martedì 24 febbraio 2015

Presentato il progetto "Parco Archeologico di Classe" a cura di Fondazione RavennAntica

Nei giorno scorsi la Fondazione RavennAntica ha presentato a Firenze, nell’ambito di tourismA, Salone Internazionale di Archeologia, il convegno “Ravenna sul mare – Dalla musealizzazione della prima stazione del porto tardoantico e bizantino al progetto del Parco Archeologico di Classe”. 

Erano presenti: Elsa Signorino, presidente Fondazione RavennAntica, Luigi Malnati, Soprintendente archeologo delle Marche (già Direttore Generale per le Antichità del MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), Adelfo Zaccanti, direttore Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Ouidad Bakkali, assessore alla Cultura Comune di Ravenna, Ettore Pietrabissa, direttore generale Arcus, Daniela Baldeschi, architetto progettista del porto tardoantico e bizantino di Classe e Alberto Cassani, coordinatore Ravenna 2015 Capitale Italiana della Cultura. I protagonisti hanno raccontato tutte le tappe e le fasi di questa grande avventura, sottolineando in particolare che questo importante progetto è stato raggiunto grazie alla cooperazione fattiva di enti diversi, che ha visto coinvolti, oltre a RavennAntica, il Comune di Ravenna, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, l’Università degli Studi di Bologna, la Fondazione Flaminia e il Segretariato Generale per i Beni Culturali dell’Emilia Romagna. Senza dimenticare il fondamentale sostegno dei finanziatori del progetto, ossia la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ed Arcus. Il progetto di musealizzazione che coinvolge il porto di Classe prevede la restituzione dell’antico nel quadro di una fruibilità moderna che punta all’accessibilità, alla multimedialità e all’interattività, con una particolare attenzione per la rievocazione del contesto in cui sorgeva l’antico scalo commerciale di V-VI secolo. Tutto questo rappresenta un importante arricchimento per Ravenna, Capitale Italiana della Cultura nel 2015, sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista turistico. Ricerca, tutela e valorizzazione vanno di pari passo: non è possibile tutelare l’archeologia senza un forte coinvolgimento comunitario, che l’esempio di RavennAntica ben rappresenta. Sempre nell’ambito di tourismA, durante l’XI° Incontro Nazionale di Archeologia Viva, Enrico Cirelli, docente dell’Università di Bologna, ha illustrato il tema “Nella grande storia di Ravenna. Dalla villa al monastero: archeologia del complesso di San Severo a Classe”. Entrambi gli appuntamenti hanno riscosso grande successo di pubblico e lo stand della Fondazione è stato preso d’assalto dai numerosi partecipanti, che hanno chiesto informazioni sull’imminente inaugurazione dell’antico porto di Classe, prevista nel mese di luglio.


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