domenica 29 aprile 2018

Visita guidata a San Giovanni Battista, Ravenna (RA) con "Invasioni Digitali"

Invasione digitale effettuata con successo a Ravenna. Sabato 28 aprile 2018 abbiamo pacificamente invaso gli spazi dell'antica Basilica di San Giovanni Battista, via Girolamo Rossi 45, Ravenna (RA), armati di smartphone, tablet e device tecnologici in genere, motivati dal desiderio di documentare e raccontare sul web la nostra visita. A farci da guida un volontario dell'Associazione Volontari Aclisti per l'Accoglienza Turistica, Paolo Pezzi, che cogliamo l'occasione per ringraziare. 
Fondata da Baduario, la Chiesa di San Giovanni Battista corrisponde forse all’antica San Giovanni ad naviculam, toponimo che ne avrebbe indicato la vicinanza con il traghetto utilizzato per superare il tratto urbano del fiume Padenna, in quel punto privo di ponti. Ve la immaginate una Ravenna circondata dalle acque? Difficile da visualizzare ai tempi nostri, ma così era fino a pochi secoli orsono. 
La chiesa venne edificata nel corso del VI secolo. La struttura originaria era divisa in tre navate scandite da venti colonne e preceduta da un quadriportico. Dotato almeno dal XIII secolo di un adiacente monastero, il complesso ricevette ingenti donazioni nel XV secolo, sotto il governo dei Da Polenta, quando allestì un adiacente ospedale per il ricovero degli indigenti. La struttura originaria aveva assunto il nome popolare di San Giovanni ‘della cipolla’, in quanto nel quadriportico, demolito nel 1634, si svolgeva un’importante fiera cittadina di prodotti agricoli. Della costruzione originaria, di stile romanico-bizantino, oggi rimane solo lo splendido campanile cilindrico, con cuspide, risalente al IX sec. (photo credit: Bruno Pini)


Nel 1688 un forte terremoto danneggiò pesantemente l’edificio, che venne ricostruito l’anno successivo dall’architetto Pietro Grossi secondo i canoni estetici del tempo. A questo periodo risalgono gran parte delle attuali murature dell’edificio, quasi interamente rifatto specie intorno al 1694. San Giovanni "della cipolla" si fa ammirare per i suoi spazi armoniosi e per il suo arredo di opere d'arte. 

La cupola conserva gli affreschi del polesano Francesco Ferrari, formatosi a Ferrara. Nella cappella degli Spreti restano affreschi della seconda metà del XIV secolo: la famiglia degli Spreti ebbe probabilmente un ruolo rilevante nelle donazioni fatte alla chiesa, considerata la maestosità dell'allestimento.  

Nel terzo altare dalla destra si osservano stucchi del Marinetti e affreschi con la Vergine risalenti al XVI sec. La Cappella della famiglia Gamba è dedicata alla Madonna del Carmine. Alla famiglia Gamba è appartenuta Teresa Gamba Guiccioli, nota alle cronache del tempo per essere divenuta amante del poeta Lord Byron. 

L'ottavo altare ospita un quadro di Luca Longhi (1554-1620), artista molto noto a Ravenna, tra le altre per un'opera conservata nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense a Ravenna. Il dipinto non è oggi fruibile in quanto in questa sede è stato allestito in modo permanente (visibile sempre) un Presepe meccanico del Settecento Napoletano firmato Francesco di Francesco. L'opera piace molto ai turisti, che non mancano mai di fotografarlo.

Nel decimo altare troviamo un altro quadro di Luca Longhi, con la Madonna, il Bambino, i santi Matteo e Francesco, (photo credit: Brunp Pini).

Un altro piccolo tassello della nostra esplorazione dei monumenti minori di Ravenna è stato aggiunto alla nostra collezione "Invasioni Digitali"; perdonateci ma non possiamo che compiacercene. La rete porta conoscenza diffusa, che va oltre i confini nazionali, e il nostro patrimonio artistico e culturale merita di essere portato sulla rete. 

L’evento è stato organizzato da Antonella Barozzi, Ambassador Emilia Romagna per Invasioni Digitali, in collaborazione con Associazione Volontari Aclisti per l’Accoglienza Turistica, CTA, Ufficio Turismo e Cultura Comune di Ravenna e la community Instagram di @ig_ravenna.

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