mercoledì 30 agosto 2017

Doppia personale alla niArt Gallery, Ravenna (RA) dal 9 al 23 settembre 2017

Segnalo sabato 9 settembre alle ore 18.00 vernissage a Ravenna (RA) La niArt Gallery di via Anastagi 4a/6, Ravenna (RA) riprende l'attività espositiva con una doppia personale "Une rose pour ma mère” disegni di LELLA BORGHESI e “L'Atelier de Man Ray”, fotografe di MAXIME GODARD con testi di MICHEL BUTORLella Borghesi presenta una serie di disegni dal tratto vivo e rapido con varianti improvvisate. Tracce di un gesto deciso su carta. Michel Butor ispirato dal suo lavoro le ha scritto un testo “ Une rose pour ma mère” evocando la sua stessa madre e lo ha dedicato ad Elba Granaroli, madre dell'artista romagnola. Maxime Godard dal 1983 al 1990 in compagnia di Lella Borghesi rende visite regolari a Juliet Man Ray nell'atelier del 2bis Rue Ferov, a Parigi, dove Juliet e Man Ray si erano installati al ritorno degli Stati Uniti nel 1951. Dalla morte di Man Ray nel 1976, Juliet conserva intatto questo luogo di vita e di creazione, guardiana attenta veglia a che niente sia rimosso, neanche la polvere e in questo scenario Maxime Godard scatta foto, muovendosi quasi in punta di piedi, mostrando senza artificio e nei dettagli l'ntensa presenza del luogo.

Michel Butor  (Scrittore francese 1926-2016) Studi di lettere e filosofia alla Sorbona.
Allievo di Bachelard. Riconosciuto come uno dei principali autori del ‘Nouveau Roman’ : L’emploi du temps, 1956, La Modification, 1957La sua opera, ampiamente commentata e tradotta in molte lingue, si è orientata in diverse direzioni ( saggi, poesia, opere liriche… ), scombussolando le vecchie abitudini di lettura : Mobile, 1963, Boomerang, 1978, transit, 1993, Hugo-Butor, 2015, La grande armoire, 2016 Le sue opere complete tengono in 12 volumi.Scriverà su un certo numero di queste foto.L'atelier è stato svuotato nel 1990, il museo di Beabourg ne deve ricostruire qualche aspetto in una sala tutta dedicata a Man Ray.Queste foto sono state pubblicate accompagnate dai testi di Michel Butor in tre edizioni: edizioni Gnesi d'Marèla, 1985 – edizioni Essegi, 1987 – edizioni Dumerchez, 2002. La mostra rimarrà fruibile fino al 23 settembre, osservando gli orari seguenti: martedì, mercoledì 11-12,30 giovedì, venerdì 17-19 sabato 11-12,30 // 17-19 e telefonando al 338 2791174 su appuntamento. 

"Fricò Royal": a Bertinoro (FC) venerdì 1 settembre 2017

Anche quest'anno torna venerdì 1 settembre 2017 "Fricò Royal", che giunge alla sua dodicesima edizione. Dalle nove di sera alle quattro della mattina, una notte speciale, tutta da vivere per scoprire Bertinoro (FC), con i suoi locali, i suoi sapori, i suoi vini profumati. Lasciati andare, passeggia le sue vie e balla le sue piazze, tutto è possibile. Preparati ad emozionarti, Bertinoro ti aspetta! Per informazioni:  0543-469213. Trovi il programma nella foto allegata.

"Sagra delle Castagne": in treno a vapore per Marradi (FI)

