venerdì 31 marzo 2017

"Campionato Nazionale Open" all'Adriatic Golf Club di Cervia (RA) dal 5 al 8 aprile 2017

Martedì 4 aprile alle ore 16.30 sul viale Gramsci si svolgerà la scena finale della gara "Pro Am Città di Cervia". I campioni delle prime cinque squadre classificate nella sfida fra 26 squadre sul campo dell’Adriatic Golf Club scenderanno sul green di Viale Gramsci per il contest finale. I campioni si sfideranno nello shoot out ovvero in tiri mirati a colpire bersagli posti a diverse distanze in uno scenario suggestivo che propone il tema spiaggia e mare nel centro dello shopping di  Milano Marittima. Anche il pubblico potrà partecipare con un ruolo molto importante. Saranno infatti anche gli spettatori a sfidarsi sul green di viale Gramsci dando il loro contributo per il punteggio finale delle squadre. Al termine della sfida saranno proclamati e premiati i vincitori della "Pro Am Città di Cervia". Di seguito si festeggerà con Piadina e Cocktail Party sempre lungo viale Gramsci in cui la gastronomia del territorio si miscelerà all’evento sportivo: un modo inusuale per proporre il Golf ad un ampio pubblico e naturalmente una occasione di festa per tutta la città. Chi vuole cimentarsi e provare l’ebbrezza di sperimentare il golf in viale Gramsci sarà attiva anche un’area coperta e attrezzata  in cui saranno a disposizione del pubblico maestri golfisti che daranno agli interessati piccole lezioni di Golf. Dal 5 all’8 aprile si svolgerà sul campo dell’Adriatic Golf Club il "Campionato Nazionale Open". Si sfideranno grandi nomi del golf nazionale fra cui Filippo Bergamaschi, Federico Maccario, Enrico di Nitto e Stefano Pitoni. Due ipercorsi scelti: il rosso che si addentra nella fascia pinetale e il giallo che si ispira ai links scozzesi. Dalle 8.00 del mattino le gare si protrarranno fino al pomeriggio  per concludersi sabato pomeriggio con le premiazioni

giovedì 30 marzo 2017

"Sale e Sole" al MUSA di Cervia (RA) dal 1 /4 al 1/5/2017

Dal 1 aprile al 1 maggio MUSA il museo del sale di Cervia ospita "Cervia Sale e Sole", una mostra di opere degli artisti Claudio Irmi e Giampiero Maldini. Gli autori raccontano e valorizzano il territorio, la città di Cervia, le tradizioni, l’incanto e la magia delle saline attraverso incisioni calcografiche. Rendono omaggio alla natura e all’attività dell’uomo con immagini di fenicotteri, di tramonti, di flora e fauna delle saline, ma anche attraverso la descrizione di un ambiente vissuto e rinnovato dall’uomo nel corso del tempo e delle proprie attività. Claudio Irmi e Giampiero Maldini propongono in questa occasione, soprattutto particolari opere calcografiche realizzate con la singolare tecnica della puntasecca, alternate ad opere di grafica. Gli artisti utilizzano come matrici prevalentemente lastra di rame o di zinco dello spessore di un millimetro circa oppure altre leghe “morbide” che cedono facilmente al passaggio della punta. La Puntasecca: essendo il rame metallo elettivo, la punta che incide, per quanto affilata, non supera agevolmente l'attrito opposto dalla forma. La maggiore o minore pressione esercitata dall'incisione sullo strumento, determina la variazione di profondità, e quindi d’intensità della traccia. Essa presenta, lungo i margini, le “barbe” costituite dal ripiegarsi del metallo aperto dall’intaglio e rovesciato ai lati come la terra dal vomere. Il segno è fresco, immediato, arricchito dalla pastosità creata dalle “barbe” impregnate d’inchiostro e si differenzia nettamente dal segno del bulino che elide il metallo con perfetta continuità e regolarità. Particolarmente interessante la presenza degli artisti con dimostrazioni dell’uso del torchio calcografico ogni domenica, nel periodo della mostra fino al 1 maggio. 

