Dopo
alcuni mesi di complesse operazioni di restauro effettuate nei laboratori del
Museo Carlo Zauli da Aida Bertozzi, ceramista assistente dello scultore
faentino, torna nella Rotonda della Stazione l’opera “Cubo Alato – Monumento alla Fraternità tra i Popoli”. La
scultura dedicata a questo tema universale, fu realizzata tra l’inverno e la
primavera del 1978 da Carlo Zauli in
occasione della propria mostra antologica al Palazzo delle Esposizioni di
Faenza. Nel 1988, poi, l’opera fu
acquistata dalla BCC - Banca di Credito Cooperativo, per donarla alla città e
collocarla nella Piazza Cesare Battisti, di fatto uno dei luoghi simbolo di
Faenza. Dopo
essere stata oggetto di alcuni atti vandalici
e goliardici, nell’autunno 2016 il Comune di Faenza ne ha disposto e
finanziato il restauro. Le
operazioni di ricostruzione e ripristino sono state affidate al Museo Carlo Zauli in collaborazione con MAP
- Museo all’aperto della città di Faenza, e realizzate, grazie anche ad un
significativo contributo dell’Associazione
Amici della Ceramica e del MIC, per mano di Aida Bertozzi nell’arco di alcuni mesi di lavoro. Per
il sindaco Giovanni Malpezzi e il vice
sindaco e assessore alla cultura Massimo Isola «ci sono opere d'arte collocate negli spazi urbani della città che sono
diventate punti di riferimento nell'immaginario collettivo di Faenza, opere che
ci appartengono e ci rappresentano: il cubo alato di Carlo Zauli è diventata
una di queste».
«Collocata in uno spazio strategico,
la stazione ferroviaria, una porta d'ingresso della città - proseguono sindaco e vice sindaco - l'opera è per noi faentini una sorta di
biglietto da visita della comunità, dove la scultura e la ceramica sono
elementi forti dell'identità collettiva. Per questi motivi abbiamo fatto tutto
il possibile affinché in tempi brevi l'opera potesse tornare visibile con tutta
la sua energia plastica e la sua magia poetica».
«Dobbiamo ringraziare - concludono Malpezzi e Isola - tutti i soggetti che hanno permesso
il raggiungimento di questo risultato. La partecipazione emotiva della comunità
quando l'opera fu lesionata sono state un segnale forte: Faenza vuole bene alle
sue opere. Essere riusciti in pochi mesi a restituirla al pubblico crediamo sia
la giusta risposta a quel sentimento di appartenenza». Il
cubo alato, posto davanti alla stazione alla fine degli anni ’80, era una fra
le opere più amate da Carlo Zauli, e in occasione dell’atto vandalico
dell’ottobre 2016 che lo ha distrutto, è stato per la famiglia Zauli e il museo
veramente toccante e di grande sostegno leggere sui social e ascoltare dal vivo
tutto il rammarico e le tantissime reazioni emotive che l’accaduto ha suscitato
nei faentini. Dalla
pagina Facebook di Matteo Zauli, il
24 ottobre del 2016. “Posto questa foto per tutti quelli
che da stamattina hanno dedicato un commento o un'emozione allo stato del cubo
alato posto di fronte alla stazione ferroviaria di Faenza. Era l'opera che più
mio padre amava, e spessissimo allungava la strada verso casa per passare a
rivederla, da quanto era felice che fosse proprio lì. Io non capivo questa sua
emozione, che non mostrava nei confronti di altri suoi lavori. Stamattina,
invece, vedendola a pezzi e leggendo i vostri commenti, ci sono arrivato
definitivamente. Grazie davvero. Faremo tutto il possibile perché possa
tornare”. Anche
in seguito a questo si è ritenuto di celebrare
sabato 21 ottobre il ritorno di questo simbolo ceramico con una cerimonia
inclusiva, popolare e coinvolgente, alla presenza delle autorità con il
seguente programma: alle 18.00 il ritrovo è al Museo Carlo Zauli,
per conoscere i dettagli dell’opera, nella sala in cui fu realizzata 39 anni fa
e brindare insieme. Da qui, guidati dalla banda cittadina del maestro
Casamenti, il corteo in festa raggiungerà Piazza Cesare Battisti, in una
passeggiata con veloci incursioni a sorpresa in luoghi cari e significativi al
maestro. Infine alle 19.00, insieme al Sindaco Giovanni Malpezzi, l’opera
verrà svelata nel suo rinnovato stato nella rotonda in
cui è sempre stata, di fronte alla stazione ferroviaria. Tutta
la cittadinanza è invitata a partecipare.
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