lunedì 16 febbraio 2015

"Le trame astratte di Bonizza Modolo": vernissage domenica 1 marzo 2015 a Bagnacavallo (RA)

Segnalo domenica 1 marzo 2015 alle ore 11.00 vernissage della mostra "Le trame astratte di Bonizza Modolo" al Museo Civico delle Cappuccine, via Vittorio Veneto 1/A, Bagnacavallo (RA), a cura di Diego Galizzi. La mostra racconta attraverso un allestimento ricco di una settantina di pezzi il percorso artistico della Modolo, con un taglio volutamente rivolto all'incisione, anche se non mancano i riferimenti alla sua parallela attività pittorica. 
 Figlia d'arte, Bonizza è cresciuta in un ambiente familiare rigoroso e ispirato che intendeva la professione artistica quasi come una vocazione. I primi passi compiuti con la frequentazione della Scuola d'Arti e Mestieri di Vicenza, poi il progressivo affrancamento e l'inizio di una ricerca personale che nel corso degli anni la vedrà sempre più attratta dalle evocative potenzialità dell'astrazione. Grazie all'incontro con Quaresimin, Dugo, Fantinato e Ferrara, che la introdussero al linguaggio dell'incisione durante gli anni trascorsi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, l'artista scopre nella forza del segno la purezza e l'intensità che meglio si addicono alla sua sensibilità e all'urgenza di esprimere le sue intime, vibranti e poetiche figurazioni. Le successive esperienze maturate alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, alla Scuola Internazionale Il Bisonte di Firenze e al Centro della Grafica di via 7 Dolori di Matera, la portano ad una padronanza del linguaggio incisorio oltre che ad una familiarità col gesto grafico tali che oggi possiamo con facilità annoverare la Modolo tra i più significativi ed originali interpreti dell'astrazione nel panorama dell'incisione contemporanea in Italia. Libere da ogni compiacimento estetizzante, le sue composizioni, fatte di solchi, di trame più o meno fitte, di segni ora modulati, ora guizzanti, ora nervosi, si caratterizzano per la particolare sintonia tra l'istintività del gesto inciso e la misurata restituzione di un entroterra interiore in cui il vissuto si sedimenta lento e inesorabile. La sua mano si fa così sismografo, che registra scampoli di memoria e di stati d'animo, delineando accenti di speranza, venature di inquietudini, o squarci che lasciano intravedere interrogativi irrisolti.
La mostra rimarrà aperta ad ingresso gratuito fino al 19.04.2015, osservando gli orari seguenti: martedì e mercoledì dalle 15 alle 18; giovedì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; da venerdì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Chiuso il lunedì. 

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