Le origini dell’incisione calcografica sono incerte,sembra essere nata in Germania verso il 1430, quando si può supporre fosse conosciuto l’uso del torchio a cilindri in sostituzione del torchio verticale fino allora usato per la xilografia. Per questa tecnica si fa solitamente riferimento alla più conosciuta acquaforte che si sviluppò all’inizio del 1500 come sistema rapido di incisione in sostituzione del bulino. Si suppone che il primo ad utilizzarla in Italia sia stato Francesco Mazzola detto il Parmigianino(1503/4-1540) mentre successivamente grazie a Callot (1592/3-1635) e Rembrandt (1606-1669) divenne un’importante forma d’arte. Sostanzialmente la calcografia si differenzia in base ai sistemi utilizzati per la preparazione della lastra. Nel bulino (la tecnica più antica) l’incisione si ottiene attraverso l’asportazione meccanica di materiale dalla superficie della lastra. Nella puntasecca l’incisione è ottenuta tramite la pressione di una punta, solitamente conica, deformando meccanicamente la superficie metallica. Nell’acquaforte e nell’acquatinta il tratto inciso si ottiene con un’asportazione chimica di materiale dalla superficie della matrice. 

mercoledì 29 marzo 2017

Le poesie dialettali di Gino Nostri a Bagnacavallo (RA) martedì 4 aprile 2017

Martedì 4 aprile alle 21 in Bottega Matteotti torna il dialetto romagnolo con la presentazione della raccolta poetica La valisa di Gino Nostri (Il bradipo 2015). Saranno con noi Claudio Nostri e Gianni Parmiani. In collaborazione con Caffè letterario di Lugo. Ingresso libero. Una serata dedicata alle poesie dialettali del poeta/albergatore bagnacavallese (ma trapiantato a Lugo fin dal 1952 quando aprì l’Hotel Ala d’Oro), scomparso nel 2005. Un itinerario che parte da una sorta di dichiarazione poetica iniziale per passare ai ricordi rurali della giovinezza, al dopoguerra, a considerazioni sul mondo di oggi, per finire con una riflessione amara e cinica sulla vecchiaia.L'appuntamento è in Bottega Matteotti (Bagnacavallo, via Matteotti 26). Informazioni: 0545 60784. Il programma è ideato e organizzato Associazione culturale Controsenso in collaborazione con Bottega Matteotti, con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo. Direzione artistica di Michele Antonellini. 

"Festa dei ciliegi in fiore" a Vignola (MO) dal 1 al 9 aprile 2017

Segnalo la "Festa dei ciliegi in fiore" a Vignola (MO) dal 1 al 9 aprile 2017, organizzata dal Centro Studi Vignola. Uno spettacolo da non perdere! Per i dettagli della manifestazione, visitate il sito. Forse non tutti sanno che in Oriente il ciliegio ha un valore simbolico importante. La stupenda fioritura di questo albero viene accolta dai nipponici con una festa chiamata Hanami, ossia una celebrazione dedicata specificatamente ai fiori di ciliegio, che spuntano ad aprile. Per i giapponesi la fioritura del ciliegio indica la rinascita e la pace interiore ed è un augurio di buona fortuna. 

lunedì 27 marzo 2017

"Crossing Stripes": vernissage sabato 1 aprile 2017 a Ravenna (RA)

Segnalo vernissage di "Crossing Strpes - Personale dell'artista Petrone Romea Celeste" alla niArt Gallery, via Anastagi 4/6, Ravenna (RA) sabato 1 aprile 2017 alle 18. Curatore della mostra Felice Nittolo, testo in catalogo di Sabina Ghinassi. La pittura ridiventa spazio di riflessione e di relazione con lo sguardo dell’altro, luogo dialettico e democratico, spazio onirico desiderante nelle opere di Petrone Romeo Celeste. Negli spazi niArt una decina di lavori, tra grande e piccolo formato, raccontano una pittura deliberatamente gestuale, debitrice di una fascinazione  verso l’action painting americano e di certe esperienze del grande Astrattismo italiano del Secondo dopoguerra, ma, curiosamente e per strane strade,  tutta contemporanea. Nonostante l’impianto fortemente azionista, il gesto di Petrone si muove sulle superfici delle grandi carte con una sicurezza e una decisione che presuppongono un impianto lungamente meditato, come meditato è l’uso del colore, sia quando si libera vivace, intenso e prezioso,  sia quando si raccoglie su una tavolozza di cromie primarie. Le pennellate e le grandi stripes, che s’incrociano come possibilità nello spazio, non sono mai casuali, ma si fanno architettura, struttura e linguaggio, narrazione di un instabile ma solido equilibrio tra caos e organizzazione formale, tra impeto e ragione. La mostra rimarrà fruibile fino al 15 aprile 2017, osservando gli orari seguenti: martedì, mercoledì e sabato 11,00- 12,30; giovedì, venerdì, sabato  17,00-19,00; su appuntamento chiamando il 338 2791174. 