E' in arrivo un treno a vapore che dalle stazioni di Rimini (RN), Cervia (RA), Ravenna (RA), con fermate lungo tutto il tragitto, ci porterà a Marradi (FI) per la tradizionale "Sagra delle Castagne". Ecco il programma per la giornata di domenica 29 ottobre, con orari provvisori (da confermare):
Ore 07,40 partenza da Rimini con il treno storico a vapore
Ore 08,15 partenza da Cesenatico
Ore 08,25 partenza da Cervia
Ore 09,15 partenza da Ravenna
Ore 09,35 partenza da Russi
Ore 10,40 partenza da Faenza
Ore 11,35 arrivo alla stazione di Marradi e trasferimento a piedi in centro paese per partecipare alla sagra dove saranno presenti stand gastronomici con le tradizionali leccornie a base del famoso "Marrone di Marradi": 
i tortelli di marroni, la torta di marroni, il castagnaccio, le marmellate di marroni, i marrons glacés, i “bruciati” (caldarroste), etc. Saranno, inoltre, in vendita i classici prodotti del bosco e sottobosco, oltreché altri prodotti artigianali e commerciali. Le vie del paese saranno poi animate da artisti di strada e musicisti itineranti
Ore 17,30 partenza da Marradi (FI) con il treno storico a vapore
Ore 18,25 arrivo a Faenza
Ore 18,45 arrivo a Russi
Ore 19,05 arrivo a Ravenna
Ore 19,35 arrivo a Cervia
Ore 19,45 arrivo a Cesenatico
Ore 20,20 arrivo a Rimini
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA POSTI LIMITATI
Per informazioni e prenotazioni:
Agenzia Antologia Viaggi
samuela@antologiaviaggi.it / tel. 0573 367158
Ferrovia Val d’Orcia
treninvaldorcia@ferrovieturistiche.it
tel. 0577 207413 / 338 8992577
PREZZO DEL VIAGGIO IN TRENO
(compreso ingresso alla sagra):
Adulti da ogni stazione: € 47,00
Bambini fino a 10 anni: € 3,00
senza diritto di posto a sedere in treno

domenica 27 agosto 2017

"Bunker. Fotografie di Giovanni Zaffagnini": inaugurazione mostra sabato 2 settembre 2017 a Marina di Ravenna (RA)

Segnalo sabato 2 settembre 2017 alle ore 17.30 inaugurazione della mostra "Bunker. Fotografie di Giovanni Zaffagnini" presso la Galleria Faro Arte, Piazzale Marinai d'Italia 20, Marina di Ravenna (RA). Interverranno Giuseppe Masetti, Direttore della Resistenza Storica di Ravenna e Elsa Signorino, Assessore alla Cultura del Comune di Ravenna. La mostra resterà fruibile fino al 24 settembre, osservando gli orari seguenti; venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 19. La foto che inserisco è stata scattata dalla sottoscritta.

"Sagra delle Erbe Palustri": cena al museo venerdì 8 settembre 2017

In occasione della serata di inaugurazione della trentatreesima edizione della"Sagra delle Erbe Palustri", venerdì 8 settembre alle ore 20.30 presso la "Locanda dell'Allegra Mutanda"(allestita all'interno dell'Ecomuseo) si terrà la cena a tema “PerBacco che cena!”, organizzata in collaborazione con il Consorzio Il Bagnacavallo. 
Il menù fisso prevede: 
- Strichetti con ragù di piselli e guanciale
- Arrosti misti del contadino con patate al forno
- Dolci tipici della tradizione rurale romagnola
- abbinamento di vini del Consorzio Il Bagnacavallo
Costo € 20,00 caffè compreso. Prenotazione obbligatoria: 0545.47122 

Per un'anteprima sulla Locanda dell'Allegra Mutanda, leggi qui, per conoscere il museo prima di arrivarci, leggi il post 

sabato 26 agosto 2017

"Festa di fine Estate": 26 e 27 agosto nelle azienda agricole della Romagna

Segnalo "Festa di fine estate" nelle aziende agricole che aderiscono alla associazione Il Lavoro dei Contadini sabato 26 e domenica 27 agosto 2017. Presso agriturismo Tenuta Nasano, Cà Ridolfi, Bartolini Alvaro, Fattoria Romagnola, Azienda Agricola Caboi e Rifugio Valnera vi aspettano i contadini di Romagna con un ricco programma legato alle tradizioni. Scoprite di più scaricando il programma qui. Potete trovare un post scritto da noi, relativo a Tenuta Nasano,  in archivio sul blog

