giovedì 30 aprile 2015

Abbazia di Sant'Ellero a Galeata (FC) in festa nelle domeniche di maggio 2015

Se non siete mai stati all'Abbazia di Sant'Ellero, a Galeata (FC) forse è arrivato momento di porvi rimedio: il 15 maggio si festeggia il Santo Patrono, e tutte le domeniche di maggio (3,10,17,24,31 maggio 2015) si farà festa sulla sommità del monte dove è collocata la magnifica abbazia romanica, circondata di prati e pinete, facenti parte del Parco delle Foreste Casentinesi.  
Si tratta di un ambiente verde di grande pregio, particolarmente adatto a manifestazioni di questo tipo. Noi ci siamo stati in occasione di una visita guidata alla Valle del Bidente, e ne siamo rimasti conquistati.  L'abbazia sorge a 3 km dal centro storico di Galeata; per salire lassù abbiamo utilizzato un comodo bus navetta in partenza dalla piazza centrale del paese. Vi suggerisco, se possibile, di fare in questo modo perché la salita è piuttosto impervia, e il traffico in giornate di festa del paese è tanto.  
La potente abbazia, fondata da S. Ellero verso la fine del V secolo d.C., esercitò nel corso dei secoli una grande influenza politica e spirituale sulla valle del Bidente.  In essa sono ancora conservate le spoglie del santo.  Nel 1975 il suo territorio è confluito nella Diocesi di Forlì, che nel 1986 è stata fusa con quella di Bertinoro per dare vita alla nuova Diocesi di Forlì-Bertinoro. Negli anni cinquanta è stata sottoposta a un significativo intervento di restauro promosso dal vescovo di Sansepolcro e abate di Sant'Ellero mons. Domenico Bornigia. Il complesso monastico è stato più volte ricostruito e restaurato: di esso rimane la chiesa romanica con la facciata in blocchi di arenaria. L'osservazione dell'esterno rivela che appartiene al romanico la facciata a salienti, in pietra dalle tonalità calde, nel cui timpano spicca l'oculo cilindrico.
Nella cripta è conservato il sarcofago di Sant'Ellero ascrivibile alla fase altomedievale. Questa si suppone essere il primitivo sacello del Santo, il luogo da cui poi si sviluppò la costruzione dell'intera Abbazia. Vi troviamo ora il sarcofago di Sant'Ellero, del VI sec. in marmo greco, scolpito a croci, foglie e fiori.
Secondo un'antica tradizione, il fedele pone il capo nel buco intagliato nella roccia e si mette a sedere in un sedile di pietra per prevenire mal di schiena e mal di testa. A fianco dell'ingresso di destra della cella si trova un vano in cui è visibile un sedile in pietra, luogo di preghiera del Santo, dove i fedeli tradizionalmente si siedono per scongiurare il mal di schiena.

Nelle vicinanze vi consigliamo la visita alla Chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Pianetto, il Museo Civico Mambrini e l''antico borgo di Pianetto, frazione di Galeata (FC). Per info  0543981655 oppure 3398272718.

mercoledì 29 aprile 2015

XIX Raduno Nazionale Marinai d'Italia a Ravenna dal 1 al 10 maggio 2015 a cura di ANMI

Attese più di dieci mila presenze per il "XIX Raduno Marinai d'Italia" a Ravenna (RA) dal 1 al 10 maggio 2015. Prevista una fitta rete di eventi a Ravenna, in zona darsena, e a Porto Corsini (RA), Marina di Ravenna (RA), Cervia (RA), Rimini (RN). Per il programma completo vi rimando al sito di Ravenna 2015 oppure al sito dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia - ANMI. La foto che inserisco è stata scattata questo inverno nei pressi della sede ANMI a Marina di Ravenna (RA)

"Eolonda" venerdì 1 maggio 2015 con Luigi Berardi a Marina Romea (RA)

