dialogo immaginifico.
 Questa mostra, insieme a quella del Museo cittadino di Villa Amendola e a quella del Conservatorio “Cimarosa” costituisce un'occasione unica e storica per la città: poter visionare i più importanti percorsi di un artista Irpino rispettato e riconosciuto a livello nazionale ed internazionale. Il progetto "Ritorno", a cura di Paolo Sacchini e Generoso Picone, ha ottenuto il patrocinio della Regione Campania, della Provincia e del comune di Avellino, della Diocesi di Avellino, del MIUR, del conservatorio “Domenico Cimarosa” e del comune di Capriglia Irpina. Il Museo irpino Ex Carcere Borbonico effettua i seguenti orari di visita mostra: da lunedì a venerdì 9-13 / martedì e giovedì anche 15 -17,15  - info 0825790734 

martedì 25 ottobre 2016

"Thanks Pluto" in concerto a Bottega Matteotti, Bagnacavallo (RA) sabato 29 ottobre 2016

La programmazione culturale di ottobre in Bottega Matteotti si chiude, questo sabato 29 ottobre alle 21, con un interessante duo acustico che viene da Bologna: "Thanks, Pluto. Arduo Folk Duo". Il duo è composto da David Sarnelli – fisarmonica – e Margherita Valtorta – toy piano, glockenspiel e voce. Ingresso a offerta libera. Thanks, Pluto. è un duo acustico nato nel 2016. L’ensemble ricerca sonorità inedite, caratterizzate dalla timbrica del Bayan (fisarmonica a bassi sciolti, solitamente usata nella musica colta), e dall’intreccio non convenzionale con toy piano, glockenspiel e voce. Il repertorio spazia da brani popolari italiani a canzoni inedite; i brani sono arrangiati o riarrangiati per ottenere una sonorità divertente e spiazzante al tempo stesso. David Sarnelli è nato e risiede a Bologna. Ha studiato presso la Scuola superiore di Fisarmonica di Urbino con Claudio Jacomucci. Ha una lunga esperienza in campo teatrale come musicista di scena, accompagnatore di scrittori e attori in reading, spettacoli di prosa, clown, teatro di strada e teatro ragazzi. Appassionato di musiche tradizionali, insegna presso la Scuola popolare di musica Ivan Illich a Bologna. Margherita Valtorta, lombarda d’origine, dopo aver vissuto qualche anno in provincia di Rieti, si è trasferita in Emilia Romagna, dove attualmente vive e lavora. Si occupa prevalentemente di musicoterapia e didattica della musica per la primissima infanzia. Pianista di formazione, ha suonato il basso elettrico in gruppi di diverso genere (indie rock, new wave, cantautorato folk). L'appuntamento è in Bottega Matteotti (Bagnacavallo, via Matteotti 26). Informazioni: 0545 60784. Il programma di settembre e ottobre è ideato e organizzato Associazione culturale Controsenso in collaborazione con Bottega Matteotti, con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo. Direzione artistica di Michele Antonellini. Con il determinante contributo economico di: Bottega MatteottiFarmacia Catozzi; ComputerLab; Natura Nuova; Line-Level.

lunedì 24 ottobre 2016

"Il Pesce fa Festa" a Cesenatico (FC) dal 28/10 al 1 novembre 2016

Cesenatico si trasforma in un grande ristorante per la manifestazione gastronomica “Il Pesce fa Festa” in occasione del ponte di Ognissanti. Lungo il porto canale, nelle piazze e nelle vie del centro storico trionfano grigliate di pesce, fritture e piatti della tradizione marinara. Divenuta ormai un appuntamento fisso, la manifestazione "Il Pesce fa Festa", realizzata dal Comune di Cesenatico in collaborazione con ConfesercentiConfcommercio e con il sostegno di Gesturist Cesenatico Spa, prevede un ricco ed articolato programma. Dalla cena di venerdì 28 ottobre alla cena di martedì 1° novembre 2016 a Cesenatico (FC) solo pesce dell'Adriatico. Ed ecco la mappa dei punti di ristoro disponibili nel corso della manifestazione 

domenica 23 ottobre 2016

"Maratona Internazionale Ravenna Città d'Arte": a Ravenna (RA) il 13 novembre 2016

