Vi sarà capitato di fotografarla davanti al MAR quando è stata esposta per la prima volta in occasione del I Festival Internazionale del Mosaico Contemporaneo tenutosi a Ravenna, campeggiava nell'area verde antistante il museo la Notte d'Oro 2009. Si tratta di un'opera di raffinata fattura, una scultura realizzata in mosaico d'oro bianco, che misura 132x240. E' stata realizzata da Francesca Fabbri in collaborazione con Stefano Aguzzoni, Giuliano Babini, Giampiero Cevoli, Greta Guberti. In sede di presentazione dell'opera Claudio Spadoni, allora Direttore del MAR, scriveva "..........Questo moderno Prigione....sfida deliberatamente due ordini di riferimento: quello dell'arte musiva e quello della scultura in senso proprio, e vale a dire due tradizioni in apparenza quasi contraddittorie. Valori plastici e valori di superficie che in quest'opera non solo si conciliano ma si esaltano vicendevolmente. Non bastasse, la monocromia impeccabile, raffinatissima e insieme austera d'oro bianco conferisce una fisionomia decisamente anomala a questa grande figura che tiene luogo di "monumento" senza esserlo nel senso della statua che il grande Martini considerava, già oltre mezzo secolo fa, "lingua morta". Una sfida alla scultura e al contempo alla tradizione musiva nel momento stesso in cui viene diversamente celebrata. Un'opera non prigioniera né del passato del presente più effimero, e in questo, di autentica, non epidermica attualità"
Nel 2011 Francesca Fabbri con "Il Prigione" ha partecipato alla Biennale di Venezia.
L'opera è stata esposta a Reggio Emilia dal 18 luglio al 2 agosto 2011 presso i Padiglioni Regionali dei Chiostri di san Piero, selezionata da Vittorio Sgarbi, che ha curato la 54 esima edizione della Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. Per ulteriori info sull'artista e lo studio visitate www.akomena.com Se volete visitare la sede si trova in Via Chartres 3 a Ravenna, a due passi dal Duomo.
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