venerdì 25 agosto 2017

"Bagnacavallo Festival": tango martedì 29 agosto 2017

Per il penultimo appuntamento del festival ci spostiamo nel chiostro dell'ex convento di San Francesco, con accesso da via Cadorna 10, martedì prossimo 29 agosto alle 21.30. A esibirsi per noi sarà Ispiracion TrioGiuseppe Di Falco – fisarmonicaAlberto Mazzotti – clarinettiLorenzo Gabellini – contrabbasso. Il concerto è organizzato in collaborazione con i nuovi gestori della struttura alberghiera, ovvero Antico Convento San Francesco.  Le musiche di Piazzolla, Villoldo, Gardel, Rodriguez, Troilo, Paulos, Laurenz rappresentano la straordinaria base su cui il Trio Ispiracion prende spunto per dar vita a suoni, improvvisazioni jazz, colte europee, classica, con arrangiamenti originali e contemporanei. Giuseppe Di Falco ha frequentato il Conservatorio D’Annunzio di Pescara e ha studiato fisarmonica moderna e jazz con Renzo Ruggieri. Attualmente svolge attività di insegnante e concertista. Alberto Mazzotti si è diplomato in clarinetto al Conservatorio Martini di Bologna. Ha studiato con Henghel Gualdi al Cepam di Reggio Emilia. Ha partecipato a una masterclass con la leggenda del clarinetto jazz Tony Scott e ha seguito i seminari estivi di Siena Jazz tenuti da Gianluigi Trovesi. Attualmente svolge attività di concertista. Lorenzo Gabellini, diplomato al Conservatorio Maderna di Cesena, vanta numerose collaborazioni: l’Orchestra 1813 di Como, l’Accademia del Belcanto, la Filarmonica Gioachino Rossini di Pesaro, l’Orchestra da Camera di Ravenna. "Bagnacavallo Festival"  è ideato e organizzato da Associazione culturale Controsenso, in collaborazione con il Comune di Bagnacavallo. Associazioni partner: AidoAvisAssociazione musicale DoremiAuserCentro sociale AbbondanzaCircolo Arci CasablancaCollegium Musicum ClassenseConsorzio il BagnacavalloTeatro del Drago.

mercoledì 23 agosto 2017

"La cripta della Basilica di Sant'Apollinare in Classe": una bella visita guidata a Ravenna (RA)

La cripta della basilica di Sant'Apollinare in Classe (RA), accessibile eccezionalmente ogni venerdì del mese di agosto 2017 grazie ad una iniziativa del Polo Museale Emilia Romagna, è situata al di sotto del presbiterio. Per tutte le info relative alla visita guidata, leggi qui.

La collocazione dei resti di Sant'Apollinare nella cripta è datata IX secolo; in precedenza i resti mortali giacquero al di sotto del piccolo altare centrale, presente oggi in abbazia. Per lungo tempo si registrò inoltre una disputa tra i monaci camaldolesi di Classe e quelli di Sant'Apollinare Nuovo, in via di Roma a Ravenna, per quanto riguarda il possesso dei resti mortali: una commissione pontificia stabilì che i resti "originali" si trovano nella Basilica di Sant'Apollinare in Classe.

Forse non tutti sanno che la basilica di Sant'Apollinare in Classe (RA), uno degli otto monumenti patrimonio dell'umanità che fanno "unica" Ravenna, fu costruita adiacente a un sepolcreto e la sua consacrazione avvenne nel 549, durante il dominio bizantino, ad opera del vescovo Massimiano.

Il santo titolare, Apollinare, fu il primo vescovo della comunità locale e proveniva da Antiochia di Siria. Esercitò la predicazione tra il II e il III secolo: una delle poche fonti storiche di cui disponiamo collega il Santo all'apostolo Pietro che, dopo averlo istruito sul Vangelo,  lo avrebbe inviato da Antiochia ad evangelizzare Ravenna. Qui sant'Apollinare, dopo aver compiuto viaggi missionari in tutta l'Emilia Romagna, sarebbe morto in seguito alle persecuzioni e ai tormenti subiti. La Chiesa lo venera come protettore della città e patrono dell'Emilia Romagna: la sua festa si celebra ogni anno il 23 di luglio.

martedì 22 agosto 2017

La "Raccolta del Sale": una splendida visita alle Saline di Cervia (RA)

Avete mai assistito alla raccolta del sale? Per me è stata la prima volta in assoluto. Solitamente a Cervia (RA) la raccolta del sale ha inizio ogni anno a fine agosto e ha durata di circa un mese. Ma quest'anno, grazie alle condizioni meteo eccezionali, che hanno portato sole e temperature al di sopra della media, la raccolta ha avuto inizio il 7 agosto. Le visite guidate all'area industriale delle saline si tengono ogni mattina dalle 10 alle 12, con partenza dal Centro Visite Saline, via Bova 61, Cervia (RA).  Si consiglia di portare con sé un cappello di paglia, occhiali da sole, crema solare, ciabatte da mare e una bottiglietta d'acqua da bere. Obbligatoria la prenotazione al 0544973040, intero 11,00 euro e ridotto 9,00 euro

La prima parte dell'escursione si svolge in barca elettrica, poi si percorrono a piedi i canali interni alla salina, con sosta ai bacini salanti, dove avviene la raccolta vera e propria e il trasporto a mezzo di trenino, che corre su monorotaia. Sul canale INSTAGRAM ho caricato un video assolutamente strepitoso, relativo al trenino, che potete visualizzare quiBello osservare i gesti lenti dei salinari, e bello fotografarli al lavoro. 

