sabato 6 gennaio 2018

"Luna": spettacolo di videomapping a Ravenna (RA) fino al 7 gennaio 2018

Ci siete stati? Ultimi giorni per assistere allo spettacolo di video mapping "Luna", organizzato dal Comune di Ravenna nell'ambito della manifestazione "Ravenna In Luce", dal 21 dicembre al 7 gennaio 2018 in Piazza Kennedy, sulla facciata del Palazzo Rasponi Murat, a Ravenna. 
Orari della manifestazione: dalle 18 alle 22, tutti i giorni, all'aperto e senza biglietto a pagamento. A rallegrare la piazza quest'anno ci pensa anche una bella pista di pattinaggio, a disposizione di giovani e adulti tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 24. Il biglietto di ingresso alla pista costa 7 euro a persona. 
Palazzo Rasponi Murat, costruito nel XV secolo da Giovanni Balbi, è tra i più antichi della città, sebbene le parti originarie superstiti siano limitate. La struttura massiccia, il basamento a scarpata, e gli imponenti barbacani superiori conferiscono un aspetto caratteristico, solo parzialmente rimodernato dagli interventi successivi. Dopo i Balbi, il palazzo passò ai Rasponi (1658), qui trasferitisi dalla loro precedente dimora, e poi via via a vari altri proprietari, tra i quali il conte Marco Fantuzzi (1740-1806), eminente studioso, archivista e storico ravennate che nel 1775 affidò la risistemazione di un’ala dell’edificio al giovane Camillo Morigia, che si occupò anche della costruzione del portale antistante, d’ingresso a quello che fu il giardino esterno del palazzo stesso.
L’edificio tornò poi ai Rasponi grazie all’acquisto di Giulio, sposatosi nel 1825 con Luisa Murat, figlia del re di Napoli Gioacchino e di Carolina, sorella di Napoleone. Forse in previsione del matrimonio, già intorno al 1820 Giulio fece allestire, nei locali superiori dell’ala affacciata sull’odierna piazza Kennedy, un ricco ‘appartamento neoclassico’ le cui decorazioni furono affidate ad artisti di fama internazionale. La dimora divenne importante salotto di idee liberali e patriottiche: nei primi decenni dell’Ottocento, Giulio aveva già ricoperto molte e importanti cariche pubbliche. Le decorazioni interne, per lo più settecentesche e ottocentesche, sono ben preservate; nelle volte del piano terra si riconoscono le strutture a ombrello, probabilmente risalenti ancora al primo Cinquecento.
L’edificio vanta una collezione di arredi, cimeli e opere d’arte impressionante, specie nell’appartamento ‘neoclassico’. Un valore aggiunto è rappresentato dalla biblioteca privata del palazzo, allestita dai Rasponi nei secoli e tuttora conservata. Il palazzo è attualmente proprietà privata, non accessibile al pubblico, neppure per visite guidate a pagamento. All'interno conserva opere di Andrea Appiani (1754-1817), Tommaso Minardi (1787-1871), Jean-Baptiste Joseph Wicar (1762-1834), Pietro Piani (1770-1841), Filippo Agricola (1776-1857), e altri ancora.  

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