Torna Luigi Berardi, artista del paesaggio sonoro, il 1 maggio 2015 alla foce del Fiume Lamone per farci incontrare l’udibile-sensibile della voce del mare con “Eolonda”. In questo luogo dove acque differenti si incontrano, ambienta il suo concerto in natura, in azione performativa dall’alba al tramonto con l’elemento “acqua”, dove le sue speciali canne “d’organo”, posizionate lungo la piccola diga di sassi  della foce, con l’azione delle onde, seguiranno armonie aritmiche di primitive sensazioni. Evento a partecipazione gratuita. "La rivelazione, nell’ascolto indotto, della voce della natura, fa parte ancora di una nuova possibilità per l’uomo di ritrovare il suo destino”. Punto d'incontro: foce fiume Lamone, località Marina Romea (RA) / Casalborsetti (RA)  Da SS309 Via Romea Nord, località Marina Romea, imboccare Via delle Valli SP 112, mantenere la sinistra al bivio, superato il ponte sul fiume Lamone imboccare la prima strada a destra fino alla spiaggia. Per info : 338 3633869

lunedì 27 aprile 2015

"Invasioni Digitali 2015": il Museo Nazionale, Via San Vitale 17, Ravenna (RA)

Invasione compiuta! Sabato 25 aprile 2015 un nutrito gruppo di invasori ha pacificamente "abitato" gli antichi spazi del complesso benedettino di San Vitale, che oggi ospita il Museo Nazionale di Ravenna, con ingresso da Via San Vitale 17.
Siamo nel cuore del centro storico della città, dove sono conservati i pezzi in origine provenienti dalle raccolte dei monaci camaldolesi di Classe che, fin dall'inizio del secolo XVIII, raccolsero opere d'arte e di archeologia. Ingenti e molto interessanti all'interno del museo sono le collezioni di arti cosiddette "minori", come il lapidario, gli avori, le icone, le stoffe, il mobilio, ecc.
La nostra invasione è stata organizzata da chi scrive, ovvero Antonella Barozzi, e si ispira a quanto messo in atto in Unione Sovietica per "Empty Project" nell'ambito del Hermitage Museum e del Bolshoi Theatre, di cui Ilaria Barbotti, ha recentemente scritto quiMi sono rivolta al Comune di Ravenna e poi di seguito alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Ravenna Ferrara Forlì Cesena Rimini, perché da subito ho pensato che il Museo Nazionale fosse lo spazio migliore in assoluto per ospitare un evento speciale quale l'invasione di quest'anno mirava ad essere. Non più solo una pacifica invasione da parte di appassionati di cultura, comunicazione digitale, fotografia e social media in genere, ma anche e soprattutto la creazione di un momento di cultura interattiva e partecipata, che andasse a coinvolgere soprattutto le nuove generazioni. Hanno aderito alla nostra manifestazione IDA - International Dance Association,  che ha una sede a Ravenna in Via Paolo Costa 2 e le community INSTAGRAM di di @ig_emiliaromagna e di @igers_ravenna.