La raccolta del sale 2017 è tre volte più grande di quella del 2016: un record assoluto, come dichiarato dal Presidente del Parco della Salina Giuseppe Pomicetti. La produzione avviene su 800 ettari di saline per un totale di 12 vasche, il cui prezioso prodotto viene poi per il 10% esportato e commercializzato in 74 Paesi.

E se la quantità del sale dipende dalle condizioni climatiche e metereologiche, la qualità è legata esclusivamente al buon lavoro del salinaro, che difende nel tempo il tramandarsi della tradizione. 

Forse non tutti sanno che la storia delle saline è legata alla storia della città di Cervia. Cervia, città del sale, fu fondata nel V sec. dai coloni greci. Posta al centro delle saline, Cervia vecchia fu traslata da Papa Innocenzo XII in seguito alle pressioni della popolazione che veniva sterminata per via delle condizioni di vita insalubri. La presenza delle zanzare determinava infatti la diffusione della malaria, e morti frequenti tra gli abitanti. Cervia venne spostata a mare, dove il terreno sabbioso non consentiva il proliferare delle zanzare, a differenza del limo delle saline.

Il paesaggio della saline è spettacolare: semplice, ed essenziale e, allo stesso tempo ricco di fascino. In occasione della raccolta del sale i bacini sono rossi, anche se non mancano alcune vasche con limo. L'acqua madre, che viene utilizzata per delavare il sale dolce di Cervia, è salatissima. 

Diversi studiosi narrano che la radice del toponimo "Cervia" sia da ricercare nella parola latina "acervus"= "cumulo", alludendo ai cumuli di sale che come montagne biancheggiavano un temo la città vecchia.

Bella dal punto di vista sensoriale l'esperienza di immergere i piedi in una vasca colma di sale di Cervia e, a seguire, nell'acqua madre. Realizzata ad uso e consumo dei turisti che visitano la salina, questa vasca viene lasciata a conclusione dell'esperienza di visita, e in qualche misura la suggella. 


Sul barcone elettrico, al ritorno, non può mancare l'assaggio alla salicornia, una pianta succulenta e carnosa. che ritroviamo anche sulle tavole per insaporire il pescato, oppure come aromatizzante dello stesso sale dolce di Cervia, venduto in comode confezioni sotto vetro, da portare a casa. 

Sui canali è bello osservare il prugnolo selvatico, un arbusto con frutti di colore blu, che prolifica in questa area, grazie alla capacità di resistere in presenza di acqua salata. La Salina di Cervia (RA) è la più a nord d’Italia e si estende per 827 ettari, nel Parco delta del Po, di cui costituisce la porta d'ingresso più a sud. In quanto riserva naturale, è rinomata zona di nidificazione e transito per molte specie di volatili. Se amate i fenicotteri, non perdetevi una escursione proposta in orario serale. Cosa aspettate a prenotare? La raccolta del sale si esaurisce nell'arco di un mese circa. Buona visita! 


lunedì 21 agosto 2017

"Antico porto al chiaro di Luna": mercoledì 23 agosto 2017

Mercoledì 23 agosto 2017, alle ore 18, nell’ambito della rassegna "Antico Porto al chiaro di Luna", Antico Porto for Kids propone "Storie di mare e di stelle". Il cielo ospita sin dall’antichità miti e leggende legati al mondo del mare. Le stelle hanno guidato i navigatori del passato e ispirato alcuni dei racconti più suggestivi della classicità. Impareremo ad orientarci di notte e a riconoscere alcune delle costellazioni più famose del cielo estivo realizzando, su carta stellare, il nostro asterismo e la nostra storia mitica a tema. A cura di Maria Giulia Andretta – storico e comunicatore della scienza. Per bimbi da 6 a 12 anni. Tariffa: € 6 a bambino (genitori gratuito). Prenotazione obbligatoria: 0544.478100 Alle ore 19, visita guidata Alla scoperta dell’Antico Porto di Classe. Tariffa: € 7 a persona (ingresso + visita guidata). Per info e prenotazioni 0544.478100 

