mercoledì 16 gennaio 2013

Rossana Emaldi al "Festival Internazionale della Poesia di Tozeur"

Due romagnole sono state protagoniste del "Festival Internazionale della Poesia di Tozeur", svoltosi in Tunisia dal 18 al 21 ottobre 2012: Rossana Emaldi ed Elisabetta Emaldi Errani.
Il Festival è organizzato già da alcuni anni (siamo alla XXXII edizione a livello locale e alla I edizione a livello internazionale) dalla locale Associazione di Poesia, presieduta da Mohamed Bouhouch (coadiuvato dagli stretti collaboratori Mohamed Chokri e Imed Dauboussi), in memoria del più amato poeta tunisino, nato e sepolto a Tozeur, ABOU KACEM CHEBBI e raccoglie i contributi di artisti provenienti da Libano, Egitto, Algeria, Tunisia.
Alla edizione 2012 invitata a declamare i propri versi Rossana Emaldi, con una poesia "Terra", che è stata tradotta in arabo e presentata al pubblico nella doppia versione, italiana e araba. Quasi superfluo aggiungere  che il successo è stato unanime, l'evento ha suscitato consensi sui media locali e ampio riconoscimento da parte del pubblico. L'esperienza vissuta da Rossana Emaldi verrà raccontata in prima persona dalla protagonista su questo blog  tra qualche giorno. Penso che dare visibilità a coloro che sono ambasciatori della cultura italiana nel mondo sia un atto di responsabilità oltre che un piacere.
Vi lascio alla lettura della poesia,, i vostri commenti sono i benvenuti


TERRA 
Un pugno di terra stretto fra le mani
innalzato al cielo, come atto di gloria,
come a rivendicare diritti di possesso,
quanto amore o odio in un tal gesto,
che racchiude in se energia profonda,
serena o terribilmente distorta e cattiva.
La terra speranza di vita, la nostra vita,
ha donato tutto e l’uomo ingrato essere
incosciente inesorabile, sta distruggendo
il dolce, delicato Eden, dono inestimabile,
incommensurabile, di bellezza rigogliosa,
sfolgorante, colma d’ogni bene necessario.
Come grazia ricevuta, di cui non tener conto,
dall’uomo capace di grandi imprese coraggiose
o di orribili, quanto inutili scellerate scelte,
sa costruire cattedrali immense e facilmente
sa distruggere ogni cosa per un solo Dio,
denaro, l’unico in cui credere e per cui barare.
La terra, che da sempre ci nutre, se pure
nei secoli imbevuta dal sangue degli eroi
caduti, per lei in sua difesa, intoccabile,
dolce, appassionata amante, per cui morire.
Terra sulla quale ci estinguiamo noi, lucciole
impotenti ed effimere e che a lei ritorneremo.
Terra mancante a torto di un comandamento.
“Ama e rispetta la tua Terra, come fosse tua Madre
perché come tua Madre, hai solo questa Terra"
di Rossana Emaldi, Ravenna (RA)

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