Ho scattato molte foto, ve le propongo. Lo scalo ravennate è un porto completamente artificiale, la Darsena è in linea d'aria 2 km dal centro storico, collocata a ridosso della stazione ferroviaria, la banchina corre per 11 km fino al mare. Si tratta di una zona che consentirebbe un'opera di riqualificazione significativa se fosse compiuta seguendo le indicazioni della gente comune, i desideri dei ravennati, e non solo gli interessi dei gruppi di potere. Qualcosa si sta muovendo, ci sono molti progetti, il Comune nel 2003 lanciò un bando per quest'area.......allo stato attuale fervono i dibattiti.
Le foto ci parlano della storia di questo luogo, vi piacciono? Lo sviluppo del porto di Ravenna è legato alla costruzione della raffineria SAROM nel 1951 e dello stabilimento ANIC nel 1958, dopo che nel 1952 venne scoperto a Ravenna uno dei più ricchi ed estesi giacimenti di metano d'Europa.
L'Anic contribuì in modo decisivo a trasformare l'economia della provincia, richiamando capitali, tecnici, maestranze, e sviluppando un ampio indotto. Si insediarono nella zona portuale altre industrie: la Cabot, la Philips Carbon Black, il Cementificio Anic, l'Alma Petroli, la Soia (oggi società Italiana Olii e Risi, del gruppo Ferruzzi), il Tubificio Maraldi, la Docks Cereali ed altre ancora. Tra il 1961 e il 1971 la Sapir realizzò uno scalo commerciale costituito da due darsene e provvide all'allargamento e all'approfondimento del Canale Corsini dal mare fino a Largo San Vtale.
Negli anni '70 il porto di Ravenna si trasformò da scalo industriale in scalo movimentazione merci, soprattutto container di grandi dimensioni. L'off-shore costituisce l'ultimo tassello dello sviluppo, ancora in fase di crescita (vedi la creazione del porticciolo turistico di Marinara a Marina di Ravenna)
Mi sono dilungata troppo? Forse, ma sono info che non si trovano facilmente sulle guide turistiche, per questo ci tenevo a condividerle. E ricordatevi di esplorare.....aiuta a restare giovani!
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