Ve la ricordate la edizione 2015 della Maratona Internazionale Ravenna Città d'Arte? Ne abbiamo scritto qui: fu per noi uno spettacolo bellissimo. Quest'anno si replica, il 13 novembre. Per il programma vi rimando al sito, dove potete effettuare anche la registrazione e il pagamento della quota di partecipazione. Qualche giorno fa sono transitata da Anna Fietta, bottega di mosaico ravennate dove sono in preparazione le medaglie che sono state scelte per la edizione 2016 della manifestazione.
Ecco le foto che ho scattato per l'occasione. Mancano solo 22 giorni da oggi alla "Maratona Internazionale Ravenna Città D'Arte", cosa aspettiamo a partecipare?

giovedì 20 ottobre 2016

Heritage: Palazzo Rasponi Murat, già Balbi, a Ravenna (RA)

Vi siete mai fermati a  curiosare in Piazzetta Serra a Ravenna (RA)? Su un lato della piazza trovate l'orto botanico, un angolo di incantevole verde e di quiete nel centro storico della città. In faccia all'orto botanico possiamo invece osservare Palazzo Rasponi Murat, già Balbi, di cui l'orto botanico di oggi fu il giardino privato di un tempo. 

Costruito nel XV secolo da Giovanni Balbi, questo palazzo è tra i più antichi della città, sebbene le parti originarie superstiti siano limitate. La struttura massiccia, il basamento a scarpata, e gli imponenti barbacani superiori conferiscono un aspetto caratteristico, solo parzialmente rimodernato dagli interventi successivi. Dopo i Balbi, il palazzo passò ai Rasponi (1658), qui trasferitisi dalla loro precedente dimora, e poi via via a vari altri proprietari, tra i quali il conte Marco Fantuzzi (1740-1806), eminente studioso, archivista e storico ravennate che nel 1775 affidò la risistemazione di un’ala dell’edificio al giovane Camillo Morigia, che si occupò anche della costruzione del portale antistante, d’ingresso a quello che fu il giardino esterno del palazzo stesso.

L’edificio tornò poi ai Rasponi grazie all’acquisto di Giulio, sposatosi nel 1825 con Luisa Murat, figlia del re di Napoli Gioacchino e di Carolina, sorella di Napoleone. Forse in previsione del matrimonio, già intorno al 1820 Giulio fece allestire, nei locali superiori dell’ala affacciata sull’odierna piazza Kennedy, un ricco ‘appartamento neoclassico’ le cui decorazioni furono affidate ad artisti di fama internazionale. La dimora divenne importante salotto di idee liberali e patriottiche: nei primi decenni dell’Ottocento, Giulio aveva già ricoperto molte e importanti cariche pubbliche. Le decorazioni interne, per lo più settecentesche e ottocentesche, sono ben preservate; nelle volte del piano terra si riconoscono le strutture a ombrello, probabilmente risalenti ancora al primo Cinquecento. L’edificio vanta una collezione di arredi, cimeli e opere d’arte impressionante, specie nell’appartamento ‘neoclassico’. Un valore aggiunto è rappresentato dalla biblioteca privata del palazzo, allestita dai Rasponi nei secoli e tuttora conservata. Il palazzo è attualmente proprietà privata, non accessibile al pubblico, neppure per visite guidate a pagamento. All'interno conserva opere di Andrea Appiani (1754-1817), Tommaso Minardi (1787-1871), Jean-Baptiste Joseph Wicar (1762-1834), Pietro Piani (1770-1841), Filippo Agricola (1776-1857), e altri ancora.  

Sul retro di Palazzo Rasponi Murat, in via Marco Fantuzzi 4, Ravenna (RA) troviamo invece l'ingresso del Museo delle Bambole. Qui sorgevano un tempo i magazzini e le scuderie di Palazzo Murat. Oggi troviamo un piccolo grazioso museo, che espone bambole del periodo storico compreso tra il 1860 e il 1950 e ambienti storici ricostruiti con dovizia di particolari, completi di utensili assolutamente conformi agli originali. Si tratta di una collezione privata, per ulteriori info vi rimando al post

martedì 18 ottobre 2016

"La disfida del cappelletto" a Ravenna (RA) lunedì 24 ottobre 2016

Lunedì 24 ottobre 2016 al ristorante/osteria "I Passatelli del Mariani", via Ponte Marino 19, Ravenna (RA) si terrà una gustosa appendice della manifestazione "GiovinBacco Sangiovese in Festa": si svolgerà infatti la serata finale della "disfida del cappelletto" fra i ristoranti che hanno vinto le ultimi sette edizioni della gara gastronomica promossa da Slow Food Ravenna. Qui sarà premiato con il “É bdòcc d'ör" (il pidocchio o cozza d'oro) Italo Graziani, animatore dell’associazione culturale Il Lavoro dei Contadini. Per prenotazioni 335375212 (35€, per i soci 30€).

