Segnalo sabato 1 ottobre 2016 la inaugurazione delle mostre afferenti al progetto "Ritorno" di Felice Nittolo, per la precisione alle ore 17.00 presso il Conservatorio “Domenico Cimarosa”, via Circumvallazione , 156, Avellino, e alle ore 11.30 presso il Museo Civico di Villa Amendola,, via Due Principati, 202, Avellino. Entrambe le mostre rimarranno fruibili fino al 28 febbraio 2017.
Il progetto "Ritorno", a cura di Generoso Picone e Paolo Sacchini, intende
proporre per la prima volta - in maniera così ampia nella terra natale
dell’artista – una retrospettiva dell’opera di Felice Nittolo. Una panoramica
approfondita che rende ragione sia dello sviluppo cronologico ormai
quarantennale, sia della sua articolazione in percorsi differenziati e per
certi versi paralleli, che nonostante talune apparenti discordanze sono in
realtà dimostrazione – in ultima analisi – di una rara coerenza di ispirazione
e di ricerca. Il progetto risulta particolarmente efficace ed
interessante ed è articolato su più sedi dislocate nell’avellinese e nei luoghi
natali dell’artista. Propone al visitatore un vero e proprio “percorso
narrativo” e consente di muovere alla scoperta dei diversi versanti del lavoro
di Felice Nittolo e di alcune delle più significative emergenze culturali
locali: così facendo, da una parte la parabola creativa nittoliana risulta più
facilmente comprensibile per il visitatore, e dall’altra l’impatto
dell’esposizione risulta capace di maggiore suggestione.
Felice Nittolo nasce a Capriglia Irpina nel 1950. Dopo la
prima formazione all’Istituto d’arte di Avellino e all’Accademia di Belle Arti di Napoli, nel
1968 si trasferisce a Ravenna «per amore del mosaico». Nel 1984, in occasione del II Convegno Internazionale dell’AIMC si impone all’attenzione internazionale con il manifesto
l’A-ritmismo, attraverso il quale
si fa promotore di un deciso rinnovamento del mosaico tradizionalmente inteso. A partire dal 1989 il crescente apprezzamento
internazionale della sua opera gli consente di esporre assiduamente in Italia e
all’estero presso sedi estremamente prestigiose.
Nel 1992 presenta il manifesto della Nuova Tradizione al III Convegno Internazionale dell’AIMC (San Pietroburgo) ed è presente a Genova alla mostra che
commemora il cinquecentenario della scoperta dell’America. Nel 1996 allestisce
la mostra Always mosaic nella sede di Casa Italia ad Atlanta in occasione della
XXVI Olimpiade, e nel 1997 – mentre realizza ed espone a Ravenna e ad Udine
lavori musivi che incontrano l’ambito del design, si dedica anche alla
scenografia. Allestisce le mostre Byzantium Faventia
Venetiae (presso la Urban Glass Contemporary
School of Design di New York), Avellana (nella Chiesa del Carmine di Avellino) e Murarie (nella Galleria
d’Arte Moderna della Repubblica di San Marino). Nel 2000 realizza l’installazione Abellinum nelle catacombe
della Chiesa paleocristiana di Prata di Principato Ultra (Avellino), ed espone
più volte in Inghilterra (Exeter, Chichester, Sheffield) e negli Stati Uniti
(San Diego, Seattle, Olimpia) Nel 2001 rende nuovamente omaggio alla propria
terra con la mostra Centoportemorte, allestita presso la Chiesa del Carmine di Avellino e
dedicata alla tragedia del terremoto dell’Irpinia, mentre negli anni seguenti –
pur continuando ad esporre in varie sedi italiane – allestisce diverse
importanti personali all’estero, tra cui la mostra Il suono del silenzio
ospitata dai Musei d’Arte di Kawagoe e Saitama, in Giappone (2003) e la
rassegna Incantamenti allestita presso la Galleria del Museo Internazionale di
Tuzla, in Bosnia Erzegovina (2004). Negli anni successivi, sperimenta ulteriormente le
possibilità del vetro e della ceramica e realizza anche alcune video-performance,
affianca all’attività creativa un profondo lavoro di riscoperta del lavoro dei
massimi protagonisti della scuola musiva ravennate del Novecento, organizzando
e curando nel corso degli anni una lunga serie di esposizioni monografiche
retrospettive, a cui si alternano esposizioni di artisti viventi (spesso “nuovi
talenti” del mosaico); continua inoltre ad esporre assiduamente in Italia,
Francia, Giappone, Stati Uniti, Germania, Austria, Scozia. In particolare nel 2007, in occasione del lancio mondiale
della nuova Fiat 500, realizza l’opera Ravenna 2007. L’anno seguente – durante il quale sue opere vengono
acquisite nelle nuove collezioni musive del Museo d’Arte di Ravenna –
allestisce la suggestiva installazione Acqua e mosaico nella cripta dell’antica Basilica di San Francesco a
Ravenna; nel 2013 espone sull’Isola del Garda nell’ambito di Meccaniche della Meraviglia, e nel 2014 è invitato ad allestire la mostra Porziuncola a Chartes. Del 2015 è
l’ installazione nella Basilica di San Giovanni Evangelista a Ravenna. Per molti anni docente di arte del mosaico presso
l’Istituto d’Arte “Nervi-Severini” di Ravenna, ha altresì insegnato presso
l’Accademia di Belle Arti della stessa città ed è stato inoltre docente presso
la Pilchuck School di Seattle (Usa). Vive e lavora a Ravenna.
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