 

Oggetto : Crossing Stripes- Personale dell’artista Petrone Romeo Celeste
Dove: niArt Gallery, via (porta serrata) Anastagi 4 A/6, Ravenna
Quando : Vernissage 1 aprile alle 18,00; dal 1 al 15 aprile 2017;
 aperto : martedì, mercoledì e sabato 11,00- 12,30; giovedì, venerdì, sabato  17,00-19,00;
su appuntamento chiamando il n. 338 2791174;

 A cura di Felice Nittolo, testo in catalogo di Sabina Ghinassi

"Quartetto Lazzari" a Bagnacavallo (RA) venerdì 31 marzo 2017

Venerdì  31 marzo alle 21 in Bottega Matteotti, a Bagnacavallo canzone napoletana con lo spettacolo "Voce ’e notte" del "Quartetto Lazzari"Anna Di Costanzo – voceAlessandro Guidi – pianoforteNicoletta Bassetti – violinoDaniele Tozzi – flicorno. Ingresso a offerta libera. Ironia, amore, dispetto, drammaticità e persino nostalgia. Racconto di un’esigenza antica dove trionfano le serenate e soprattutto le mattinate. Canzoni napoletane di ieri e di oggi. L'appuntamento è in Bottega Matteotti (Bagnacavallo, via Matteotti 26). Informazioni: 0545 60784. Il programma è ideato e organizzato Associazione culturale Controsenso in collaborazione con Bottega Matteotti, con il patrocinio del Comune di Bagnacavallo. Direzione artistica di Michele Antonellini

"Festa del Passatore" a Boncellino (RA)

Segnalo la "Festa del Passatore" a Boncellino, Bagnacavallo (RA) dal 21 al 25 aprile e dal 30 aprile al 1 maggio 2017. Boncellino è il paese natale del più noto bandito della Romagna Stefano Pelloni, in arte "il Passatore", nato nel piccolo villaggio romagnolo nel 1824 e morto a Russi (RA) nel 1851. Il soprannome gli venne attributo grazie al fatto di essere traghettatore sul fiume Lamone. Il piccolo villaggio rende omaggio al suo illustre concittadino con una sagra, allo scopo di sensibilizzare i partecipanti all'amore e al rispetto per la natura. Previsti anche stand gastronomici. Per i dettagli della manifestazione visitate il sito.  

domenica 26 marzo 2017

Michael Gressier a Cervia e Milano Marittima (RA) dal 22/4 al 8/5/2017

Per la trentasettesima edizione il "Festival Internazionale dell’Aquilone" di Cervia  vuole rendere omaggio all’opera di Michel Gressier, celebre artista del vento, attraverso un percorso espositivo che parte il 2 aprile da Milano Marittima per raggiungere, durante le giornate del Festival dell’Aquilone, il cuore storico della Città di Cervia.

Domenica 2 Aprile l’appuntamento è a Milano Marittima con l’installazione "Velums" che rivede lo spazio verde della centralissima Rotonda 1° Maggio, attraverso un intervento di "Environment Wind Art" giocato su proiezioni di vele sospese a esprimere l’immaginario cromatico dell’artista. L’opera, realizzata grazie alla collaborazione e al contributo di Comune di Cervia e Proloco di Milano Marittima, rimane allestita fino all’8 maggio. "Velums" si può considerare una preview del 37° Festival Internazionale dell’Aquilone di Cervia grazie alla performance in loco a cura dello stesso Gressier che si esibirà in una performance eolica di giochi del vento. “Immenso nella mente, grande nell’atelier e minuscolo in cielo”, l’aquilone diventa, per il Maestro francese, territorio d’incessante sperimentazione. Il grafismo, tradotto ora in saturo cromatismo materico, ora in evanescenti nuance aeree, acquista il potere della spazialità attraverso il volo, mentre i segni di Gressier si stagliano potenti contro la “non parete” del cielo, ideale galleria mutevole e senza confini. Nato a Tour nel 1954, diplomato in Arti Decorative e all’Accademia delle Belle Arti di Grenoble, Marsiglia e Parigi, Gressier è incisore e pittore prolifico prima di approdare a quell’Arte del Vento, di cui nel 1995 redige il Manifesto (ora esposto presso la Fondation Mirò a Palma di Maiorca), insieme a Curt Asker, Falko Haase, Tal Streeter, Istvan Bodoczky e Jackie Matisse, nipote di Henri. 