"A spasso con Teoderico" a Ravenna (RA) domenica 23 ottobre 2016

Domenica 23 ottobre 2016 a Ravenna (RA) si celebra la Giornata Internazionale della Storia con una passeggiata culturale dal titolo "A spasso con Teoderico", organizzata dalle associazioni Orthographe e Trail Romagna, dal Dipartimento di Beni Culturali di Ravenna dell’Università di Bologna, dalla Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio, da Ravenna Festival e RavennAntica. Il percorso attraverserà i luoghi legati a Teoderico e alla presenza goto-ariana a Ravenna, fino al Mausoleo di Teoderico, un momento espositivo e sociale dedicato alla rappresentazione del re Ostrogoto tra mito e letteratura, un gustoso finale con cibi e musica della tradizione danubiana. Evento consigliato. Per info 3394703606

MADRA a Ravenna (RA) dal 22 al 23 ottobre 2016

Sabato 22 e domenica 23 ottobre, dalle 10 alle 19,  la manifestazione "GiovinBacco Sangiovese in Festa"  è affiancato da "MADRA", il Mercato Agricolo Domenicale di Ravenna, che per l’occasione si tiene per due giorni, nelle vie Gordini e Corrado Ricci, in pieno centro storico. Per l'elenco completo degli esercizi commerciali coinvolti, visita il sito

"GiovinBacco Sangiovese in Festa" a Ravenna (RA) dal 21 al 23 ottobre 2016

Giunge alla XIV edizione la "Festa del Vino", che dal 21 al 23 ottobre animerà il centro di Ravenna (RA).: la formula è la stessa dello scorso anno, con un'offerta enogastronomica ancora più ricca e due piazze dedicate al vino. Ad arricchire la manifestazione anche la musica zigana, grazie alla collaborazione con Ravenna Festival. Con “GiovinBacco Sangiovese in Festa” il centro storico e popolare della città sarà consacrato all'assaggio dei migliori vini di Romagna: quest'anno l'offerta raddoppia, e il pubblico potrà degustare i calici sia in Piazza del Popolo che in Piazza Garibaldi. Lo spazio a disposizione delle cantine sarà perciò più ampio: in questo modo la degustazione sarà facilitata e il contatto fra pubblico, produttori e sommelier sarà più agevole. Inoltre, in Piazza del Popolo è previsto un banco di vendita del vino per beneficienza gestito dal Lions Club Ravenna Bisanzio; in Piazza Garibaldi si potrà trovare – novità di quest'anno – una selezione dei grandi vini italiani premiati dalla lumachina della guida Slow Wine.Non solo vino a GiovinBacco. 

Sono ben cinque le piazze del centro dedicate alla gastronomia.
PIAZZA GARIBALDI: una parte della piazza sarà dedicata al vino, una parte al Sindacato Panificatori di Confcommercio Ravenna e un’altra ancora all’Alleanza Slow Food dei Cuochi con la presenza dei ristoranti La Campanara e I Passatelli 1962 del Mariani. Sulla piazza anche Casa di Mare e Borgo dei Guidi e (solo il sabato e la domenica) il Bartolaccio di Tredozio. 
PIAZZA XX SETTEMBRE. Qui sono allestiti i chioschi con le piadine di Ravenna, Rimini e Cesenatico e quelli con le birre artigianali. E qui, venerdì 21 ottobre, si svolgerà il Trofeo Piadina d’Oro di Romagna, giunto all’ottava edizione, a cura di CNA e Confartigianato Ravenna.

