Dice Silvia Celeste Calcagno, “bianco come il colore della mia carne, privo del peso specifico di un corpo senza volto -che dunque perde l’identità dell’io per trasformarsi in archetipo- a pezzi, senza un luogo, perso nel vuoto, a volte protetto a volte sporcato dalla manipolazione e dal lavoro sul materiale”. Il pasto bianco, installazione site specific, copre come una pelle parte dello spazio attraverso lastre in grés che sviluppano una tecnica che vede la fusione tra fotografia e materia.
Altra installazione in mostra "Una storia privata", ulteriore riflessione sul rapporto tra noi e gli altri, con segni ancor più sfuggenti e minimi, di un corpo destinato a lasciare la propria fisicità. La mostra "Il pasto bianco (mosaico di me)" di Silvia Celeste Calcagno, a cura di Davide Caroli, rimarrà fruibile negli spazi della Biblioteca Classense, via Baccarini 2, Ravenna (RA) fino al 26 novembre 2017, osservando gli orari seguenti: dal martedì al venerdì 10.00-13.00 / 15.00-18.00; sabato e domenica 10.00-18.00; lunedì chiuso. Ingresso libero
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