Ma veniamo allo svolgimento vero e proprio della nostra invasione. Abbiamo iniziato nel primo chiostro dalla Sala delle Erme, seguita dalla Sala di Porta Aurea. Nella Sala delle Erme troviamo sculture di eta classica, provenienti da luoghi diversi: alcune sono state ripescate in mare dopo un naufragio occorso nel lontano XVI sec., altre recuperate dai depositi museali e restaurate, altre ancora dissotterrate dalla terra nel corso di scavi archeologici. La performance ha ridato loro nuova vita. I colori accesi degli abiti hanno contribuito ad esaltarne la bellezza e la forza espressiva.
Nella Sala di Porta Aurea troviamo i resti della Porta edificata nel 43 d.C., andata distrutta nel 1582, di cui rimangono esposti alcuni frammenti di cornici, capitelli, nonché due eleganti patere marmoree ornate con motivi a ghirlanda. Qui il nostro interprete ha giocato a nascondino tra i preziosi pezzi archeologici, lasciandosi ammirare da noi moderni invasori.
Proseguendo siamo saliti al piano superiore, con una sosta piuttosto affascinante di fronte alla magica "Sala della Sinopia", dove è possibile ammirare il disegno preparatorio in terra rossa - detto "sinopia" rinvenuto nel catino absidale di Sant'Apollinare in Classe nel corso di opere di restauro tra il 1970 e il 1976.
Il motivo iconografico è mutato rispetto a quello attualmente fruibile nella basilica, patrimonio Unesco dal 1996: qui raffigura pavoni affrontati con cesti di fiori e racemi, mentre in basilica troviamo due file di pecorelle ai lati di Sant'Apollinare. Le nostre splendide interpreti hanno realizzato un balletto moderno di grande effetto e suggestione.
Proseguendo nella nostra visita abbiamo raggiunto la farmacia, un ambiente festoso e suggestivo, in cui campeggia un mobile di fine XVIII sec., proveniente da una bottega anticamente collocata in Via Mazzini a Ravenna, detta "De Mori".
Nella Sala delle Transenne, allestita per noi su ideazione di Eugenio Sideri per IDA Ballet Academy, una installazione dal titolo "Mare Nostrum", che ci ha portati a riflettere sul dramma delle morti nel Mare Mediterraneo, consumatosi negli ultimi giorni in Italia.
Quale atto finale del nostro percorso è stato presentato il balletto "Buon viaggio.....a vederci", coreografia curata da Carla Rizzu, che in versione integrale potete trovare online qui. Ma nella magica cornice della Sala del Refettorio del Museo Nazionale l'esibizione aveva un sapore diverso: ho ricevuto i complimenti da parte degli insegnanti, dei coreografi e dei ragazzi stessi per la meravigliosa opportunità che è stata loro data di esibirsi in un simile contesto di pregio architettonico ed artistico.
La Sala del Refettorio presenta preziosi affreschi trecenteschi di Pietro da Rimini, che provengono dalla Chiesa di Santa Chiara a Ravenna, strappati, e/o staccati dalla sede originale, oggi Teatro Rasi di Ravenna, e qui collocati dopo un'opera di restauro conservativo.
Bello fotografare i ragazzi nella loro performance, bello condividere con loro la nostra invasione digitale. Ringrazio il personale tecnico-scientifico della Soprintendenza di Ravenna, che ci ha seguiti nel corso delle prove e nella realizzazione finale della visita guidata. Sono Ilaria, Aurora, Manuela, che hanno messo a disposizione tempo e professionalità per realizzare questo piccolo grande progetto.
Arrivati ai saluti, ognuno di noi concordava su un punto: "ce ne vorrebbero di più di eventi così nei nostri musei". E allora mi sorge spontaneo rivolgere un appello al Ministro Dario Franceschini, che qualche giorno fa twittava così "Fino al 3 maggio tornano le #invasionidigitali. Iniziativa innovativa e ogni anno più coinvolgente. @Invasionidigita".
L'appello è questo: diamo spazio a chi ha idee, diamo spazio alla innovazione, e fondi, quando sono necessari per realizzare manifestazioni culturali. Non aspettiamo oltre: il futuro è già qui, e progetti quali "invasioni digitali" lo dimostrano ampiamente. Buon futuro a tutti.