PIAZZA DELL’UNITÀ D’ITALIA. Nell’ex Piazzetta delle Carceri sono allestiti gli stand di Slow Food e dell’Associazione Il Lavoro dei Contadini con prodotti, incontri, laboratori e degustazioni. L’Associazione Il Lavoro dei Contadini propone prodotti agricoli, artigianato artistico e piatti cucinati al momento. Slow Food propone libri, informazioni e incontri sul movimento e sul cibo oltre ai famosi Presìdi Slow Food. Lo stand offre anche stuzzichini e degustazioni, oltre a Presìdi danubiani.
PIAZZA EINAUDI. Sarà la piazza della degustazione del cibo di strada, con Osteria L’Acciuga, Casa Spadoni, PerTeCatering e Osteria del Gran Fritto di Stefano Bartolini.
PIAZZA SAN FRANCESCO. Sulla piazza, lo stand della Pasticceria Palumbo propone per tre giorni le panelle, le arancine di Sicilia e altre specialità. L’ingresso è libero. Per gli assaggi di vino sono a disposizione carnet di tagliandi per le degustazioni, che si acquistano in Piazza del Popolo e in Piazza Garibaldi. I carnet sono da 4, 6 e 10 degustazioni. Il costo dei carnet è popolare, va da un minimo di 8 a un massimo di 15 euro con il calice, e da un minimo di 6 a un massimo di 13 euro senza calice. A GiovinBacco è vietata la degustazione del vino per i minori di 16 anni e continua la collaborazione con gli operatori del SERT - dotati di etilometro e prodighi di informazioni - per far sì che la festa sia un momento di piacere e di divertimento responsabile. I biglietti per l’assaggio del cibo di strada si acquistano presso i singoli stand o i chioschi e gli acquisti alle bancarelle del mercato agricolo e artigianale si fanno direttamente al banco vendita. Novità di quest’anno, la possibilità di pagare con la app di Satispay usufruendo di sconti del 10% sulle consumazioni negli esercizi convenzionati con il semplice utilizzo di un cellulare.


Conversazione con Giovanni Gardini al Museo Nazionale di Ravenna (RA) giovedì 20 ottobre 2016

Segnalo giovedì 20 ottobre 2016 alle ore ore 17,00, presso il Museo Nazionale, via San Vitale 17, Ravenna (RA) conversazione con Giovanni Gardini, conservatore del Museo Arcivescovile di Ravenna. Egli presenterà, per il ciclo "Iconiche", in occasione della mostra "La forma del dialogo" di Bruno Ceccobelli, una conversazione sul rapporto tra immagini e testi sacri nel mondo bizantino. Ingresso gratuito per i partecipanti. In collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale della Cultura Diocesi di Ravenna-Cervia.Per info: 0544.543724. Per la mostra di Bruno Ceccobelli, in corso di svolgimento al Museo Nazionale, fruibile fino al 30 ottobre 2016, vi rimando al post scritto da me dopo la visita in loco.

lunedì 17 ottobre 2016

"Trekking Urbano Forlì": visite guidate alla scoperta di Forlì (FC) sabato 29 ottobre 2016

