lunedì 16 ottobre 2017

"Il Cubo Alato" di Carlo Zauli a Faenza (RA)

Dopo alcuni mesi di complesse operazioni di restauro effettuate nei laboratori del Museo Carlo Zauli da Aida Bertozzi, ceramista assistente dello scultore faentino, torna nella Rotonda della Stazione l’opera “Cubo Alato – Monumento alla Fraternità tra i Popoli”. La scultura dedicata a questo tema universale, fu realizzata tra l’inverno e la primavera del 1978 da Carlo Zauli in occasione della propria mostra antologica al Palazzo delle Esposizioni di Faenza.  Nel 1988, poi, l’opera fu acquistata dalla BCC - Banca di Credito Cooperativo, per donarla alla città e collocarla nella Piazza Cesare Battisti, di fatto uno dei luoghi simbolo di Faenza. Dopo essere stata oggetto di alcuni atti vandalici e goliardici, nell’autunno 2016 il Comune di Faenza ne ha disposto e finanziato il restauro. Le operazioni di ricostruzione e ripristino sono state affidate al Museo Carlo Zauli in collaborazione con MAP - Museo all’aperto della città di Faenza, e realizzate, grazie anche ad un significativo contributo dell’Associazione Amici della Ceramica e del MIC, per mano di Aida Bertozzi nell’arco di alcuni mesi di lavoro. Per il sindaco Giovanni Malpezzi e il vice sindaco e assessore alla cultura Massimo Isola «ci sono opere d'arte collocate negli spazi urbani della città che sono diventate punti di riferimento nell'immaginario collettivo di Faenza, opere che ci appartengono e ci rappresentano: il cubo alato di Carlo Zauli è diventata una di queste».  

«Collocata in uno spazio strategico, la stazione ferroviaria, una porta d'ingresso della città - proseguono sindaco e vice sindaco -  l'opera è per noi faentini una sorta di biglietto da visita della comunità, dove la scultura e la ceramica sono elementi forti dell'identità collettiva. Per questi motivi abbiamo fatto tutto il possibile affinché in tempi brevi l'opera potesse tornare visibile con tutta la sua energia plastica e la sua magia poetica».

«Dobbiamo ringraziare - concludono Malpezzi e Isola - tutti i soggetti che hanno permesso il raggiungimento di questo risultato. La partecipazione emotiva della comunità quando l'opera fu lesionata sono state un segnale forte: Faenza vuole bene alle sue opere. Essere riusciti in pochi mesi a restituirla al pubblico crediamo sia la giusta risposta a quel sentimento di appartenenza»Il cubo alato, posto davanti alla stazione alla fine degli anni ’80, era una fra le opere più amate da Carlo Zauli, e in occasione dell’atto vandalico dell’ottobre 2016 che lo ha distrutto, è stato per la famiglia Zauli e il museo veramente toccante e di grande sostegno leggere sui social e ascoltare dal vivo tutto il rammarico e le tantissime reazioni emotive che l’accaduto ha suscitato nei faentini. Dalla pagina Facebook di Matteo Zauli, il 24 ottobre del 2016. “Posto questa foto per tutti quelli che da stamattina hanno dedicato un commento o un'emozione allo stato del cubo alato posto di fronte alla stazione ferroviaria di Faenza. Era l'opera che più mio padre amava, e spessissimo allungava la strada verso casa per passare a rivederla, da quanto era felice che fosse proprio lì. Io non capivo questa sua emozione, che non mostrava nei confronti di altri suoi lavori. Stamattina, invece, vedendola a pezzi e leggendo i vostri commenti, ci sono arrivato definitivamente. Grazie davvero. Faremo tutto il possibile perché possa tornare”. Anche in seguito a questo si è ritenuto di celebrare sabato 21 ottobre il ritorno di questo simbolo ceramico con una cerimonia inclusiva, popolare e coinvolgente, alla presenza delle autorità con il seguente programma: alle 18.00 il ritrovo è al Museo Carlo Zauli, per conoscere i dettagli dell’opera, nella sala in cui fu realizzata 39 anni fa e brindare insieme. Da qui, guidati dalla banda cittadina del maestro Casamenti, il corteo in festa raggiungerà Piazza Cesare Battisti, in una passeggiata con veloci incursioni a sorpresa in luoghi cari e significativi al maestro. Infine alle 19.00, insieme al Sindaco Giovanni Malpezzi, l’opera verrà svelata nel suo rinnovato stato nella rotonda in cui è sempre stata, di fronte alla stazione ferroviaria. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

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