"Sapore di Sale": degustazioni a Cervia (RA) dal 7 al 10 settembre 2017

Per lo stimolo del gusto e la gioia del palato sono organizzati diversi momenti di degustazione in occasione di "Sapore di Sale" dal 7 al 10 settembre 2017 a Cervia (RA). Venerdì 8 alle 19.30 al magazzino del sale presentazione e degustazione del gorgonzola della Cooperativa Val Palot di Pisogne che sposa il sale dolce di Cervia. Il ciauscolo, famosissimo salame marchigiano sposa il sale di Cervia in una campagna di solidarietà e gusto a favore delle aziende marchigiane colpite dal terremoto. Presentazione e degustazione venerdì ore 19.30 magazzino del sale. La mortadella al sale di Cervia protagonista sabato alle 18.00 al magazzino del sale. Nozze del gusto fra Mortadella Palmieri di Bologna e Oro Bianco di Cervia per un futuro da “Favola Gran Riserva”. La degustazione guidata per vini ed olii “condita ” con salumi romagnoli nasce dalla collaborazione fra Strada della Romagna e AIS per celebrare il 50° del Romagna Sangiovese DOC e 30° del Romagna Albana DOCG. La vite incontra l’ulivo in un viaggio lungo le strade dei sapori della Romagna sabato 9 alle 19.30 al magazzino del sale. Il Lampredotto al sale di Cervia sarà presentato domenica 10 ore 11 al magazzino del sale in un incontro di sapori fra Toscana e Romagna Sarà Luca Cai, chef fiorentino della famosa tripperia Tuscany Brothers a proporre la degustazione dopo la presentazione del libro di Stefano Andrini e Andrea Fagioli: "Il Sale di Cervia nei libri : i segreti della cucina toscana".  

"Anime senza Voce": dal 25 al 27 agosto 2017 a Cervia (RA)

L’associazione “Anime senza voce” è lieta di presentare la seconda edizione dell’evento internazionale d’arte contemporanea contro l’abuso minorile, dal 25 al 27 agosto 2017, nei Magazzini del Sale “Darsena”, Piazzale dei Salinari, a Cervia (RA). Più di sessanta gli artisti provenienti da tutto il mondo esporranno oltre trecento opere per dare voce alle storie di tutti gli innocenti che hanno avuto il dispiacere di vivere sulla propria pelle, l’ombra nera dell’abuso. L’organizzatrice e presidentessa dell’associazione “Anime senza voce”, Brigitte Ostwald ha indetto per l’occasione tre giornate dove a fare da padroni saranno sia i quadri, le sculture, le fotografie che i dibattiti sulla tematica affrontata dagli stessi artisti nelle loro opere. La prima giornata comincerà alle 17:00 con l’inaugurazione condotto dalla giornalista locale Letizia Magnani che vedrà la partecipazione speciale di Reinhard Auer, regista austro-italiano e di Antonio Dal Muto, storico e critico d’arte; a completare la presenza anche il sindaco Luca Coffari, la delegata della sezione cultura di Cervia, Bianca Maria Manzi, le Associazioni “Dalla parte dei minori, “Linea rossa” e “Muoviti”, esponenti del Lions Club, Ravenna Host, Cervia Cesenatico, Ravenna Bisanzio, Ravenna Dante Alighieri, Cervia Ad Novas, Ravenna Romagna Padusa e Milano Marittima 100. Le due giornate successive, quelle del 26 e del 27 agosto, apriranno al pubblico già dalle 10:00 del mattino e proseguiranno fino alle 23:00. Molti gli eventi in programma, tra cui l’evento serale di sabato, imperdibile, dal titolo “Diamo volto, voce e aiuto ai bambini vittime di violenza. Dati del problema in Italia, come si integrano i servizi nella nostra realtà” condotto dalla giornalista Letizia Magnani con la partecipazione di esponenti comunali, Dott.ssa Daniela Poggiali, responsabile servizi sociali Ravenna-Cervia-Russi e dirigente della cultura del Comune di Cervia, Cristina Zani, servizi alla comunità del Comune di Cervia, psicologi e pediatri del territorio, Dott.ssa Gloria Soavi, psicologa e psicoterapeuta e presidente CISMAI, Prof. Massimo Masi, Università di Bologna, consulente Regione Emiglia-Romagna e coordinatore gruppo abuso e maltrattamenti all’infanzia, Dott. Leonardo Loroni, pediatra Ravenna, Pietra Sasselli della Linea Rosa, Dott. Marco Borazio, psicologo ; e l’asta benefica, domenica 27 agosto, alle 20:30, presentata dal professore Giorgio Gregorio Grasso, storico e critico d’arte che chiuderà queste tre giornate. Una parte delle opere in esposizione sarà oggetto dell’asta benefica. Le testimonianze raccolte saranno ben visibili nelle opere di questi grandi artisti che, senza mai violare la privacy, proveranno a dar voce a chi, con grande coraggio, prova a vivere la vita di tutti i giorni tra mille difficoltà. L’associazione “Anime senza voce” chiede a chiunque abbia a cuore questa tematica un piccolo gesto per donare tutto il ricavato alle associazioni che si occupano nel territorio di bambini maltrattati. In una delle numerose varianti della famosa fiaba “Cappuccetto Rosso”, quella di Charles Perrault, l’autore conclude tragicamente con una morale chiara: “Le bambine non devono dare ascolto ai lupi, specie a quelli tranquilli, compiacenti e dolci, che possono seguire anche dentro le case e per le strade”.

