mercoledì 10 agosto 2016

"Oro Nero Oro Rosso" di Gian Luigi Giusti con Legambiente a Marina di Ravenna (RA)

Ho partecipato martedì 9 agosto 2016 alla presentazione del libro "Oro Nero Oro Rosso" di Gian Luigi Giusti presso il circolo "G.S. Sub Delphinus" di Marina Ravenna, nell'ambito delle iniziative legate alla presenza di Goletta Verde, a Marina di Ravenna, dal 7 al 9 agosto 2016.

Forse non tutti sanno che da oltre 30 anni ogni estate Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente, naviga lungo le coste italiane per monitorare la salute del mare e dei litorali italiani, denunciare abusi e illegalità, promuovendo buone pratiche di gestione dei territori. Nel 2016 il battello ambientalista ha dedicato in modo particolare il suo viaggio alla battaglia contro le trivellazioni in mare, materia che è stata oggetto del recente referendum abrogativo. 

E proprio di trivellazioni in mare si è occupato per tutta la vita Gian Luigi Giusti, in qualità di operatore sub, sopra, sotto e a fianco delle piattaforme estrattive di mezzo mondo. Il libro tratta di questa sua vita in mare, del suo grande amore per questo suo destino, ma anche dei disagi e dei rischi ad esso connessi. L'incontro si è svolto in una location splendida: il circolo G.S. Sub Delphinus via Marinara 61/65, Marina di Ravenna: fondato nel 1954, esso è uno dei più antichi circoli subacquei in Italia. Di qui sono transitati i grandi nomi della subacquea mondiale. Presente all'incontro anche Vincenzo Cardella, curatore del Museo delle attività Subacquee di Marina di Ravenna, il quale è in grado di ricordarne i nomi uno ad uno. In questo museo tempo fa abbiamo svolto Invasioni Digitali, per le quali vi romando a questo post.


Monica Forti, giornalista, ha intervistato l’autore Gian Luigi Giusti in maniera informale: abbiamo conosciuto il personaggio, non solo il sub professionista. Uomo dalle maniere cortesi, aperto e disponibile, ci ha guidato nel percorso delle tante avventure della sua vita in mare. 

Ho scoperto che ci sono principalmente due modi per chiudere un pozzo estrattivo: aste iniettive in acciaio e cemento, oppure tramite esplosivi. Ho scoperto che le sacche estrattive presenti davanti alla costa adriatica sono ormai quasi a secco, ma funzionano sia in entrata che in uscita, per cui possono, alla bisogna, fungere da serbatoi di gas naturale, dalle quali attingere qualora i paesi dell'est europeo sospendessero le loro forniture. Questo rappresenta un grosso rischio ambientale, perlopiù fortemente sottaciuto nonché sottovalutato. L'incontro si è chiuso con un momento conviviale. Ringrazio Legambiente per la piacevolezza dell'iniziativa, nonostante la delicatezza dei temi trattati, e invito i miei concittadini a tenere alta la guardia in materia di sostenibilità ambientale. 

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