Le collezioni create in questi anni da Akomena sono risultato e tema conduttore di un’attività prolifica che unisce creatività progettuale musiva a diversi materiali fondendosi in un design assolutamente originale che non si pone limiti di applicazione.
Ne sono testimoni le serie Pipe-Pipe, Stone Carpet, I Tavolini di Mabel, Sassoft (vincitrice nel 2001 al Centro G. Pompidou Paris nella Mostra “Carrefour de la Création”, curata da Gregoire Simon), Animal Skin nonché Storie di tessere lucenti presentata presso Dilmos-Milano in occasione della presentazione del volume Akomena edito per Mondadori Electa nel 2005.
Dal 2009 Francesca Fabbri si dedica alla creazione di vere opere d’arte che spesso abbinano il mosaico con la scultura. Da questo binomio nasce - fra le altre - Il Prigione, selezionata da Vittorio Sgarbi ed esposta alla Biennale di Venezia nel 2011: oggi è visibile al Mar Museo Arte di Ravenna.
Nel 2017 Akomena rileva Teti che si occupa solo di progettazione e produzione di piccoli oggetti musivi rivolti al pubblico del turismo. Oggi Teti è presente a Venezia, Firenze, Roma. Anche questa scelta è dettata dalla volontà di affrontare tutte le tematiche legate al mosaico, sviluppandone ogni dimensione in un percorso dove tecnologia e progettualità sono sempre aggiornate ma anche rivisitate, mantenendo al centro la qualità del prodotto. Akomena intende continuare a condividere questo suo cammino nell’esprimere opere che documentino le sue capacità e l’infinita versatilità del mosaico come espressione artistica. Per ulteriori info vi rimando al sito.