"Selvatico": mostra diffusa a Fusignano (RA) dal 7 settembre 2017

Segnalo "Selvatico", una mostra diffusa dal 7 settembre 2017 a Fusignano (RA). Selvatico è una geografia fatta di luoghi, persone e cose. Una mappa che congiunge una pluralità di spazi e artisti all'interno di un percorso che si disegna e ramifica attraverso una costellazione di mostre diffuse in alcuni dei luoghi del contemporaneo in Romagna. Selvatico è un arcipelago e le sue mostre isole interconnesse. Paesi e musei, spazi espositivi e gallerie, edifici recuperati per l'occasione, contenitori e contenuti collegati da un progetto che tiene insieme e intreccia, un po' ossimoricamente, arti visive e provincia intorno a un quasi tema, o suggestione. A governare la mostra e le sue sezioni articolate nel territorio, così come a orientare la chiamata agli artisti, è un'immagine, aperta e interrogante; un umore. L'immagine di questa edizione è quella della Foresta intesa non solo come sguardo rivolto a quell'attenzione che da parte di molti artisti si volge ancora e nuovamente alla natura, e sua rappresentazione, e alla re-invenzione del paesaggio tutto per certi versi, ma anche come condizione della pittura stessa, linguaggio che guida la scelta e presenza dei quaranta autori in mostra.
> Fusignano, Museo civico san Rocco / 8.9 - 26. 11.2017
[inaugurazione giovedì 7 settembre, ore 19]
• Comune di Fusignano
Cesare Baracca - Lucia Baldini
Federica Giulianini - Martina Roberts
• Museo civico San Rocco
Luca De Angelis - Giulia Dall'Olio - Cesare Baracca - Lucia Baldini
• Raccolta targhe devozionali
Marina Girardi
Museo Civico San Rocco - Targhe devozionali 
Via Vincenzo Monti 5 Fusignano RA
Comune di Fusignano Corso Renato Emaldi, 115 Fusignano RA
Orari di apertura: sabato 15-18, domenica e festivi 10-12 e 15-18
In occasione della Festa di Fusignano il 7 settembre dalle 16 alle 23
e dall’8 al 10 Settembre, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 23
Comune di Fusignano - URP 0545 955653-668 e Museo: 0545 51621

"Biennale del Muro Dipinto": a Dozza (BO) dal 11 al 17 settembre 2017

Torna la Biennale del Muro Dipinto di Dozza (BO) alla sua XXVI edizione! Nella settimana del Muro, dal 11 al 17 settembre 2017, si potranno ammirare gli artisti all'opera sui muri del borgo dipinto di Dozza (BO) e a Toscanella. Artisti partecipanti: Alberonero, Andrea Mario Bert, Giorgio Bevignani, Andrea Gualandri, Marco Lazzarato, Mattia Turco. Per ulteriori info visita il sito.

giovedì 17 agosto 2017

"Bunker Tour": una splendida visita guidata a Punta Marina Terme (RA)

Chi l'avrebbe mai detto? A due passi dal mare, nella verde pineta di Punta Marina Terme (RA) possiamo godere di una splendida esperienza di archeologia militare, un "Bunker Tour" organizzato dall'associazione culturale "Bunker Tour Ravenna", preposta alla mappatura e valorizzazione del materiale relativo ai bunker tedeschi della Seconda  Guerra Mondiale. Il gruppo di volontari attivi su Ravenna e provincia fa parte del Comitato Ricerche Belliche 360°, fondato da Walter Cortesi nel 1980 a Cesenatico (FC). Grazie al loro lavoro molti bunker sono oggi visitabili (alcuni anche all'interno), sull'intero arco della Linea Gotica, che corre da Pesaro a Bosco Mesola (FE) per 820 km circa di linea fortificata.  

