Nei giorni
scorsi, presso il Museo TAMO, è stato presentato alla città il suggestivo progetto
Il Mosaico dell’Onda, ideato
dall’architetto Andrea Mandara, curatore del progetto di allestimento del Museo
della Città e del Territorio di Classe e dal professor Paolo Racagni,
mosaicista e direttore artistico dell’iniziativa. Il Mosaico dell’Onda è promosso da RavennAntica e dal Comune di
Ravenna nell’ambito del programma di
Ravenna Capitale Italiana della Cultura 2015 e con il contributo determinante della
Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.
“Questa imponente onda a mosaico – ha
spiegato la presidente di RavennAntica Elsa Signorino - che caratterizzerà la
rampa di accesso al Museo costituirà il tratto distintivo dell’ingresso, circondato
da un’area verde fruibile anche indipendentemente dalla visita all’area
espositiva. L’onda – ha proseguito – non è solo evocativa del mare, uno degli
elementi caratteristici della storia della nostra città, ma collegherà
simbolicamente il Museo all’Antico Porto di Classe, che sarà inaugurato e
aperto al pubblico il 16 luglio”. “E’ una
soddisfazione per me tornare a Ravenna, diventata Capitale Italiana della
Cultura 2015, e vedere i tanti progetti iniziati tempo addietro andare a buon
fine – ha sottolineato il Soprintendente
Cozzolino. Questa onda ha un forte valore simbolico, oltre al richiamo con il
mare rappresenta una sorta di fil rouge tra tradizione e innovazione,
importante in ogni intervento pubblico e privato. E’ fondamentale creare arte
contemporanea, a maggior ragione se ciò accade in una città con una ricchissima
tradizione antica”. “Crediamo
molto nel progetto del Museo – ha sottolineato l’Ingegnere Ernesto Giuseppe
Alfieri, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna – e nonostante le tante difficoltà
del momento storico, continueremo a sostenerlo”. Dopo i saluti
istituzionali, si è passati alla presentazione del progetto. “Il Museo di Classe –
ha spiegato il professor Andrea Augenti, dell’Università di Bologna –
racconterà la storia di Ravenna, in particolare i tantissimi e ricchissimi
scambi commerciali, che si traducono anche nel fatto che la nostra città è
sempre stata multietnica e laboratorio di sperimentazione tra diverse etnie. Il
Museo avrà la portata di un’onda, toccherà dunque l’intero sistema museale, in
parte già consolidato, ma che merita anche un rinnovamento e sarà il cuore
pulsante del futuro Parco Archeologico di Classe”. “Il
progetto di Museo – ha precisato l’Architetto Mandara - pone il pubblico e non
le discipline al centro della propria missione e parte dal suo rapporto con il
luogo. L’ingresso al Museo sarà spettacolare. Dopo aver percorso la strada in
pietra che costeggerà il grande prato antistante il Museo, si “approderà” allo
scalone d’ingresso dove il pubblico sarà accolto da un’onda del mare che
all’ingresso del Museo, posto al primo piano dell’edificio, con il suo fluire
seguirà la discesa della scalinata. Fin
dall’esterno, lo stretto legame tra Ravenna e il mare, asse portante del
racconto del nuovo percorso espositivo, si materializzerà nell’istallazione che
accompagnerà il visitatore dalla piazza, fino alle sale del Museo”.“Il mosaico - ha illustrato il mosaicista
Paolo Racagni – esprimerà il moto delle acque attraverso una gamma di sfumature
di colori antichi, quelle nei nostri mosaici, il blu oltremare, l’azzurro e il
cobalto. L’esecuzione musiva sarà realizzata secondo
il metodo diretto, nel rispetto della connotazione della tecnica bizantina ravennate”. La realizzazione dell’opera, che si
svilupperà per 33,10 metri di lunghezza, vedrà impegnato il Laboratorio di
Restauro del Mosaico Antico di RavennAntica e avverrà durante l’estate. Sarà
inaugurato al pubblico in ottobre, all’interno del Festival del Mosaico e quale
anteprima dell’inaugurazione dello spazio espositivo del Museo di Classe,
prevista per il 2016. “Siamo stati designati
Capitale Italiana 2015 in virtù del 2019 – ha spiegato Alberto Cassani,
Coordinatore Ravenna 2015 – e per capire quali progetti finanziare abbiamo
ragionato in prospettiva, valutando quali potessero consentire alla città di
mettere a disposizione dei cittadini nuovi spazi per la cultura. Il Mosaico dell’Onda rientra sicuramente
in questa categoria, unitamente al progetto della Darsena, dove il 18 luglio si
svolgerà un grande evento, simbolicamente gemellato all’inaugurazione
dell’Antico Porto che avverrà solo 2 giorni prima. Siamo in una fase cruciale
per Ravenna – ha concluso – l’inaugurazione dell’Antico Porto e, nel corso del
2016, l’inaugurazione del Museo di Classe rappresentano due tappe strategiche
per la nostra città”.
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