Inaugura il 22 aprile fino all’8 maggio il secondo, più grande appuntamento con l’opera dell’artista: la mostraMichel Gressier & ses Amis - Artisti fra Cielo e Terra”, ospitata nella splendida location dei Magazzini del Sale di Cervia, che tornano così finalmente ad essere parte integrante del Festival Internazionale dell’Aquilone, come ai tempi del suo esordio, nel 1981. La grande mostra presenta non solo una ricca selezione delle opere più importanti dell’artista, ma passa in rassegna anche quelle di alcuni dei più significativi artisti eolici del mondo, ospiti anch’essi alla manifestazione: Steve Brockett, Robert Trépanier, Robert Brasington, George Peters, Iqbal Husain, Tim Elverston, Uwe Gryzbeck, Ulla Bebko, Albert Trinks, Michael Goddard, Anke Sauer, Bruno Cocandeau, Thérèse Uguen, Patrice Peigné, Jacques Simonneau, René Maier, Ohye Makoto e Claudio Capelli. Il festival è realizzato con il contributo del Comune di Cervia, della Banca Popolare dell’Emilia Romagna e della Cooperativa Bagnini di Cervia in collaborazione con il Consorzio Turistico Aquiloni di Cervia.


sabato 25 marzo 2017

"Museo della Vespa": apertura straordinaria a Ravenna (RA) domenica 26 marzo 2017

Segnalo l'apertura straordinaria del Museo della Vespa, che ospita la collezione Mauro Pascoli, domenica 26 marzo 2017 in via Faentina 175/A, Fornace Zarattini, Ravenna (RA), Si tratta di un piccolo museo privato, interamente dedicato ad un'icona del design italiano: la Vespa. 

Il museo fa parte, insieme ad altri 12 musei, della "Motor Valley" della regione Emilia Romagna. Su questo blog potete trovare un post da me scritto qualche tempo fa qui. Domenica 26 marzo 2017 intorno alle 10.00 arriveranno al museo alcune comitive in bus, circa 400 persone provenienti da tutta Italia. Ad accoglierle sarà lo stesso Mauro Pascoli, che presenterà la collezione museale. L'ingresso e libero e la prenotazione non obbligatoria.  

La discoteca Woodpecker, con i graffiti di Blu a Cervia (RA)

Proposta all'insegna della "Street Art" quella di Cervia (RA) in occasione di "FAI di Primavera", con l'apertura straordinaria della discoteca abbandonata Woodpecker, Viale Nullo Baldini 480, Cervia (RA), nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 marzo 2017. 

Potevo lasciarmi sfuggire la ghiotta occasione? Spinta dalla curiosità, ci ho fatto un salto in mattinata. Si tratta di un progetto dell’Architetto Filippo Monti, dalle forme particolari. Da lontano la struttura appare avveniristica e decadente insieme, completamente sovrastata dalla natura circostante, che la avvinghia fino a farla scomparire. 

In origine (l'apertura risale al 1968), fu costruita su una piattaforma a stella, completamente rivestita di marmo giallo di Siena, all'interno di un terrapieno circolare. Oggi è raggiungibile attraverso una scalinata che degrada verso il terrapieno. All'ingresso, i volontari FAI mi riferiscono che fino a pochi giorni fa l'intero sito era sommerso dalle acque. Con la buona stagione le acque si sono ritirate, ed oggi la location appariva fruibile. La condizione di degrado è però evidente. 

L'ex disco venne chiuso nel 1975 in seguito ad un incendio nei locali di servizio e mai più riaperto. Ai tempi della sua costruzione, la struttura era però all'avanguardia, tant'è che il montaggio venne affidato ad un noto cantiere navale. Al di sopra della pista da ballo è posta una grande cupola di 16 metri di diametro che ospitava  il cosiddetto privé, mentre il resto del locale si articolava all'aperto, con spazi circolari caratterizzati dalla presenza d'acqua e, si dice, di coccodrilli. La cupola è un guscio in vetroresina nervata, divisa come un ombrello in 23 spicchi, ognuno con doppia curvatura, con un'armatura in acciaio. E' un luogo a metà tra l'aperto e il chiuso. In continuità con l'esterno troviamo infatti archi aperti sull'intero perimetro, dove un tempo insistevano finestre finemente decorate.  

Il materiale di cui è costituita la cupola è traslucido, in modo da garantire luminosità diffusa all'interno. Tuttavia, la presenza di muffe sull'esterno, ha notevolmente ridotto la trasparenza. Indipendentemente da ciò, qualche anno fa all'interno della cupola sono comparsi splendidi graffiti, attribuiti al writer Blu. 