La città di Forlì aderisce alla "Giornata Nazionale del Trekking Urbano", in programma per sabato 29 ottobre, con il percorso "Lo pane altrui". Nell’anno del Giubileo un cammino interiore sulle tracce del sommo poeta nella Forlì del 1300. Ecco il titolo dell'evento pensato per Forlì nella XIII edizione dell'iniziativa nazionale Trekking Urbano. Nel XVII° Canto del Paradiso, quando Cacciaguida traccia il disegno profetico degli anni dell’esilio di Dante, quest’ultimo gli fa pronunciare queste parole: 
Tu proverai sì come sa di sale 
lo pane altrui e come è duro calle 
lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale. 
Due metafore descrivono compiutamente tutta l’amarezza dell’esilio di Dante, un’amarezza che conviveva con l’ira, con la disillusione, ma anche a tratti con la speranza. Forlì fu per il Poeta la città della speranza per due volte: la prima nel 1302, all’indomani della condanna all’esilio, quando si trattenne per diversi mesi alla corte di Scarpetta Ordelaffi contribuendo alla riorganizzazione delle forze dei fuorusciti fiorentini; la seconda nel 1310, quando da Forlì si adoperò, approfittando della discesa di Arrigo VII in Italia, per rendere concreto il sogno di un nuovo assetto politico dell’Italia centrale. A Forlì dunque si ripercorrerà il cammino interiore di Dante attraverso la visita concreta ai luoghi che gli furono familiari, lungo tutto il centro storico, e la visita virtuale alla città del primo Trecento, solo in parte scomparsa. Un trekking inedito, ricco di curiosità e sorprese, alla scoperta del sommo poeta. Durante il percorso si sveleranno aspetti che lo ispirarono nella composizione della Divina Commedia e si approfondirà la conoscenza della realtà di quei tempi che ne condizionò, inevitabilmente, la vita e l’estro. Tempo di percorrenza: circa 2 ore. Lunghezza: circa 3 Km Difficoltà: bassa. Punto di partenza: Corso Garibaldi, 315 (porticato antistante ufficio postale). Orario di partenza delle visite guidate: ore 14.30, ore 15 e ore 15.30. Prenotazione obbligatoria. Ritrovo 15 minuti prima dell’ora di inizio presso il punto di partenza. Fino a giovedì 27 ottobre, alle ore 16.00, sarà possibile effettuare le prenotazioni, presso i seguenti Uffici: 
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Piazzetta della Misura, 5
Tel. 0543 712444
mail: urp@comune.forli.fc.it
IAT - Ufficio di Accoglienza Turistica del Comune di Forlì
Piazzetta della Misura, 5
Tel. 0543 712435 - 0543712644
mail: iat@comune.forli.fc.it
Ufficio Promozione Turistica
Tel. 0543 712634
mail: promozione.territorio@comune.forli.fc.it
Al momento della prenotazione è necessario indicare nome e cognome dei partecipanti e lasciare recapiti telefonici ed email per essere eventualmente contattati anche in caso di rinvii o cancellazione dell'iniziativa.

"Mosaici Sonori": concerti a Lugo di Romagna e a Ravenna (RA)

In collaborazione con Capit Ravenna, "Mosaici Sonori" presenta i due appuntamenti in cartellone per Mosaici di Note di questa settimana: a Lugo, nella chiesa del Carmine, venerdì 21 ottobre alle ore 20.30 si terrà il quinto concerto della rassegna Itinerari Organistici. L’organista Stefano Sintoni si esibirà in una serie di brani accompagnato dall’ Ensemble Mosaici Sonori. «La chiesa del Carmine ha una particolarità del tutto inconsueta per le nostre zone.» dichiara Sintoni «Dispone infatti di due organi antichi. In cantoria troviamo infatti il Callido, uno strumento che potremmo definire come lo stato dell’arte della tradizione italiana dei suoi tempi, mentre per il basso continuo, cioè l’accompagnamento agli altri strumenti, troviamo un altro piccolo organo del settecento. All’epoca, solo duomo e cattedrale potevano vantare due strumenti, pensati per le esecuzioni soliste e per accompagnare il coro. La Chiesa del Carmine, un gioiello intimo e raccolto, evidentemente ha sempre avuto un rapporto speciale con la musica. Il repertorio vuole rispettare questa tradizione, proponendo brani tra gli altri di Zipoli, Frescobaldi e Telemann, in modo da permettere agli spettatori di ascoltare la voce di entrambi gli strumenti.» Domenica 23 ottobre alle 19.30 nella Basilica di San Francesco a Ravenna, avrà luogo l’ottavo concerto della rassegna “Musica&Spirito”, in gemellaggio con l’ultimo concerto della rassegna “Itinerari Organistici”, che vedrà l’esecuzione congiunta, per l’occasione, dell’organista Andrea Berardi e del Coro e Orchestra della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco diretta dal Mº Giuliano Amadei. « Abbiamo pensato ad un concerto “potente”.» sono le parole di Amadei « La scelta dei brani - il repertorio è stato pensato soprattutto per Bach – esalta le capacità di Andrea Berardi e le potenzialità dello strumento a canne. Il coro della Cappella Musicale farà la sua parte: una sfida non semplice, che abbiamo deciso di affrontare con entusiasmo. Il nostro percorso di ricerca sul barocco, rappresenta allo stesso tempo un impegno preciso a sperimentare nuovi brani da proporre al pubblico ma anche la volontà di alzare l’asticella della qualità delle esecuzioni. Crediamo che questo appuntamento rappresenti in pieno lo spirito della rassegna.» Ingresso a offerta libera. 

domenica 16 ottobre 2016

Workshop fotografico tra i prodotti IGP e DOP di Ferrara con "SelfieDOP"

