"Transiti- Residenza d’Artista verso il 2019" è il progetto che la città di Faenza propone
nell’ambito di “What if?”, la
piattaforma di eventi, coordinata da Ravenna 2019, che coinvolge le città e i
territori che sostengono la candidatura a Capitale Europea della Cultura, in
una sorta di “prova generale” per il 2019.
Faenza
interpreta così le visioni tracciate da Active
Hosting for Europe! e Transiti, i
due progetti inseriti nel Dossier di Candidatura di Ravenna 2019, sviluppando
un’idea di residenza d’artista in cui il passaggio degli artisti a Faenza sia
un transito in grado di coinvolgere attivamente la città, un
“attraversamento” capace di lasciare una traccia e di lanciare uno spunto di
riflessione, una domanda, uno stimolo creativo.
Per la tappa
faentina di “What if?”, il Museo Carlo Zauli, in stretta collaborazione con il Comune di Faenza, il Comitato
Faenza per Ravenna 2019 e il Museo Internazionale delle Ceramiche, organizza la
Residenza d’Artista 2014, dal 24 al 30 giugno 2014, con l’artista visivo Patrick Tuttofuoco, italiano, classe 1974, residente a Berlino, e
la designer Natascia Fenoglio,
docente alla NABA di Milano e con un interesse particolare nel campo del Food
Design.
Proseguendo
nella linea identitaria delle residenze d’artista attivate dal MCZ fin dal
2003, questa coppia inedita tra arte e
design sarà chiamata a confrontarsi con la ceramica, materiale con cui solitamente nessuno dei due lavora.
L’idea da cui partire sarà quella di lavorare sull’interpretazione del volto dell’altro, creando delle
maschere sottili in porcellana che
verranno poi trattate e colorate con le tecniche classiche della ceramica.
Il risultato
della residenza sarà poi esposto in una mostra prevista per l’autunno 2014.
Gli artisti
lavoreranno insieme a due studentesse provenienti dalla National Academy of
Arts, Sofia (Bulgaria), attualmente in Erasmus all’ISIA, a due studenti del
Liceo Artistico Ballardini e a una studentessa dell’Accademia di Belle Arti di
Bologna, partecipante al Corso per Curatori organizzato dal MCZ.
Ad affiancare
Patrick Tuttofuoco, oltre alla ceramista Aida Bertozzi, è stata invitata nel
ruolo di assistente l’artista svedese Eszter
Imre, ceramista e designer recentemente selezionata per questa occasione
nel concorso Open to Art, organizzato
da Officine Saffi Milano, con la collaborazione di MCZ e MIC. In questo modo,
il lavoro avrà un ulteriore livello di approfondimento portato dalla dimensione europea dei partecipanti
(artisti e studenti).
Nella logica del
coinvolgimento della città,
parallelamente al lavoro di residenza all’interno degli spazi del MCZ, saranno
organizzati diversi momenti di attività,
incontro/confronto, laboratorio, visite guidate, rivolti ai bambini, alle scuole, alla comunità
artistica e creativa del territorio e a tutta la cittadinanza.
Inoltre, tale
coinvolgimento sarà davvero attivo
grazie alla collaborazione con l’Associazione
Gemellaggi Faenza: gli artisti in residenza, infatti, saranno ospitati
nelle case di alcuni faentini, creando una relazione insolita e arricchente per
entrambe le parti. L’Associazione
Gemellaggi è coinvolta anche in quanto partner di un Progetto Europeo, di cui
la città di Gmunden (gemellata con Faenza) è capofila: dal 10 al 22 giugno,
cinque studenti faentini partecipano infatti al progetto Do Art Youself
(nell’ambito del Programma Europeo Gioventù in Azione), confrontandosi a
Gmunden con altri studenti e artisti provenienti da tutta Europa sul tema del
senso e della funzione dell’arte e sulle diverse “storie dell’arte”, nazionali
ed europea, lavorando insieme ad artisti e creativi anche in workshop pratici.
Al loro ritorno, i cinque ragazzi saranno coinvolti a diversi livelli
all’interno della residenza, portando la loro esperienza e rafforzando così la
dimensione europea del progetto.
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