sabato 25 aprile 2015

"Invasioni Digitali 2015" al MAS di Marina di Ravenna (RA) con HDS Italia

E' stato per noi un vero piacere tornare in questo piccolo museo con un gruppo di invasori digitali venerdì 24 aprile 2015. Armati di device tecnologici ci siamo dedicati al racconto di questa piccola realtà museale, ubicata in una cittadina  - Marina di Ravenna - che si trova a 5 km dal centro storico di Ravenna e che vanta un rapporto molto stretto con il mare e le sue attività. 
La nuova sede è stata inaugurata il 22 novembre 2014: ora si trova in Piazza Marinai d'Italia 16, Marina di Ravenna (RA). Il museo è gestito da Historical Diving Society Italia, costituitasi in onlus nel lontano 1994 a Marina di Ravenna, che ha svolto in passato importanti attività di ricerca, mostre tematiche e convegni sulla storia dell'immersione in Italia, a cui si aggiunge una intensa attività di raccolta, preservazione e conservazione di reperti, apparati e documenti, relativi alla storia della subacquea, che hanno portato nel 1998 alla apertura del Museo delle Attività Subacquee a Marina di Ravenna (RA), unica sede italiana di un museo interamente dedicato al diving.
A farci da guida, in occasione della nostra invasione digitale, Vincenzo Cardella, consigliere della Historical Diving Society Italia, che è poi la medesima persona alla quale è necessario rivolgersi qualora desideriate effettuare la visita.  E già qui tocchiamo con mano la bella magia del volontariato in Italia, di chi crede in quello che fa, e lo fa per il piacere di farlo e di condividere il proprio sapere e la propria esperienza con altri. La visita avviene solo su prenotazione: segnatevi questo numero:3387265650.
Noi invasori abbiamo ascoltato le spiegazioni di Vincenzo, ma abbiamo anche potuto sperimentare e toccare con mano, in prima persona, la vita negli abissi. 
C'è stato chi tra di noi si è inerito in uno scafandro da palombaro del peso di 65 kg, in tela gommata. E poi chi si è avventurato ad entrare in una camera iperbarica in alluminio e acciaio, dotata di barella per l'estrazione. 
Grazie ad un affidamento temporaneo da parte della Marina Militare Italiana al museo, abbiamo potuto ammirare uno scafandro rigido articolato della ditta Galeazzi. Inoltre manichini con mute da incursore, stampe d'epoca e foto che illustrano la nascita dei siluri a corsa lenta detti "maiali", usati dagli incursori italiani nella seconda guerra mondiale. 
Pezzo forte del museo è il "Cristo  degli Abissi" opera di Guido Galeatti, la cui copia in bronzo giace nei fondali della Baia di San Fruttuoso, nella piccola baia di Portofino, simbolo riconosciuto della subacquea mondiale. 
Trovano ampia testimonianza, all'interno del museo, le custodie stagne per macchine fotografiche, una delle quali datata 1940, e po altre costruite artigianalmente negli anni '50, infine modelli di tipo industriale.

Un mondo tutto da scoprire, molto frequentato dalle scolaresche. Segnaliamo infatti che il museo aderisce alla rete Bibliotecaria Nazionale con volumi fruibili in prestito a domicilio, che sono frutto di donazioni, anche ma non solo da parte del Fondo Folco Quilici. Per noi le invasioni digitali al MAS sono state un bel momento, e speriamo con questo nostro contributo di avervi incuriosito e sollecitato a saperne di più. Un invasore magnificamente esperto ha realizzato un bellissimo video che vi proponiamo: grazie mille a Davide Dilevrano

giovedì 23 aprile 2015

TAMO a Ravenna (RA): visita guidata e ingresso gratuiti venerdì 24 aprile 2015

Il 24 aprile 2015, presso il Museo TAMO - Tutta l'Avventura del Mosaico - in via Rondinelli 2, Ravenna (RA), prenderà  il via l’iniziativa “Tamo… di Venerdì!”, promossa dagli operatori economici dell'Associazione Amici di RavennAntica e sponsorizzata dalle aziende del nostro territorio. Sponsor della giornata CMC Ravenna che, dalle 10 alle 18.30, offrirà l'ingresso gratuito a “Tamo” a tutti i visitatori. Alle ore 17.30, inoltre, è in programma visita guidata gratuita al Museo.

"Oro Tour 2015": percorso cicloturistico da Cervia a Ravenna sabato 9 maggio 2015

E' in arrivo "Oro Tour 2015", lo sapevate? Un  itinerario cicloturistico in natura da Cervia a Ravenna, capitale del mosaico,  con partenza dalla Torre San Michele di Cervia alle ore 8.30 di sabato 26 aprile 2015 e percorso con guida. Pedalando fra pinete e riserve naturali da Cervia a Ravenna, per ammirare i mosaici più belli del mondo. Sosta di approfondimento alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe, dove è prevista una visita dell’interno. Di qui, in ciclabile protetta, si raggiunge il centro di Ravenna, dove con percorso urbano si transita dai principali siti di arte musiva: Battistero Neoniano, Domus dei Tappeti di Pietra, Basilica di San Vitale. Infine a Cervia, ingresso al Museo del Sale per ammirare l’esposizione dei “Mosaici a Musa”, i pavimenti musivi della Chiesa di San Martino. Da Ravenna a Cervia è possibile effettuare il ritorno in treno, a discrezione del partecipante. Km: 30 andata + 28 ritorno  - Percorso di impegno medio. Consigliati mountainbike e casco. Ticket: 15 euro, comprensivo di ingresso alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe. Il biglietto si acquista alla partenza dalle ore 8 alle ore 8,30. Informazioni: Cristina Merloni 338 8684258. Per approfondimenti www.cristinamerloni.it/digibike/ 

martedì 21 aprile 2015

"Luciano Bertacchini - La trama del Segno": inaugurazione giovedì 23 aprile 2015 a Bagnacavallo (RA)