Ho partecipato ieri sabato 15 ottobre 2016 all'appuntamento organizzato da APT Emilia Romagna con "SelfieDOP". Si tratta di un progetto coordinato da Elisa Mazzini, redattrice web di APT Emilia Romagna, giunto al decimo incontro con la food photograpphy per reflex e smartphone in Emilia Romagna. Questi workshop, a partecipazione gratuita ed iscrizione obbligatoria tramite Eventbrite, hanno lo scopo di promuovere i prodotti alimentari IGP (Indicazione Geografica Protetta) e DOP (Denominazione di Origine Protetta) delle diverse province della regione. 

Per la provincia di Ferrara, il progetto era organizzato in collaborazione con il Comune di Ferrara e la Strada dei Vini e dei Sapori di Ferrara. Ad ospitarci erano le magnifiche sale del Palazzo Municipale, con il suo imponente scalone monumentale, tanto fotografato in occasione delle cerimonie nuziali con rito civile.

I partecipanti erano divisi in due gruppi: chi usava la reflex in una sala, e chi usava gli smartphone e/o i tablet in un'altra. A me è capitata in sorte la Sala dell'Arengo. Vi dico subito che è bellissima: affrescata con pregevoli decorazioni tra il 1934 e il 1938 da da Achille Funi, con la collaborazione di Felicita Frai. La prima cosa che ho fatto una volta entrata nella sala? Ho fotografato le sue pareti, considerate un capolavoro del Novecento italiano. Gli affreschi offrono una esaltazione degli aspetti mitici e leggendari della città di Ferrara. 

Fatto questo, mi sono goduta una mattinata di preparazione teorica sulla food photography, condotta in aula da Silvia Canini, food blogger molto quotata, nota per Bologna Food. Volete sapere cosa mi ha colpito di più? Pare che due ristoratori israeliani abbiano introdotto nella loro storica enoteca di Tel Aviv una linea speciale di piatti, realizzati dai designer della ceramica Ad Nissani, che permettono di scattare delle foto splendide semplicemente utilizzando lo smartphone posizionato in maniera ottimale proprio sul piatto. Il futuro sarà proprio questo? Mangeremo scattando foto al cibo? 

Nella seconda parte del workshop invece mi sono misurata, insieme ai miei compagni di avventura,  con la creazione di set fotografici per la promozione dei prodotti IGP e DOP della provincia di Ferrara. In aula si sono magicamente materializzati: la salama da sugo, la coppia ferrarese IGP, le zucche violine, i cappellacci alla zucca, il pampepato, le carote del delta ferrarese, il riso del Delta del Po, i vini del bosco Eliceo doc, più altri materiali di contorno. Il mio gruppetto, composto di 4 intrepidi esploratori dell'arte di fotografare il cibo, ha prodotto più di un set, tutti più volte modificati, fino a raggiungere un buon livello di soddisfazione da parte nostra. 

Forse non tutti sanno che la salama da sugo è composta da un impasto di carne suina macinata con vino rosso, sale, pepe nero, noce moscata, cannella e chiodi di garofano e altri ingredienti che nessun artigiano è disposto a rivelare. Viene stagionata per circa un anno e, proporzionalmente alla sua dimensione, cotta da sei a otto ore in acqua bollente. Come contorno ha bisogno soltanto di abbondante purea di patate o di zucca, che ben si abbinano alla polpa granulosa e al suo sugo piccante. 

Per quanto concerne le zucche, che occorrono anche per preparare i tradizionali cappellacci di zucca, sono del tipo "violina", dalla polpa di colore arancione intenso, compatta, dolce e soda. Crescono in terreni dalle caratteristiche organolettiche particolari, che conferiscono a questa tipologia di zucca, una qualità eccelsa.
Al termine abbiamo condiviso il lavoro con gli altri gruppi, e sono seguiti suggerimenti per quanto concerne l'editing delle foto, a seconda dei diversi canali social utilizzati per la condivisione. Mi corre l'obbligo di ringraziare Elisa Mazzini, e l'APT Emilia Romagna in genere, per la bella iniziativa. Trovo che questi momenti di arricchimento personale non dovrebbero mai mancare, considerato che la crescita individuale in questo settore, porta sempre anche a una ricaduta sul territorio.