Chi se ne occupò? Chi costruì i bunker della Seconda Guerra Mondiale sulla Linea Gotica? Fu l'impresa TODT, creata da Fritz Todt, in stretta sinergia con i comandi militari del Terzo Reich. Il principale ruolo dell'impresa era la costruzione di strade, ponti e altre opere di comunicazione vitali per le armate tedesche e per le linee di approvvigionamento, così come per le opere difensive. Ma chi ci lavorò furono uomini italiani, perlopiù giovanissimi, inizialmente in maniera coercitiva. La ditta TODT a Ravenna si appoggiò alle imprese Benini di Savio e Zaffi di Ravenna.. Con il passare del tempo sempre più uomini entrarono a lavorare per la TODT, non solo per sopravvivere, ma anche e soprattutto per sfuggire all'arruolamento dei corpi armati della Repubblica Sociale Italiana e/o all'avvio forzato alle fabbriche belliche in Germania.
Il percorso turistico che ho sperimentato a Punta Marina Terme (RA), con partenza alle 19 dalla sede della Pro Loco, ha suscitato vivo interesse tra persone di tutte le età e provenienze: ravennati ma anche turisti, giovani, coppie con figli, persone di mezza età ed anziani. Si sviluppa verso sud, con visita in Via del Timone ai "Denti del Drago", quindi Tobruk R668 visitabile anche all'interno, R668 con radio ricetrasmittente, quindi in Piazza Saffi per il casotto Ex Telegrafo, Bunker presso i Giochi Gonfiabili (ebbene sì, piuttosto nascosto ma ben visibile), Bunker presso la sede della Forestale Ravenna ed infine, due bunker presso lo stabilimento balneare Il Bolognino, dove un tempo insisteva l'aeroporto di Punta Marina Terme. Il percorso di vista è ben delineato e facilmente accessibile, dotato inoltre di cartellonistica, ha la durata di circa due ore.
Grande è stato il mio stupore nell'osservare i "denti del drago", una fortificazione fatta di piramidi tronche di calcestruzzo, di misura variabile, collegate tra loro anche con filo di ferro e campi minati (all'epoca), pensata dai tedeschi per proteggere la linea di costa, che si riteneva potesse essere oggetto, da parte degli Americani, di sbarco dello stesso tipo di quello occorso in Normandia il 6 giugno 1944. Sono certa che pochi tra i turisti in transito in pineta conoscono l'origine di questi manufatti, ma l'Italia è un museo a cielo aperto, nel quale le belle scoperte sono sempre dietro l'angolo.
E bisogna sicuramente ringraziare Enrico Palazzo, che coordina il gruppo attivo su Ravenna, per il lavoro di pulizia e messa in sicurezza dei bunker (pare abbiano trovato anche parecchie vipere). Il primo bunker ad essere stato oggetto della nostra osservazione, lungo l'itinerario,  è stato un Regelbauter VF58c Tobruk, un bunker molto diffuso ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, perché facile da costruire, di basso costo e di ottima resa.
Ci è stato spiegato che l'armatura veniva preparata in rete, caricata su camion e portata nei vari siti, dove erano stati precedentemente preparati gli scavi, con tanto di guide in legno e il calcestruzzo necessario. Il calcestruzzo arrivava a destinazione tramite monorotaia. Allora Punta Marina Terme contava solo una decina di case, era sede della Finanza e le case erano abitate dai raccoglitori di pinoli della pineta (attività lavorativa oggi scomparsa).
Il secondo bunker può essere definito "dormitorio": poteva alloggiare fino a 6 persone, è stato completamente bonificato ed è visitabile internamente. Era dotato di telefono, radio, e ogni comfort atto alla sopravvivenza. Vengono raccolte offerte per poter procedere a ulteriori attività.
Più avanti sul percorso di visita troviamo il Bunker 26, dietro al Bagno Susanna, su area demaniale pubblica. Il bunker è stato messo in sicurezza ed accessibile tramite rampa. In questo caso siamo saliti sul tetto, anziché internamente. Il bunker è stato dipinto dai volontari in colori adatti alla mimetizzazione con l'ambiente. Pare che da qui partissero importanti comunicazioni strategiche, dirette a Pola, in Istria, tramite ponte radio.
In Piazza Saffi a Punta Marina Terme (RA) abbiamo potuto osservare la Casa del Telegrafo, oggi Casa Forestale dello Stato. L'intera area di Punta Marina Terme e Marina di Ravenna era considerata dai tedeschi di vitale importanza strategica. I lavori atti alla costruzione dell'aeroporto sulle spiagge, che vennero livellate con moderni mezzi meccanici, furono tenuti top secret.
Ciò che io qui vado scrivendo manca di qualcosa: si chiama "conoscenza approfondita della materia" e "passione", due ingredienti che animano chi ci ha guidati, regalandoci tantissime curiosità ed aneddoti sui tempi che furono. Un sentito grazie quindi a tutti loro e un suggerimento tecnico per voi: non perdetevi l'opportunità di approfondire la conoscenza del nostro territorio. Per info e contatti Enrico Palazzo Gruppo FB Bunker Tour Ravenna 3357826640

