domenica 28 febbraio 2016

Archildo Babini in mostra a San Pancrazio di Russi (RA) fino al 28 marzo 2016

Ha inaugurato sabato 27 febbraio e rimarrà aperta fino al 28 marzo 2016 la mostra: “Archildo Babini. Il pittore della memoria contadina e del paesaggio romagnolo”, curata da Angela Corelli, allestita presso il Museo della Vita Contadina di San Pancrazio di Russi (RA), per il quale potete leggere qui un nostro post pregresso. La personale illustra, attraverso una selezione di opere, la pittura di otto decenni, questo perché Archildo Babini, ravennate, nacque nel 1919 e sin da giovanissimo sposò la pittura e il disegno come espressione vitale. Ispirato dalla “sua” Romagna, l’artista si è sempre confrontato con gli orizzonti della pianura e i vasti paesaggi, attraverso una grande carica coloristica per arrivare, negli ultimi anni, a raccontare mestieri e figure ormai scomparse del mondo contadino, ma vive nella sua memoria. Una mostra che ricorda l’intensa vita di chi ha visto il susseguirsi di un secolo di eventi. In Marina durante la guerra Babini fu imbarcato sull’incrociatore Alberico Da Barbiano, affondato nel 1941. In salvo per miracolo fu mandato a Venezia dove potè avvicinarsi ancora di più all’arte, trovandosi a studiare il lavoro dei pittori di piazza San Marco come Virgilio Guidi. Ma l’avventura della guerra per Babini non era finita, fu arrestato dai nazisti che lo deportarono nei campi di concentramento in Germania alla fabbrica Polte, memorie descritte dallo stesso Babini nel libro “Fuga dall’inferno” edito da Il Girasole. Gli orari di apertura per la visita alla mostra, fino al 28 marzo 2016, sono i seguenti: sabato e domenica dalle 10 alle 12, lunedì dalle 16,30 alle 18,30, domenica 28 febbraio dalle 9,30 alle 12 e dalle 15 alle 21, su appuntamento i restanti giorni.


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