giovedì 6 dicembre 2012

Il Presepe di Milano Marittima (RA) arriva da Brera (MI)

Il Natale scorso, è iniziato il percorso che ha raccontato, attraverso eventi, mostre, cultura e passione, una storia lunga cento anni, la storia di Milano Marittima (RA). Era l’inizio del Novecento quando un gruppo di milanesi accettò la sfida proposta dall’artista Giuseppe Palanti di costruire il luogo di villeggiatura e la spiaggia dei milanesi. Nacque così, sul modello della garden city, teorizzata dall’urbanista inglese Ebenezer Howard, la Società Anonima Milano Marittima che il 14 agosto 1912 firmò l'accordo con il Comune di Cervia per avere in concessione una vasta porzione della spiaggia a nord della città, nella quale sviluppare il turismo.Dal  legame che unisce Milano Marittima (RA) con la capitale lombarda, Milano, è nato l’anno scorso un Presepe che è anche uno straordinario progetto artistico. Ideatori e realizzatori sono un gruppo di studenti della prestigiosa Accademia delle Belle Arti di Brera coinvolti in questo pregevole lavoro, che hanno rappresentato la Natività con un’opera d’arte sensoriale, un viaggio realistico e emozionante nei luoghi del passato.L’Accademia di Brera è un’istituzione che rappresenta non solo un’eccellenza nel panorama italiano ed europeo, ma che è anche legata alla storia e alle origini della fondazione di Milano Marittima. Infatti, Giuseppe Palanti, l'architetto che ha progettato il piano regolatore della città, è stato prima alunno e successivamente docente dell’Istituto. Il Presepe, realizzato da questi giovani artisti, è formato da statue e sagome a grandezza naturale e stendardi, cento elementi in tutto come 100 anni di Milano Marittima, per rendere omaggio alla località in questa importante ricorrenza, disseminate tra le strade e nelle rotonde del centro di Milano Marittima. Per gli elementi scultorei sono stati scelti due soggetti: le pecore, che formano un “gregge”, e i pastori che simbolicamente accompagnano il viandante dal centro abitato verso la Natività.Realizzati in vetroresina miscelata a scaglie di plexiglass ed elementi che risultano luminescenti a qualsiasi ora del giorno e della notte, hanno un forte senso di astrazione dal reale e riprendono l’idea del sale, “l'oro bianco” della città di Cervia. Accanto ci sono gli stendardi dai soggetti pittorici, come dei quadri disseminati tra i pini della città danno voce al gregge verso la sua meta, comunicando pensieri sul Natale e messaggi di sentimenti positivi. Il percorso si conclude con la Natività, intesa come momento conclusivo di un percorso spirituale che ci riporta a Betlemme. 

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