Per quanti non siano appassionati di Street Art, si tratta di una delle eccellenze italiane in materia di graffiti. Blu ha iniziato a farsi conoscere a partire dal 1999 attraverso una serie di graffiti eseguiti a Bologna, nel centro storico, nelle zone adiacenti all'Accademia di Belle Arti, e in periferia, negli spazi occupati del centro sociale Livello 57. I primi lavori, pur esprimendo elementi di originalità stilistica, erano ancora realizzati con la bomboletta spray, tipica del writing tradizionale. A partire dal 2001 le opere di Blu iniziano ad essere eseguite con vernici a tempera e con l'uso di rulli montati su bastoni telescopici. Tale tecnica ha permesso all'artista di ingrandire la superficie pittorica. I soggetti sono figure di umanoidi dai connotati sarcastici o talvolta drammatici il cui immaginario sembra ispirarsi al mondo dei fumetti e dei videogiochi arcade.

Diventato negli anni famoso a livello internazionale, nel 2016 Blu ha messo in atto, insieme ad altri colleghi della Street Art, una protesta contro la mercificazione della creatività. Ha di fatto deciso di cancellare tutte le proprie opere dai muri di Bologna realizzate in vent'anni di attività, in risposta al fatto che alcune opere sono state prelevate dai luoghi degradati in cui sono state realizzate per essere esposte in una mostra convenzionale sulla street art a Palazzo Pepoli (BO). Un motivo in più per non perdervi l'occasione di ammirare il Woodpecker in questi giorni. Gli orari di vista sono dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18,  sabato 25 e domenica 26 marzo 2017: da non perdere



venerdì 24 marzo 2017

In visita alla mostra "La figura femminile dipinta da Dario Fo" a Cesenatico (FC)

Nella splendida location di Cesenatico (FC) è stata inaugurata l’8 marzo 2017, in occasione della festa della donna, la mostra dal titolo: “La figura femminile dipinta da Dario Fo”, curata dalla Compagnia Teatrale Fo Rame.

In mostra, fino al 9 aprile, negli spazi della caratteristica Galleria Leonardo da Vinci, sul porto canale, una selezione di circa 30 dipinti per ammirare la figura femminile attraverso la pittura di Dario Fo. Quanti di voi sapevano che Dario Fo, premio Nobel per la Letteratura, studiò in origine pittura, presso l'Accademia di Brera di Milano? Per me è stata una piacevole scoperta. Così come mi è piaciuta la location: la cittadina di Cesenatico in primis e poi Galleria Leonardo da Vinci - una galleria d'arte gestita da giovani, che è anche libreria e bar. 

Tra le opere in mostra, molte delle quali realizzate da Dario Fo proprio a Cesenatico, non mancano i ritratti dedicati a Franca Rame, compagna di vita dell'artista. Accanto a questi, i quadri che raccontano la comparsa di Eva nel giardino dell’Eden e quelli che raffigurano le maschere femminili della Commedia dell’Arte. 
Di notevole pregio una selezione di dipinti dedicati a Lucrezia Borgia, realizzati per illustrare il romanzo “La figlia del Papa” scritto da Dario Fo a Cesenatico durante l’estate 2013 e, per finire, una serie di quadri dipinti dall’artista nel 1998. Bello trovare in loco anche una selezione di libri scritti da Dario Fo e Franca Rame, da acquistare per sé o regalare ad altri. 

Visita al Museo della Battaglia del Senio ad Alfonsine (RA)

Il museo della Battaglia del Senio è stato fondato nel 1981 dal Comune di Alfonsine, dalla Provincia di Ravenna e dalla regione Emilia Romagna , con il contributo dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, per documentare la fase finale dell'attacco alla Linea Gotica, nel corso della II Guerra Mondiale. Il fiume Senio, che diventò il fronte bellico per quattro mesi, a cavallo tra il 1944 e il 1945, è un piccolo fiume, che attraversa la provincia di Ravenna senza arrivare mai al mare; esso infatti confluisce nel fiume Reno. Lungo il percorso attraversa piccoli centri abitati quali Casola Valsenio, Riolo terme, Castel Bolognese, Solarolo, Lugo, Cotignola, Bagnacavallo, Fusignano, Alfonsine. Sono arrivata in questo luogo grazie al progetto"L'Argine", che mette in rete il museo Luigi Varoli di Cotignola (RA), il Comune di Conselice (RA) e il museo della Battaglia del Senio di Alfonsine (RA) per proporre un itinerario che attraversa e collega i luoghi della memoria della Bassa Romagna, per raccontare storie di persone sullo sfondo della II Guerra Mondiale e della Linea Gotica.