martedì 15 agosto 2017

Una gita in barca in Piallassa Baiona, Marina Romea (RA)

Siete mai stati in barca in Piallassa Baiona a Marina Romea (RA)? Recentemente ho avuto modo di esperire una simpatica gita in Piallassa Baiona, organizzata da un barcaiolo locale, con partenza da Marina Romea (RA). Siamo partiti all'ora del tramonto, intorno alle 18.30, in modo da godere non solo del paesaggio, ma anche della luce calante del giorno per le nostre foto. 
Eravamo un gruppo piuttosto numeroso, organizzato con bottiglie per l'aperitivo serale e stuzzichini in accompagnamento (tutto self-made). L'esperienza è stata fantastica, come potrete evincere dalle foto che allego a questo breve post. 
Mi preme però trasmettere anche qualche notizia relativa a questa zona verde di Ravenna. Con il termine ravennate di "Piallasse" si intende un invaso di acqua formato da più bacini tra loro comunicanti, esteso a non grande distanza dal mare con il quale è in comunicazione diretta. Durante le alte maree, per due volte al giorno, riceve acque marine e per due volte, in condizione di bassa marea, le restituisce al mare. 
A Ravenna questo sistema di ricambio delle acque fu progettato nel corso dell'Ottocento e si sviluppa su 6 canali per la Piallassa del Piombone e  su 12 canali per la Piallassa della Baiona, detta anche della Risega.
La Piallassa del Piombone costituisce la parte meridionale della più vasta laguna ravennate della Baiona, da cui è separata tramite il canale Candiano, attraverso il quale ha sbocco in mare. Si tratta di una zona industriale, che non conserva quasi più nulla dell'aspetto originario. Vi si trovano attività portuali, ma anche capanni da pesca e da caccia, la selvaggina migratoria continua nel passo, nonostante il degrado dell'ambiente. Gli ambientalisti del posto hanno più volte segnalato la presenza di eternit utilizzato per la costruzione dei capanni, che andrebbe rimosso.
La Piallassa della Baiona invece , detta anche della Risega, presenta condizioni ambientali migliori, collegata anch'essa al mare grazie al canale Candiano. Presenta una riduzione delle acque dolci, per cui si assiste ad una modesta eutrofizzazione delle acque, tale da favorire lo sviluppo algale.
Le potenzialità biologiche delle Piallasse si sono quindi notevolmente ridotte e lo stato delle nidificazioni di uccelli risulta in calo. Nei periodi di passo però la nidificazione e la sosta dei volatili riprendono: vi si trovano il piro-piro, il fratino, il fraticello, la avocetta e il cavaliere d'Italia. La vegetazione è caratterizzata prevalentemente da salicornia e giunco spinoso. Per salvaguardare questo territorio così caratteristico della storia ravennate la Piallassa della Baiona è stata recentemente dichiarata zona umida di interesse naturalistico.
Da non sottovalutare la funzione che la Piallassa svolge per il porto-canale di Ravenna: il fluire delle acque impedisce infatti la formazione di banchi di sabbia alla foce del canale, evitando così il rischio che le navi si possano arenare.
In archivio su questo blog potete trovare lo storytelling dell''esperienza fatta a Isola Spinaroni, isola che abbiamo lambito nel corso della nostra navigazione in Piallassa Baiona. Il paesaggio vallivo è splendido. Fantastico lo spettacolo dell'avifauna (in questa stagione non mancano gli aironi). Una meraviglia anche il contrasto tra pineta San Vitale e zona umida: un ecosistema unico al mondo! Avrei voluto avere più tempo per passeggiare in Pineta San Vitale: vorrà dire che sarò presto costretta a tornare sui miei passi, e sinceramente non me ne dispiaccio affatto.