E' stata recentemente presentata presso il MAR di Ravenna la mostra "Mosaic Code" in corso a Netanja in Israele, dove sono esposte opere originali facenti parte della Collezione Mosaici Contemporanei del MAR. A queste opere se ne è andata ad aggiungere una dal titolo "Abbraccio Mediterraneo" commissionata alla mosaicista ravennate Francesca Fabbri, dello Stuidio Akomena. L'opera è stata creata ad hoc a rappresentare una sorta di abbraccio aereo tra due culture, l'israeliana e l'italiana,essa non contamina il paesaggio in cui è inserita, riconducendo al mare, al vento, ai prati che lo caratterizzano. E' realizzata sotto forma di un pilastro di acciaio specchiante che assume le sembianze del paesaggio stesso, riceve e nel contempo riesce a rappresentare sia l'apertura che l'emanazione della nazione Israele. Inoltre la precisa architettura dell'opera ci parla di un auspicio di stabilità. Viene rappresentato un drappo che, come arrivato dal mare e spinto dal vento, è calato fino ad abbracciare il pilastro, a rappresentare la capacità di ricevere ed accogliere altre culture così come anche la versatilità e la disponibilità che caratterizzano gli scambi tra popoli e culture diverse. Il decoro del mosaico richiama l'iconografia bizantina del mare e porta in sè svariati colori intercalati da una linea in oro a scandire i ritmi.
Le immagini che vi propongo sono a mio avviso splendide, spero vi piacciano.
Aggiungo un dettaglio svelato da Linda Kniffitz, curatrice del centro Documentazione del Mosaico nel corso della conferenza stampa al MAR: quando il drappo che copriva l'opera è stato calato nel corso dell'inaugurazione a Netanja molti tra il pubblico presente hanno pianto. Lasciamoci commuovere!
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