Il museo è suddiviso in due sezioni: la prima riservata alla narrazione del passaggio degli eserciti alleati, e la seconda relativa alla Resistenza Partigiana. A breve, ovvero ad aprile 2017, verrà inoltre inaugurata una sala multisensoriale, nella quale sarà possibile esperire quanto accadeva alla popolazione locale nel corso dei bombardamenti aerei. Trovo che sia una splendida idea, sopratutto per le giovani generazioni, che faticano ad immaginare cosa potesse essere la guerra. con i pericoli quotidiani e le sue emozioni forti. 

A piano terra trova spazio una vecchia macchina da stampa a pedale, simile a quelle utilizzate dagli stampatori clandestini che, durante la Lotta di Liberazione, lavorarono ininterrottamente per informare di quanto accadeva sul fronte del Comitato di Liberazione Nazionale, attraverso testate giornalistiche quali l'Unità, Noi Donne, il Garibaldino, la Voce Repubblicana, il Combattente, Terra e Lavoro, e tante altre. Un museo che consente di fare un viaggio a ritroso nel tempo, da visitare con calma.

I "Giusti tra le Nazioni" a Palazzo Sforza, Cotignola (RA)

A Cotignola (RA) troviamo Palazzo Sforza, oggi sede del Museo Luigi Varoli. Palazzo Sforza fu fatto costruire  nel 1376 da Giovanni Attendolo, appartenente ad una delle famiglie più ricche del territorio cotignolese. Egli fu capitano di ventura e, di fatto, capostipite della potente famiglia degli Sforza, di cui rimangono tracce nel magnifico Palazzo Sforzesco, in pieno centro a Milano. L'edificio appartenuto alla famiglia Sforza fu dichiarato monumento nazionale nel 1892, ma ciò non valse a salvarlo dalla distruzione, che lo colpì durante la II Guerra Mondiale; in particolare nel periodo compreso tra il 1944 e il 1945, quando il fronte bellico si spostò a ridosso del fiume Senio. Venne ricostruito nel 1961. Oggi si presenta bellissimo, con il suo rosone in cotto, stemma della familgia degli Sforza posto all'ingresso, e un giardino che in primavera troviamo fiorito, che ospita antiche steli provenienti dall'edificio originario. 
Sono arrivata in questo luogo grazie al progetto"L'Argine", che mette in rete il museo Luigi Varoli di Cotignola (RA), il Comune di Conselice (RA) e il museo della Battaglia del Senio di Alfonsine (RA) per proporre un itinerario che attraversa e collega i luoghi della memoria della Bassa Romagna, per raccontare storie di persone sullo sfondo della II Guerra Mondiale e della Linea Gotica.
Infatti, dal  2012, al secondo piano del Museo Luigi Varoli, è stata creata una sezione dedicata ai "Giusti tra le Nazioni" Varoli e Zanzi che, insieme alle mogli e a tutta la popolazione cotignolese, si distinsero in una straordinaria opera di protezione che ha permesso di mettere in salvo quarantuno ebrei dallo sterminio, nel corso della II Guerra Mondiale. La sezione del museo raccoglie materiale d'archivio, foto, libri e documenti. Bello entrare nella "stanza oscura", una installazione intitolata "Frame", dell'artista David Loom, che propone  un'immersione sensoriale in una camera buia in cui si proietta un documentario del regista Fabrizio Varesco. Una sorta di film muto a forte impatto emotivo. La vicenda dei 41 ebrei italiani salvati a Cotignola resta uno straordinario esempio di accoglienza e solidarietà, che trova riscontro anche nella Chiesa attigua a Palazzo Sforza, vero e proprio Sacrario ai Caduti. 

Nel 2015 il Museo Luigi Varoli ha commissionato agli autori Marina Girardi e Rocco Lombardi un romanzo a fumetti, pubblicato della casa editrice padovana Becco Giallo, che propone gli eventi della vicenda cotignolese, dal titolo "L'Argine". Ho avuto il piacere di averlo tra le mani: in poche pagine Francesco, protagonista del viaggio in quel di Cotignola all'epoca della  II Guerra Mondiale, incontra Vittorio Zanzi e Luigi Varoli, la famiglia Ottolenghi, gli Oppenheim, i martiri dell'eccidio della battaglia sul Senio, la figura di Stefano Casadio e il partigiano Leno, in una sorta di drammatica presa di coscienza e di passaggio dall'età infantile alla giovinezza, fatta anche di confronto con la dura realtà dei fatti. Il romanzo a fumetti si chiude con la "Operazione Bandiera Bianca", che segna la fine dei bombardamenti a Cotignola, liberata la mattina del 10 aprile 1945.  

