martedì 5 febbraio 2013

"Il Giocattolo Disubbidiente" alla NiArt Galery dal 16.02.2013 (RA)


Si intitola "IL GIOCATTOLO DISUBBIDIENTE" la prossima mostra alla niArt Gallery di Ravenna, via Anastagi 4a/6, Ravenna (RA) con inaugurazione sabato 16 febbraio 2013 alle ore 17.30
Interessante connubio tra Arte e Gioco che ROBERTO PAPETTI  indaga con la sua innata e giocosa vitalità creativa. E' una mostra per grandi e piccini: "arricchisce l'animo e apre la mente"
Così lo stesso Papetti scrive: I giocattoli esistono da sempre, si possono copiare e riprodurre perché appartengono a tutti; qualcuno ancora li costruisce, i bambini per se stessi, gli adulti per i bambini, più spesso si acquistano per regalarli. I giocattoli sono arte? Non saprei dire e non è forse importante trovare una risposta, anche se tutta l'arte, ha disubbidito al precetto del giocattolo come bene comune e ne ha fatto oggetto di speculazione estetica fino a farlo entrare nel mercato e nel museo. L'arte, dal futurismo, al dadaismo fino all'arte povera, si è occupata di gioco o se si preferisce creato giocattoli, da Depero a Duchamp, passando per Klee, Calder, Munari e Boetti. Nei giocattoli ci deve essere qualcosa di veramente speciale e promettente che coinvolge adulto e bambino. Il filosofo Walter Benjamin ha scritto che "Nei giocattoli dei bambini è nascosto un tesoro". Ecco un affermazione molto produttiva che scavalca l'interrogativo precedente " La parola "tesoro", muta e opaca per l'adulto, parla con eloquenza al bambino e brilla ai suoi occhi di uno straordinario fulgore. Non si tratta di ricchezze o rarità il cui valore possa essere calcolato in moneta corrente. Non rimandano a nessun anniversario, a nessun giuramento, i tesori attengono al senso comune delle cose e alla qualunquità dei luoghi e della vita, e tuttavia diventano consistenti e privilegiati perché trovati (Marcel Duchamp insegna). Sono "così come vengono a noi" con le loro "scintille" di senso e di non senso, perché accolti per la loro promessa di eccezione. Queste emanazioni accrescono il carattere un po misterioso della loro natura, siano il vecchio cavalluccio di legno, la trottola, una carta stagnola di un cioccolato, un sasso di un ruscello, un pinocchio di cartone... La cosa straordinaria è che questi giocattoli una volta assunti, arricchiscono l'animo e aprono la mente a molte scoperte.
Grazie ad essi, cioè a ciò che riteniamo di aver scoperto o trovato, permettono di rifuggire lo stato di adultità, diventando il fondamento di autonomia ci aiutano a prendere posto in quell'universo reale il cui godimento e il cui accesso è proibito da tante umiliazioni e divieti .
Roberto Papetti  è autore di diversi libri per bambini. E' artista e costruttore di giocattoli, ha costruito nel corso della sua vita migliaia di giocattoli con cui ha intrattenuto e intrattiene bambini e adulti in manifestazioni in giro per paesi e città, scuole e centri per l'infanzia. Infatti all'inaugurazione della mostra (sabato 16 febbraio ore 17,30) ci saranno letture musicate e testi di poesia ludica e non sensica di L.Carrol, E.Lear, V. Chlebnikov, A. Zanzotto, D.Marquis, T. Scialoia, P. De Benedetti. inoltre ci sarà un secondo appuntamento (sabato 2 marzo ore 17,30) con un particolare incontro animato per bambini e familiari con narrazione della fiaba barocca la cerva fatata da Lo cunto de li cunti di G. Basile.
La mostra, a cura di Felice Nittolo, sarà arricchita da fotografie di STEFANO TEDIOLI

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