Segnalo giovedì 23 aprile alle ore 18.30 al Museo Civico delle Cappuccine, via  Vittorio Veneto 1, Bagnacavallo (RA) l'inaugurazione della mostra “Luciano Bertacchini - La Trama del Segno", organizzata dal Gabinetto delle Stampe bagnacavallese in collaborazione con la "Fondazione Luciano Bertacchini". La mostra sarà l’occasione per scoprire uno dei lati meno noti dell’attività artistica del maestro bolognese. Il percorso si focalizza sulla produzione grafica di Luciano Bertacchini (1913 – 2010), pittore e critico d’arte, portando all’attenzione del pubblico un interessante percorso composto da più di settanta opere realizzate, per lo più all’acquaforte, a partire dagli anni Sessanta fino al 2009. A poco più di un secolo dalla sua nascita si rende così finalmente omaggio al Bertacchini incisore, così abile e meticoloso nel tradurre nel linguaggio grafico le sue più note realizzazioni in pittura, fatte per lo più di squisite nature morte e di ariose vedute paesaggistiche. Al vernissage seguirà una degustazione di vini del territorio offerta dall'Azienda Biologica Agrituristica Celti Centurioni. L'ingresso è gratuito. La mostra rimarrà aperta dal 23.04 al 28.06.2015. Gli orari di apertura corrispondono a quelli del Museo Civico delle Cappuccine: martedì e mercoledì dalle 15 alle 18; giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; da venerdì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Chiuso il lunedì. 

"Dalle Cinque alle Sette" di Claudio Borghi, alla NiArt Gallery di Ravenna (RA) dal 2 al 23 maggio 2015

Segnalo sabato 2 maggio alle ore 19.00 inaugurazione della mostra "Dalle 5 alle 7" di Claudio Borghi presso la NiArt Gallery, via Anastagi 4/6, Ravenna (RA).   Claudio Borghi è nato a Barlassina nel 1954. La sua prima esposizione è del 1978 alla Galleria delle Ore, in concomitanza della Biennale di Scultura del comune di Arese alla Villa Medici-Burba di RHO nella rappresentativa dell’Accademia di Brera.
Da allora ha partecipato a rassegne e mostre collettive a carattere nazionale e internazionale. Tra le numerose pubblicazioni si segnalano: il volume “Claudio Borghi - 25 disegni-” con testo di Stefano Crespi, 1994, edizione Galleria delle Ore; il “Quaderno N. 3” dal titolo: “Il mio giardino”, con poesie di Mariolina de Angelis, ed. Pinacoteca di Villa Soranzo; 2001, Varallo Pombia (No); “Claudio Borghi. Toccare, costruire” di Flaminio Gualdoni, ed. Mazzotta, Milano 2002; nel 2007 disegni con poesie di Alberto Veca per le edizioni Pulcinoelefante, “La scultura come pensiero” a cura di Luigi Cavadini, edizioni Nomos..

"Nel Senio della Memoria" a Cotignola (RA) dal 24 al 26 aprile 2015

Narrazioni, musica, arte e solidarietà, nei campi, nelle aie contadine, lungo gli argini dei fiumi, culminaneranno nella storica camminata lungo il fiume Senio, da percorrere a piedi e/o in bicicletta, per la manifestazione "Nel Senio della Memoria", in programma dal 24 al 26 aprile 2015 a Cotignola (RA). Per il programma dettagliato leggete qui.
Una volta che siete a Cotignola, potrebbe interessarvi visitare il Museo Luigi Varoli, dedicato alla figura di Luigi Varoli, che non fu solo artista di spessore, ma anche patriota di fama internazionale. Nel 2002 infatti Luigi e Anna Varoli e Vittorio e Serafina Zanzi sono stati insigniti dallo stato di Israele della medaglia di “Giusti tra le Nazioni” e i loro nomi compaiono nel memoriale del Yad Vashem a Gerusalemme. Nel museo Luigi Varoli a Cotignola trovate al secondo piano una sezione dedicata a questo momento storico, con foto delle rovine della città, andata quasi completamente distrutta nel corso della II guerra mondiale. Per la mia recensione del museo Luigi Varoli leggete qui