Il monumento alla Stampa Clandestina a Conselice (RA)

Forse non tutti sanno che a Conselice (RA) troviamo il monumento alla Stampa Clandestina e alla Libertà di Stampa, celebrato ogni anno il 1 Ottobre. Il monumento consta di una vecchia ma affascinante  macchina a pedale simile a quelle utilizzate dagli stampatori clandestini che, durante la Guerra di Liberazione, lavorarono ininterrottamente per informare di quanto succedeva sul fronte del Comitato di Liberazione Nazionale. Dietro di essa, Gino Pellegrini, scenografo di fama internazionale, realizzò dei pannelli che presentano le testate dei giornali che venivano stampati e diffusi clandestinamente. Tra questi troviamo: l'Unità, Noi Donne, Il Garibaldino, Il Combattente, La Voce Repubblicana, Terra e Lavoro, e molti altri.
Sono arrivata in questo luogo grazie al progetto"L'Argine", che mette in rete il museo Luigi Varoli di Cotignola (RA), il Comune di Conselice (RA) e il museo della Battaglia del Senio di Alfonsine (RA) per proporre un itinerario che attraversa e collega i luoghi della memoria della Bassa Romagna, per raccontare storie di persone sullo sfondo della II Guerra Mondiale e della Linea Gotica. Un piccolo interessante viaggio, che consiglio a tutti di effettuare. La foto della stampatrice che inserisco è stata scattata al museo della Battaglia del Senio di Alfonsine, che a breve godrà di una inaugurazione per riallestimento. Nel corso della nostra visita guidata, sabato scorso Franco Costantini, magnifico lettore teatrale, ha proposto alla nostra attenzione brani tratti da "L'Agnese va a morire".
Il monumento alla Stampa Clandestina e alla Libertà di Stampa è nato per volere del Comune di Conselice, dell'Ordine nazionale dei Giornalisti e dell'A.N.P.I., per non dimenticare una pagina epica della resistenza antifascista conselicese. Dell'artista Gino Pellegrini, in Piazzetta Guareschi a Conselice (RA), potete ammirare un ciclo pittorico realizzato tra il 2004 e il 2006, di notevole interesse. Per approfondimenti leggete qui

mercoledì 22 marzo 2017

Ciclo pittorico firmato Gino Pellegrini in Piazzetta Guareschi a Conselice (RA)

Quanti di voi conoscono l'artista Gino Pellegrini? Sabato scorso, nell'ambito di una visita guidata dal titolo "L'Argine", sono arrivata a Conselice (RA), dove ho avuto il piacere di ammirare un ciclo pittorico realizzato dall'artista tra il 2004 e il 2006. 

"L'Argine" è un piccolo viaggio che attraversa e collega tre luoghi della memoria della Bassa Romagna, avendo quale filo conduttore la II Guerra Mondiale e la Linea Gotica: si tratta del museo Luigi Varoli a Cotignola (RA), del Monumento alla Stampa Clandestina e Libertà di Stampa di Conselice (RA) e del museo della Battaglia del Senio ad Alfonsine (RA). "L'Argine" è anche il titolo del fumetto di Marina Girardi e Rocco Lombardi che abbiamo avuto il piacere di sfogliare nel corso della nostra escursione, realizzato per spiegare ai più piccoli gli stessi contenuti, in forma più agile.   

La nostra escursione è stata molto piacevole. Giunti a Conselice, in Piazzetta Guareschi e dintorni, abbiamo ammirato un ciclo pittorico  realizzato dallo scenografo di fama internazionale Gino Pellegrini, commissionatogli dal Comune di Conselice negli anni 2004-2006 ed ispirato alla celebre pellicola cinematografica "Il ritorno di Don Camillo".  

Gino Pellegrini nel 2007 così lascia scritto su uno dei muri "Dopo l'alluvione e la memoria, i panni stesi al sole, le canne al vento, i grandi fiori, rappresentano il ritorno della vita". Per chi non se ne ricordasse, Gino Pellegrini ha lavorato per le scenografie di "2001 Odissea nello spazio" di Kubrick, "Gli Uccelli" di Hitchcock, "West Side Story", "Il pianeta delle scimmie", "L'ammutinamento del Bounty", "Tora, Tora, Tora", "Indovina chi viene a cena", "L'uomo che venne dal Cremlino", "Mary Poppins", "La spada nella roccia", "Un maggioolino tutto matto", solo per citarne alcuni.  

