mercoledì 4 maggio 2011

Fotografie di Andrea Santucci alla Classense

Nel pomeriggio ho visitato la mostra fotografica itinerante  di Andrea Santucci ospitata nei locali della Manica Lunga presso la Biblioteca Classense, Via Baccarini  3, Ravenna. La mostra è aperta solo il pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 e rimarrà in questi spazi fino al 21 maggio 2011.
Il titolo della mostra "L'occhio della memoria, verso l'unità d'Italia: i simboli e i luoghi" riassume in sè il significato che l'autore ha voluto dare a questa raccolta fotografica che si fa racconto di un'epoca e dei luoghi che l'hanno vista protagonista.
Si tratta del periodo storico che va dalla partenza di Garibaldi dall'Argentina per Roma, il suo arrivo a Cesenatico, la partenza per Venezia, il ritorno avventuroso  nella zona della Romagna, con la cosiddetta "trafila garibaldina"  che vide protagonisti un gruppo di coraggiosi che conosceva bene il territorio, tra cui contrabbandieri, fiocinini delle Valli di Comacchio, caccciatori di frodo, ma anche nobili e clericali, carbonari e preti che si strinsero intorno a Garibaldi per proteggerlo nel corso della fuga dai veneziani inseguitori. Purtroppo Anita Garibaldi, la moglie, si ammalò di malaria e morì mentre si trovava ospite a Casa Guiccioli in località Mandriole(RA). L'eroe in fuga seppellì la moglie poco distante e tornerà per traslarne la salma a Nizza  solo nel 1959, di ritorno dalle Americhe, quando già era conosciuto come "l'eroe dei due mondi". La fuga portò Garibaldi ad attraversare l'Appennino esausto, sulle spalle di un altro uomo, a raggiungere Genova, dove si imabarcò per l'America.
Andrea Santucci ci parla di tutto questo attraverso i suoi scatti.
Storico dell'arte e fotografo, è nome noto grazie a molteplici lavori di documentazione fotografica.
A me sono piaciute in modo particolare le foto del Capanno di Garibaldi e il letto di Anita a casa Guiccioli, considerato che ho visitato entrambe di persona me li sono sentiti più "vicini". Belle anche le immagini dei paesaggi aspri dell'Appennino. Se volete fare un salto, trovate la mostra accanto all'ingresso principale della Biblioteca Classense, a piano terra. Per ulteriori info http://www.classense.ra.it/

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