sabato 27 ottobre 2012

Presentazione del libro "Il gusto delle Donne" di Licia Granello a Cesena (FC)

Segnalo martedì 30 ottobre 2012 alle ore 20.00 presso il Ristorante Osteria Cerina, Via San Vittore 936, Cesena (FC), telefono 0547 661115, la presentazione del libro "Il gusto delle Donne - Il mestiere della tavola in 20 storie al femminile" di Licia Granello. 
Durante la serata, organizzata da Slow Food Cesena e Confesercenti Cesenate, in collaborazione con il Comune di Cesena, saranno protagoniste anche alcune donne che hanno valorizzato il nostro territorio con la loro esperienza eno-gastronomica e imprenditoriale. I piatti del menù e i vini che verranno proposti sono il frutto della loro passione per i prodotti e la tradizione dei luoghi nei quali vivono.
Piadina con squacquerone e fichi caramellati
Piadina tirata al mattarello da Maria “Ines” Ceccarelli e Cinzia Branzaglia, di Cesena. Squacquerone della Centrale del Latte di Cesena.
Fichi caramellati di Fattorie Malatestiane, di Cesena.
Passatelli con “zambudello” (salsiccia dell’Appennino)
Di Giuliana Saragoni (Locanda Al Gambero Rosso, San Piero in Bagno)
Involtini di verza con carne di bovina Romagnola e maiale  
Polpettine in umido su crema di zucca
Di Alessandra Bazzocchi (Osteria La Campanara, Pianetto di Galeata)
La carne di bovina Romagnola è del consorzio Il Magnifico, di Premilcuore
Crema gialla con ciambella - Fave dei morti - Scroccadenti
Di Graziella Dallara (Ristorante Osteria Cerina, San Vittore di Cesena)
I vini in abbinamento saranno quelli
dell’Az. Agr. Biologica Galassi Maria, di Paderno di Cesena.

Quota di partecipazione: 40 euro a testa (35 euro per il socio e consorte). In omaggio ai partecipanti il libro “Il gusto delle donne – il mestiere della tavola in venti storie al femminile”, edito da Rizzoli (in libreria a 16,00 euro). Per prenotare: tel. 0547.622602 – 348.7517095
Il ricavato della serata servirà ad acquistare arredi e/o macchinari per il reparto di Lungodegenza dell’Ospedale Bufalini di Cesena.

Nutrire è un atto esclusivamente femminile. Nella lingua italiana esiste soltanto la nutrice, non il “nutore”, così come c’è la balia e non il “balio”. Per una donna, quello dell’alimentazione è una sorta di codice genetico che si tramanda da millenni. Quando gli uomini si sono affacciati al mondo dell’alta gastronomia, hanno adottato il titolo di “chef”, ovvero “capo in francese. Un bel salto di qualità rispetto a chi, come le cuoche, fa semplicemente da mangiare. Tuttavia, sono sempre donne le vere artefici del piacere a tavola. Donne che, con dolcezza e intransigenza, curano la qualità assoluta dei cibi, ricercano sapori antichi e nuovi. Lo dimostra questa entusiasmante galleria di ritratti di venti grandi signore del gusto. Madri e nonne, single e sposate, hanno coltivato spesso nell’ombra ma con passione inesorabile ciascuna la propria vocazione, chi per il vino, chi per l’accoglienza e la ristorazione. Le vite raccontate da Licia Granello sono percorsi affascinanti nei piaceri del cibo e del vino di qualità che, con determinazione, creatività e passione tutte femminili, si sono potuti compiere. Vite da ammirare e da gustare.

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