mercoledì 10 ottobre 2012

"Dante tra i mosaici" a Ravenna (RA)


Sabato 6 ottobre 2012 la dott.ssa Laura Pasquini, storica dell'arte Università degli Studi di Bologna, ci ha condotti in visita guidata tra i monumenti Unesco della città di Ravenna alla scoperta di "Dante tra i mosaici": una visita che ci ha emozionato ed arricchito allo stesso tempo. Ero accompagnata dai soci dell'Associazione Volontari Aclisti per l'Accoglienza Turistica, abituati ad esperire, nel corso degli ultimi anni, itinerari di ogni tipo tra i monumenti di Ravenna e provincia, ma questa volta l'esperienza è stata più che  piacevole, davvero stimolante. Desidero qui proporvi solo alcuni indizi per una riflessione più ampia sull'argomento "Dante a Ravenna" attraverso l'uso di alcune immagini dei monumenti facenti parte della World's Heritage List. Nel canto X Dante Alighieri parla di ...."ghirlanda di 12 anime lucenti in processione"
Cosa ne pensate, è lecito supporre che si sia ispirato a questa immagine? Nel canto XII Dante Alighieri parla di ...."due archi paralleli di anime dorate e con colori....."
Che si sia ispirato a questa porzione della Cappella di Sant'Andrea, all'interno del Museo Arcivescovile, Piazza Arcivescovado, Ravenna?
Cosa dire poi di San Lorenzo, visibile appena si entra in Galla Placidia, di cui Dante parla nel canto IV della Divina  Commedia, come di colui che "festante va incontro al martirio", dove si vede bene come morirà, ovvero cotto vivo su una graticola?
E per finire vi propongo le "anime contemplanti" del canto XXII...."100 sfere che diventano più belle intrecciando i loro raggi", per le quali forse Dante si è ispirato alle stelle, ormai famose in tutto il mondo, presenti nel Mausoleo di Galla Placidia. Un piccola nota aggiuntiva: nel periodo storico in cui Dante Alighieri soggiornò a Ravenna, la città contava 200 chiese e 10 mila abitanti entro le mura. Molti dei monumenti visibili a Dante sono oggi in parte o totalmente distrutti, tra questi ricordiamo: San Giovanni Evangelista, Sant'Agata Maggiore, Santa Maria Maggiore, Santa Croce.....immaginate quali altri splendori poté Dante ammirare che oggi noi possiamo solo ipotizzare e non gustare.

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