Il foglio bianco è una cieca finestra,
l’assalto sferrato alla mia mano destra.
Ecco che scorre, tramite inchiostro,
il sangue malato di ogni mio mostro;
persone scorrette, scomposte, scostanti,
colte nella banalità di piccoli istanti.
Maldestre bambine, donne feroci,
insane figure di anime atroci.
Disegno che parli, che ascolti e che provi
scusa se nasci e
mutante ti trovi;
vorrei ma non posso
renderti bello
sei frutto del dosso
che ho nel cervello.
Gioia forzata, strozzata e falsata
lacrime strette,
timide gesta di bimbe furbette,
infine l’amore, l’amaro e l’amare;
sospesa e dannata
sessualità sussurrata.
Tutti siam tutto,
io stessa m’immetto
in questo groviglio di bene e di male,
di bello e di brutto,
e con gusto anormale
sprofondo nel mondo
e nel suo difetto.
Ecco che scorre, tramite inchiostro,
il sangue malato di ogni mio mostro;
persone scorrette, scomposte, scostanti,
colte nella banalità di piccoli istanti.
Maldestre bambine, donne feroci,
insane figure di anime atroci.
Disegno che parli, che ascolti e che provi
scusa se nasci e
mutante ti trovi;
vorrei ma non posso
renderti bello
sei frutto del dosso
che ho nel cervello.
Gioia forzata, strozzata e falsata
lacrime strette,
timide gesta di bimbe furbette,
infine l’amore, l’amaro e l’amare;
sospesa e dannata
sessualità sussurrata.
Tutti siam tutto,
io stessa m’immetto
in questo groviglio di bene e di male,
di bello e di brutto,
e con gusto anormale
sprofondo nel mondo
e nel suo difetto.
Il mio nome è Agnese, solo e soltanto Agnese (poiché solo e soltanto “Agnese” troverete scritto sui miei lavori).
Sono nata a Lugo nel millenovecentonovantasei.
Disegnare è ciò che amo e odio fare da sempre.
Qui “mi espongo” ancora una volta e, con impaccio e timidezza, auguro a ciascun spettatore di ricevere qualcosa da questo mio nevrotico operato.
Che sia orrore, splendore o stupore, ciò che importa è l’emozione.
Sono nata a Lugo nel millenovecentonovantasei.
Disegnare è ciò che amo e odio fare da sempre.
Qui “mi espongo” ancora una volta e, con impaccio e timidezza, auguro a ciascun spettatore di ricevere qualcosa da questo mio nevrotico operato.
Che sia orrore, splendore o stupore, ciò che importa è l’emozione.
La mostra è nella vetrina di Bottega Matteotti, via Matteotti 26, Bagnacavallo (RA) dal 7 giugno al 3 luglio.
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