giovedì 6 marzo 2014

"Festival Internazionale della Poesia di Tozeur" edizione 2013, Tunisia

Abbiamo ricevuto da un'amica un testo e alcune foto che parlano di una esperienza fatta all'estero, partecipando al "Festival Internazionale della Poesia di Tozeur" edizione 2013, abbaimo deciso di dare visibilità a questo contenuto perchè ci parla di un percorso di crescita personale e di vicinanza tra i popoli. Speriamo che possa incontrare il vostro interesse, soprattutto se vi occupate di poesia. I testi e le immagini sono di Rossana Emaldi ed Errani Emaldi Elissabetta, buona lettura. 
Tozeur è una ridente cittadina a circa 500 chilometri da Tunisi, nella quale si svolge una volta all’anno - ad ottobre - il Festival De Poèsia Aljarid.  La sottoscritta, Emaldi Rossana, in compagnia della sorella Errani Emaldi Elisabetta, abbiamo ricevuto il primo invito a parteciparvi nel 2012. Siamo state le uniche europee ad accettarlo, ricevute poi con grande cortesia e gentilezza da tutti i componenti del Festival, tanta è stata la loro soddisfazione per la nostra presenza da nominarci entrambe Membri Onorari! Nella 33° edizione 2013 il Festival è divenuto Internazionale e si è vista la consistente presenza di tutti i paesi del nord Africa affacciati sul Mediterraneo, nonché la timida presenza di poeti provenienti da alcune nazioni europee, quali Spagna, Francia, Svizzera e naturalmente Italia: mia sorella ed io, Jean Bruschini e Luana Trabuio, entrambi di Roma. Siamo stati ricevuti all’aeroporto di Tunisi dal segretario del Ministero della Cultura e una volta giunti a Tozeur si è svolto l’incontro animato da grande cordialità con il Presidente del Festival Prof.re Mohamed Shokri Miadi e con i suoi collaboratori più stretti Prof.re Mohamed Bouhouch, il Segretario Generale Imed Daboussi e il Prof.re Mohamed Ghazali.
Il Festival è nato per onorare il loro Sommo Poeta Abu El Kacem Chebbi nato Tozeur e morto giovanissimo, le cui spoglie riposano a Tozeur, nel Mausoleo a lui dedicato. E’ tratto da una sua poesia il verso inserito nell’Inno Nazionale Tunisino “Quando un popolo sceglie la vita, il destino deve rispondere” ed è dalla rivoluzione di primavera del 2011 che la Tunisia cerca di emergere dalla chiusura tenuta da Ben Alì verso il resto del mondo e verso la vicina Europa, in particolare l’Italia.  Il loro lodevole e meritorio scopo è quello di conoscere e farsi conoscere, costruendo un ponte culturale, scambiando informazioni e libri, da tradurre dall’arabo all’italiano e viceversa, per conoscere i reciproci pensieri e ideali in intesa ed amicizia! Ed è quello che io e mia sorella ci siamo prefisse fin da subito cercando d’aiutarli a portare a compimento questo loro progetto. Condividendolo infatti abbiamo avuto poi modo di toccare con mano questa realtà culturale, che potrebbe rappresentare per molti un arricchimento e un segnale di apertura mentale di grande e appagante soddisfazione per ambo le parti.
Siamo state intervistate dalla televisione nazionale Tunisien 1,  dal giornalista Bourougaa  Taoufik di FM Radio Chebbi Reportage, dalla giornalista Samah Kasdallan di Radio Tunisia Cultura e dalle varie testate giornalistiche su quelle che sono le nostre impressioni e sensazioni in merito all’organizzazione del Festival e alle persone che ne fanno parte, e naturalmente abbiamo espresso le nostre opinioni. L’apertura del Festival è avvenuta alla presenza del Ministro della Donna Signora e della Famiglia E Sihem Badi e del Ministro della Cultura Mehdi Mabrook. Io e mia sorella abbiamo consegnato al Presidente  Mohamed Shokri Miadi il Crest con il logo della Città di Ravenna, una colomba in mosaico su ceramica e un attestato con i saluti della nostra città, omaggi molto graditi dal Presidente e dai suoi collaboratori, ci è stato inoltre donato il libro dal titolo “Chebbi e le questioni della libertà” contenente tutte le poesie che hanno partecipato all’edizione 2012, comprese le nostre in italiano, tradotte in arabo e l’attestato di partecipazione all’edizione 2013. A loro vanno in nostri più sentiti ringraziamenti, per la disponibilità e le indubbie capacità organizzative, nonché per la sensibilità mostrata nei confronti dei poeti loro ospiti.  Testo e foto di Emaldi Rossana ed Elisabetta Errani Emaldi



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