Domenica 7 Aprile 2013 in occasione dei
"Green Days 2013" ho partecipato ad una visita guidata organizzata dalla Provincia di Ravenna in collaborazione con la
cooperativa Atlantide per il
progetto "SOLUM", volto alla valorizzazione dei prodotti tipici, enogastronomici e dell'artigianato artistico dell'area del Nord Est Italia e della Slovenia, al fine di promuovere la collaborazione tra territori confinanti e potenziare
lo sviluppo turistico di entrambe.
Siamo partiti dalla Casa delle Aie di Classe, all'interno della pineta di Classe, con accesso al Parco I Maggio da Fosso Ghiaia (RA) utilizzando un comodo pulmino. Con questo abbiamo raggiunto
le dune costiere alla foce del fiume Bevano, per quindi addentrarci a piedi in pineta fino a toccare le zone interessate dal devastante incendio del 19.07.2012. Ma a parte l'incendio, di cui mi sono già occupata in un precedente post, e sul quale non intendo tornare, ho visto solo meraviglie e grandi opportunità di fruizione del territorio da parte di turisti motivati e rispettosi dell'ambiente.
L'area di Fosso Ghiaia (RA) era un tempo occupata da paludi, in seguito bonificate, con il progressivo avanzamento della linea di costa. Questa linea un tempo scorreva dove noi abbiamo potuto osservare la
"Torraccia", ora circondata dai campi verdi, che un tempo rappresentava invece la
torre litoranea di avvistamento all'imboccatura del Porto Candiano. Proseguendo su una strada sterrata siamo giunti a una
torretta di avvistamento presso l'Ortazzo e quindi, di lì a poco, alla foce del fiume Bevano.
Lungo l'argine ho fotografato numerosi capanni da pesca, perlopiù abusivi, ma tollerati in quanto esistono da sempre. Tutta l'area è protetta e fa parte del Parco del delta del Po dal 1998. Alla foce nidificano diverse specie rare di volatili, e appositi cartelli vietano l'accesso alle dune costiere.
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