Il ciclo pittorico di Piazzetta Guareschi trae ispirazione dalla penna di Giovanni Guareschi, alla quale si devono due storici personaggi, resi celebri dalla cinematografia: Peppone e Don Camillo. E intorno ad essi si muovono altri personaggi: la pescivendola che vende ranocchi, i frequentatori di un'osteria che giocano a carte bevendo vino, il barcaiolo, la bella mora che vende frutta, ecc. Un piccolo universo umano immerso in una natura fatta di acque che lambiscono, si fanno attraversare,  fuoriescono e si ritirano, quasi a rappresentare l'inevitabilità dell'incontro tra la cultura dell'uomo e la cultura del territorio. Una sorta di auspicio da parte dell'artista, affinché si cerchi e si possa trovare un confronto tra le due parti. 

Si esce arricchiti dall'osservazione di questo territorio, reso "speciale" da un uomo che fu prima di tutto un grande sognatore, che non esitò ad occuparsi anche di "scenografie ambientali", come lui era solito chiamarle, atte a riqualificare l'ambiente quotidiano che ci circonda. Tra le altre, del medesimo artista, ci piace ricordare "L'albero sensoriale" per l'asilo d'infanzia a Lavezzola di Conselice (RA), datato 2008, "Piazzetta Betlemme" a San Giovanni in Persiceto (BO), datato 1998, "Murale dedicato al poeta romagnolo Olindo Guerrini" a Lavezzola di Conselice (RA), dato 2008, ecc. Gino Pellegrini è scomparso nel 2014, all'età di 73 anni.  

giovedì 16 marzo 2017

Concerto in Sant'Apollinare Nuovo, Ravenna (RA) martedì 21 marzo 2017

Segnalo concerto della Cooperativa Emilia Romagna Concerti che si terrà in occasione della Giornata in ricordo delle vittime innocenti della mafia,  martedì 21 marzo alle ore 21.15 presso la Basilica di  Sant'Apollinare Nuovo a Ravenna, con l'Orchestra del Conservatorio di Musica di Bologna diretta da Alberto Caprioli. Prezzi posto unico non numerato intero 5 euro, ridotto 2 euro, acquistabili la sera stessa in Basilica dalle ore 20. Per tutti coloro che hanno il carnet/abbonamento di "Capire la Musica 2016/2017" questo concerto sostituisce il cancellato concerto del 14 febbraio scorso (e quindi hanno già il biglietto).

mercoledì 15 marzo 2017

"Meraviglie Segrete": tre appuntamenti 1 e 2 aprile 2017 a Ravenna (RA)

Il signore delle camelie. Sorride, Gian Paolo Giuliani, quando lo chiamano così, anche se ormai ci ha fatto l'abitudine. «E' iniziato tutto per gioco.» - racconta Gian Paolo - ”Mi sono innamorato delle camelie dopo averne acquistata una. E da lì non mi sono più fermato. Anni di passione nella ricerca botanica e nell'ibridazione mi hanno permesso di piantare circa cinquanta varietà differenti, provenienti da ogni angolo del mondo, per un numero imprecisato di piante fra grandi e piccole. Sono molto orgoglioso in particolare delle camelie asiatiche, giapponesi e cinesi le più note ma coltivo anche varietà vietnamite, che sono assai rare da trovare in Italia. La fioritura di queste piante è uno spettacolo davvero meraviglioso.” 

"Il giardino di Giuliani", "I bulbi di Tullio e "Il giardino di Lino e Maria", in accordo con l'associazione "Giardino&Dintorni"rappresentano l’evento di apertura della rassegna "Meraviglie Segrete". L’ anticipo di un mese rispetto alla data ufficiale della tradizionale kermesse di maggio è stato pensato per mostrare ai visitatori la bellezza dei bulbi e delle camelie in piena fioritura. Una sorta di biglietto da visita fiorito per raccontare ciò che sarà la manifestazione.

«Crediamo che questo evento assecondi i tempi della natura rispettando in pieno lo spirito della nostra iniziativa.” - sostiene Maria Patrizia Matteucci di “Giardino&Dintorni” - «Il giardino di Giuliani è una vera e propria meraviglia segreta, un piccolo tesoro del territorio costruito negli anni con pazienza e dedizione. Quest’anno sarà un vero e proprio festival di eventi all’aria aperta che non si limita a un solo week-end: partendo dal giardino di Gian Paolo inizierà un calendario ricco di proposte che proseguirà fino a fine maggio" per ulteriori info visitate il sito.  L'appuntamento è nei giardini del circuito sabato 1 e domenica 2 aprile, dalle 15.00 alle 18.00.