venerdì 27 luglio 2018

"Cantina Rapatà": una splendida degustazione vini e prodotti del territorio a San Pietro in Vincoli (RA)

E' sempre un piacere scoprire realtà imprenditoriali che puntano sulla qualità del prodotto anziché sulla quantità. E mi rallegra aggiungere a questa lista di imprese "quality oriented" in Romagna la "Cantina Rapatà", con sede in Via del Sale 82 a San Pietro in Vincoli (RA).
Ubicata a circa 15 km da Ravenna e 15 da Forlì, l'azienda agricola occupa due ettari di terreni coltivati perlopiù con vitigni non autoctoni, ovvero i bordolesi,  tipici della zona di Bordeaux. Il terreno su cui sorge l'azienda si presta a questo scopo in quanto qui scorreva il fiume Roncodello. Una volta scomparso il fiume, il terreno è rimasto ricco di argilla e limo, caratteristiche essenziali per potervi impiantare i bordolesi. 


Dalla sperimentazione, avviata nel 2002, nasce nel 2005 "Cantina Rapatà", che offre oggi 4 etichette maggiori: "Le Cicale", Rosso Ravenna Uve Cabernet Sauvignon, " I Grilli", Rosso Ravenna Uve Merlot, "Le Lucciole", Bianco Ravenna 100%Trebbiano, "Le Coccinelle", Rosato Ravenna, ottenuto da Uve Merlot, ai quali si aggiunge un piacevole rosso "Rapatà" invecchiato in barrique, con Uve Merlot e Cabernet Sauvignon, disponibile in bottiglie da 0,75 lt a da 1,5 lt.    

Il nome dell'azienda si deve al bisnonno "Rapatà", così chiamato ai tempi, in dialetto romagnolo, perché balbettava. Motore dell'impresa è Maurizio Grilli, maitre d'hotel a Saint Moritz in Svizzera e produttore di vini per passione. Tutta la famiglia è chiamata a collaborare: attivi al suo interno, con incarichi diversi, sono Paolo, Grazia e Sonia Grilli, oltre alla mamma Carolina, titolare d'impresa. 

E' stato un piacere incontrare tutti loro e un piccolo gruppo di turisti in visita a Cantina Rapatà, alloggiati a Cervia ma provenienti dalla Svezia. Con ii turisti mi sono goduta una bella visita guidata tra le vigne, nell'orto e nella cantina, per poi accomodarmi in giardino dove, sotto ad un grande gazebo, era stata preparata la nostra esperienza gustativa. 

Direi che la raffinatezza dell'ambiente verde, unita alla piacevolezza delle portate e dei vini che abbiamo sorseggiato in accompagnamento, hanno  fatto la differenza. I turisti svedesi avevano occhi spalancati e non mancavano di porre domande e fare complimenti ad ogni nuova sorpresa che compariva in tavola.   

Nulla è stato lasciato al caso: gli antipasti erano presentati in maniera splendida, coi prodotti dell'orto magnificamente sposati ad eccellenze del territorio romagnolo, dai ciccioli allo squacquerone, dalla piada a spicchi al prosciutto e melone, fiori di zucca fritti, arrivati in tavola croccanti e fumanti, ecc. 

La tavola e i piatti stessi erano arricchiti da piacevoli dettagli estetici, ai quali le signore hanno dimostrato di essere molto sensibili. Mi sono sentita, e ci siamo sentiti tutti, molto coccolati. E alla fine c'è stato un giovane ospite che ha chiesto se poteva essere adottato e restare. Cosa aggiungere di più e di meglio? 

Passando dagli antipasti a splendidi tagliolini tirati a mano da mamma Carolina, con gamberetti e fiori di zucca, proseguendo con un secondo di vitello  e contorno di fagiolini e patate, per arrivare a delle mitiche costolette di maiale a scottadito, come da tradizione romagnola. 

Cosa dire poi del tris di dolci? Spettacolare a mio parere la mousse di albicocche, in delizioso abbinamento con il rosato "Le Coccinelle". Ma il tocco finale è stato un ricco vassoio di frutta di stagione, presentato in modo così perfetto da attrarre anche alcuni scatti da parte dei partecipanti.

Il vino non è solo vino, ha bisogno anche di una grande atmosfera, e in "Cantina Rapatà" noi l'abbiamo incontrata. Al termine tutti in cantina per gli acquisti di rito, una foto di gruppo, e poi la partenza, ognuno verso destinazioni diverse, ma tutti più ricchi e intimamente appagati. 

Se desiderate replicare questa mia esperienza il numero da chiamare è 0544 576278. In periodo invernale potete usufruire di una saletta interna, in legno, che offre una calda atmosfera per piccoli gruppi. I menù, mi dicono, vengono personalizzati a seconda della stagione e  della provenienza culturale degli ospiti. Trovo che si tratti di un ottimo indicatore di attenzione verso il cliente e di rispetto del territorio. I miei complimenti agli organizzatori. Estendo i complimenti all'enologo di "Cantina Rapatà" Francesco Marchi, esperto di bordolesi. Se volete dare un'occhiata al sito lo potete trovare qui.

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