Siete mai stati al Museo Civico delle Cappuccine a Bagnacavallo (RA)? Fa parte della collezione del museo una "Hera Ludovisi", prezioso calco in gesso del prototipo antico appartenuto ad Arturo Martini. La grande testa modellata in gesso di dea greca, proveniente dalla collezione del pittore e illustratore Enzo Morelli, è stata recentemente recuperata ed esposta al pubblico in sede museale. E' un tipico calco ottocentesco in gesso di un prototipo antico, realizzato sicuramente a scopi didattici e di studio. Inizialmente creduta una raffigurazione di Demetra, la testa è in realtà un calco ottocentesco della celeberrima testa conservata a palazzo Altemps a Roma, nota come "Hera Ludovisi", una scultura in marmo bianco alta 116 cm.
L'importanza del calco bagnacavallese è dovuta sia al celebre modello sia alla storia che lo ha caratterizzato. E' appartenuto al pittore Enzo Morelli, che la tenne nel suo studio e al quale spesso si ispirò nelle sue opere. La grande testa fu donata a Morelli dallo scultore Arturo Martini, che probabilmente la teneva a sua volta nello studio e dalla quale trasse ispirazione. Il grande scultore ha sempre fondato la sua arte su un dialogo incessante con la tradizione e la classicità. Morelli e Martini facevano parte del gruppo "Novecento" ed esposero iniseme alla Permanente di Milano nel 1926 e nel 1929. Inoltre erano amici e frequentavano il ristretto gruppo di artisti della Trattoria Bagutta di Milano. Le informazioni qui fornite sono tratte da presentazione effettuata da Diego Galizzi, curatore del Museo Civico delle Cappuccine, in occasione delle Giornate FAI di Primavera.
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