Ravenna è fra
le città italiane ad essere insignita, da parte dell’ONU - United Nations - della qualifica di
“Città Messaggera di Pace” per le sue benemerenze storiche e civili. Voi lo sapevate? Fra le
altre città nel mondo “messaggere” vi sono Hiroshima e Nagasaki, Varsavia,
Atlanta, Berlino, Nuova Delhi, S.Pietroburgo, Mosca, Lisbona, Vienna. Una pace che è tolleranza
tra popoli, accettazione reciproca, armonia spirituale, tensione dell’anima.
L’atmosfera profondamente mistica creata dagli alabastri e dai mosaici del Mausoleo di Galla Placidia trasmette a chiunque vi entri segni eterni di
morte che è vita. Una pace che è armonia delle forme, perfetta
nell’architettura di San Vitale dove la purezza dello stile bizantino, i giochi
di luce ed ombre, di vuoti e di pieni, i bagliori dorati dei mosaici rivelano
la tensione verso la purezza dei maestri costruttori del VI secolo. Una pace
che è gioia di vita e vivacità nel Battistero Neoniano, dove i drappeggi svolazzanti nelle vesti degli
Apostoli, le spirali di foglie d’acanto, e i giardini luminosi di verde sono
espressioni intense di uno spirito vibrante. La Ravenna capitale del grande
impero bizantino di ieri, crocevia di popoli e di culture ricche di diversità
preziose, si ripropone di lanciare agli uomini distratti di oggi un grido di
pace e di amicizia e la proposta di operare insieme per la costruzione di unità
e solidarietà nuove, capaci di ridare vigore e significato ad una nuova
speranza e ad un futuro fatto di originali e concrete possibilità. Il compito,
urgente, di lavorare per un’autentica cultura di pace e solidarietà tra popoli
diversi attende tutti e l’arte, con il suo parlare universale, ce lo ricorda
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