"La Rosa di Fuoco - La Barcellona di Picasso e Gaudì" a Ferrara (FE) dal 19 aprile al 19 luglio 2015

Nella mostra "La Rosa di Fuoco - la Barcellona di Picasso e Gaudì", in programma a Palazzo dei Diamanti, Corso Ercole I d'Este 21, Ferrara (FE), accanto ai capolavori di numerosi artisti del modernismo catalano, figurano quelli di Antoni Gaudí e Pablo Picasso, vertici assoluti del periodo tra fine Ottocento e inizio Novecento. Fruibile dal 19 aprile al 19 luglio 2015. Per gli orari di apertura e i prezzi visita il sito. Nella foto il Castello Estense di Ferrara.

"Sagra del Pinolo" nella Pineta di Classe 25-26 aprile e 1 maggio 2015

Nel fine settimana, sabato 25 e domenica 26 aprile, quindi venerdì 1 maggio 2015, nella storica Pineta di Classe (RA), si svolgerà l’annuale "Sagra del Pinolo", con ricchi stand gastronomici e specialità, mostre, mercatini ed esibizioni di tiro con l'arco. Se non conoscete la Pineta di Classe, con ingresso dal Parco I Maggio, a Fosso Ghiaia (RA), vi consiglio di leggere qui. Ne rimarrete incantati, assolutamente consigliata. La location è ideale per barbecue nel verde con la famiglia e/o gli amici.

"Festival Internazionale degli Aquiloni" a Pinarella di Cervia (RA) dal 24/4 al 3/5/2015

Saranno oltre 200 artisti internazionali a stupire il pubblico in spiaggia con centinaia di aquiloni di ogni foggia e dimensione per la 35esima edizione del "Festival Internazionale degli Aquiloni", che si svolgerà a Pinarella di Cervia (RA) dal 24 aprile al 3 maggio 2015.. Fra gli ospiti d'onore, il campione del mondo di aquilonismo sportivo Carl Robertshaw. Per la photo gallery della edizione 2014 date un'occhiata qui
Dalle 10.00 alle 19.00, con accesso principale al Villaggio del Festival in Via Emilia a Pinarella Centro, Spiaggia di Pinarella tra i bagni 109 e 121. Buon divertimento a tutti e naso all'insù. Per i dettagli del programma leggete qui

"Un giardino ancora": conferenza venerdì 24 aprile 2015 a Ravenna (RA)

Segnalo venerdì 24 aprile alle ore 16.00 presso la Sala “Don Minzoni” del Seminario Arcivescovile, P.zza Duomo n. 4, Ravenna la conferenza “Un giardino ancora”, dal titolo del libro della famosa paesaggista Oliva di Collobiano, tenuta dal vivaista FILIPPO ALOSSA dell’azienda agricola Millefoglie di Lessolo (TO)  che riproduce graminacee, perenni, arbusti da bacca e da siepe; è una collaborazione con Roberta Pasi,  vivaio "Les Collettes",che ospiterà a S.Bartolo Filippo Alossa e le sue piante  sabato 25 aprile  dalle ore 10.00 alle ore 18.00 e domenica 26 aprile dalle ore 10.00 alle ore 15.00. Tutti i dettagli su www.gardenclub.it. Nella foto Piazza Duomo a Ravenna.

venerdì 17 aprile 2015

Up and down the hills around Faenza (RA) using "Romagna Visit Card"

