Palazzo Torriani è tutelato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali: fu eretto alla fine del XVI secolo dalla famiglia Razzi sui resti di una torre pre-romana e in seguito ceduto alla famiglia Torriani, proveniente da Milano, città dalla quale fu costretta a fuggire in seguito a lunghe e sanguinose dispute coi Visconti.
Al termine del brunch domenicale, i presenti sono stati accompagnati nelle stanze di Palazzo Torriani in visita guidata. A condurre il gruppo con eleganza, cortesia e professionalità è la stessa Anna Maria Torriani, splendida padrona di casa.
Si comincia a piano terra, da un locale al di là del cortile interno, dove sono alloggiati pezzi provenienti dalle antiche cantine di Palazzo: il torchio, il vaglio, gli enormi tini, un piatto doccia del primo Ottocento, un vecchio motore del primo Novecento, e tante altri materiali di una preziosa memoria storica. La nostra guida ci trasmette le informazioni in maniera puntuale, dalla quale traspare il grande amore per il territorio che ella nutre.
Una volta saliti ai piani superiori, ammiriamo gli arredi, i soffitti a cassettoni opera di Pio Chini (zio di Galileo Chini), gli splendidi lampadari, i preziosi dettagli delle architetture, fino a giungere ad un'ampio salone dove si integrano due preziosi contributi artistici: un affresco attribuito a Silvestro Lega, raggigurante una drammatica vicenda che vide protagonista la famiglia Torriani e gli splendidi decori firmati Galileo Chini, pittore, decoratore, grafico e ceramista, protagonista del Liberty italiano.
Dello stesso artista ricordiamo, di livello internazionale, i decori del Palazzo del Trono di Bangkok, commissionatigli da Re Rama V ai primi del Novecento. Oggi Palazzo Torriani dispone di circa 20 posti letto, alcuni in comodi appartamenti dotati di angolo cottura, altri in stamze doppie, tutte finemente decorate ed arredate.
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