Siamo partiti in tre da Ravenna: Anna e Carlo mi hanno raggiunta a Ravenna provenienti da Padova e, prima che loro arrivassero per il fine settimana, io ho acquistato la Romagna Visit Card al prezzo di 12,00 euro a persona, e messo a punto l'itinerario da seguire. Si inizia da Palazzo Milzetti a Faenza, quindi Rocca e Torre dell'Orologio a Brisighella e, per finire, il Cardello e il Giardino delle Erbe Officinali a Casola Valsenio. Abbiamo poco tempo per il nostro tour tra le colline faentine ma siamo assolutamente motivati a non lasciarci scappare nulla. Partenza presto la mattina di sabato, dopo una percorrenza di 25 km circa arrivo a Faenza, dove parcheggiamo con facilità nei pressi del museo. 
Palazzo Milzetti è straordinariamente ben conservato, soprattutto per quanto concerne l'apparato decorativo. Costituisce la più alta espressione dell'arte neoclassica in Romagna: donato allo Stato Italiano nel 1973, dal 2001 è sede del Museo Nazionale dell'Età Neoclassica in Romagna. La costruzione ebbe inizio nel 1792 ad opera dell'architetto Giuseppe Pistocchi, poi nel 1795 Francesco Milzetti affidò la prosecuzione dei lavori all'architetto Giovanni Antonio Antolini, quindi entrarono in scena le figure dei decoratori Felice Giani, con il compito della regia e organizzazione dell'apparato figurativo, Gaetano Bertolani come coordinatore del gruppo di artigiani al servizio di Felice Giani, Antonio Trentanove in qualità di plastificatore insieme a Battista e Francesco Ballanti/Graziani. 
Percorrere le sale di questo antico palazzo è una emozione costante: una sensazione di meraviglia accompagna il visitatore in ciascuno degli ambienti a cui ha accesso. Si comincia dal piano terra con le sale da pranzo, il vestibolo del bagno, la biblioteca, la saletta di Venere, la camera di compagnia e tanto altro ancora. Mi sono soffermata incantata nel vestibolo del bagno, dove tutte le decorazioni sono centrate sul tema dell'acqua, dipinte all'uso delle terme di Tito. Al centro del soffitto l'ovale più prezioso, stupendamente affrescato. Oltre l'angolo della stanza si trova il bagno vero e proprio, con una vasca inglobata in una nicchia piastrellata finemente. Si sale al piano nobile: qui ci accoglie una sala "mozzafiato": il tempio di Apollo, dove abitualmente vengono tenute conferenze e concerti, con otto colonne corinzie, una pianta ottagonale, la finestra a tre arcate, e motivi che rappresentano un allegoria del codice massonico. 
La Sala delle Feste è raffinata e bellissima, con gli avori e gli ori che prevalgono su tutto. Gli stucchi eccelsi, i divani, le consolle,  i lampadari in cristallo, a goccia, mai accesi: tutto conferisce all'insieme un aspetto decisamente aristocratico. Cosa aggiungere? Magnifico, semplicemente magnifico. 
Si risale in auto, 15 km e già siamo a destinazione. Brisighella ci piace da subito, partiamo da Via degli Asini, in centro storico. 
A passi lenti abbiamo percorso tutto il camminamento che dal retro di via degli asini, conduce alla sommità del monte, avendo da un lato la Rocca medioevale, e dall'altro la Torre dell'Orologio. Lo sguardo spazia che è una bellezza, la vegetazione è rigogliosa, le colline circostanti dolcemente ondulate. 
La Rocca domina la valle del Lamone, è datata 1228 ed è caratterizzata da torri cilindriche. La più alta tra le torri è del 1503 e fu costruita dai veneziani, nel breve periodo del loro dominio sulla Romagna (1503-09).
Nel Torricino al piano terreno troviamo gli accessi alle prigioni e al pozzo a rasoio, si segue quindi una angusta scala a chiocciola sulla quale si affacciano piccolissime stanze prive di finestre utilizzate come dormitorio per i militari a presidio della fortezza.Al culmine della scala un’ampia e circolare stanza utilizzata come posto di guardia. Un camminamento corre all’esterno, abbracciando tutti i lati del fortilizio.
La rocca manfrediana è stata restaurata di recente, da lassù si gode uno splendido panorama che abbraccia gli altri due colli del borgo medioevale: quello dell'orologio e quello del Santuario del Monticino. Vigneti e coltivazioni si alternano agli affioramenti tipici delle rocce gessose. C'è la possibilità, tramite un sentiero, di raggiungere a piedi direttamente la Torre dell'Orologio. E così noi abbiamo fatto. 
La Torre dell'Orologio fu in origine un fortilizio, fatto erigere nel 1290 da Maghinardo Pagani da Susinana, con massi squadrati di gesso, per controllare le mosse degli assediati nel vicino castello di Baccagnano. Fino al 1500 costituì, insieme alla rocca, il sistema difensivo del centro abitato. Danneggiata e ricostruita più volte, la torre fu completamente rifatta nel 1850 in stile pseudogotico. Nello stesso anno vi fu posto anche l’orologio. 
La sommità di questo colle rappresenta un punto panoramico per ammirare il paese, i gessi ed i calanchi. L'antico borgo di Brisighella è infatti anche porta di ingresso del Parco della Vena del Gesso, uno splendido habitat tutto da esplorare. 
Per la notte pernottamento presso la locanda La Cavallina, che ci sentiamo di consigliare. Domenica mattina 23 km in auto e siamo a Casola Valsenio, dove facciamo la nostra prima tappa presso il Museo del Cardello. 

In origine foresteria dell'abbazia benedettina di Valsenio, il Cardello fu acquistato dalla famiglia Oriani nel 1886 e rimase di proprietà degli eredi fino al 1978, quando fu donato alla Fondazione Oriani, la quale si occupa anche della Biblioteca di Storia Contemporanea Alfredo Oriani di Ravenna. In questa signorile abitazione romagnola visse e scrisse le sue opere Alfredo Oriani (1852-1909). Oriani fu romanziere, ma anche saggista politico, giornalista e autore di racconti autobiografici, fra cui quelli sulle biciclette. Una curiosità: nel sottotetto di questa casa-museo troverete la bicicletta di Alfredo Oriani, colla quale egli "scorrazzava" come un matto, così ci racconta la nostra guida. Accanto alla bicicletta anche una raccolta di attrezzi agricoli della tenuta Cardello. L'aspetto attuale dell'edificio si deve ad una ristrutturazione fatta in epoca fascista. Anche il mausoleo esterno risale al 1923-24. Un parco verde circonda il Cardello, molto ben tenuto. L'aspetto dell'interno è austero, l'arredamento è severo, ci sono armadi, madie, librerie, suppellettili. Di particolare pregio la collezione di 630 volumi della biblioteca personale di Alfredo Oriani, che sono stati sottoposti a restauro conservativo tra il 1997 e il 2003. Il restauro delle brossure è stato complesso, ma ora i volumi sono consultabili. Al piano terra la cucina; troviamo invece al primo piano la loggia, lo studiolo dello scrittore e la camera da letto in stile monastico dove egli morì. 
Consumiamo il nostro pranzo alla Locanda del Cardello, dove ci propongono piatti della tradizione con prodotti di stagione: ottima atmosfera e cucina squisita. 
Nel primo pomeriggio la nostra ultima tappa per questo fine settimana: il Giardino delle Erbe Officinali a Casola Valsenio.  La struttura è di proprietà della regione Emilia Romagna, istituita nel lontano 1975, è intitolata al suo fondatore Rinaldo Ceroni, studioso di fama internazionale. Dal 2000 la gestione è affidata al Comune di Casola Valsenio, che la amministra tramite affidamento alla cooperativa Montana Valle del Senio. Siamo qui infatti in prossimità del Parco della Vena del Gesso, e nel nostro giro di esplorazione abbiamo potuto osservare formazioni di gesso. Sentieri da percorrere lentamente, osservando e toccando, annusando e fotografando.
Mille scoperte da fare per noi anime curiose, e mille storie da raccontare per il nostro accompagnatore, guida naturalistica esperta, che ci introduce alla conoscenza delle erbe officinali. Chi resiste a non comprarle? Ce ne ripartiamo verso sera, ciascuno con la propria cassetta di erbe da trapiantare in giardino: un successone! Quante soddisfazioni con "Romagna Visit Card", uno splendido prodotto promozionale che mette in rete la Romagna al prezzo di 12,00 euro a persona per un anno.