lunedì 30 settembre 2013

Visita al Podere Pantaleone, Bagnacavallo (RA) sotto la pioggia

Nell'ambito della "Festa di San Michele", ho prenotato visita guidata organizzata dal Comune di Bagnacavallo (RA) alla scoperta dell'oasi naturalistica Podere Pantaleone, vicolo Pantaleone, Bagnacavallo (RA, telefonando al numero IAT 0545280898.. Considerate le avverse condizioni meteo di domenica 29 settembre temevo che la visita sarebbe stata annullata, invece debbo ringraziare Roberto Fabbri, la nostra guida, che ha consentito a un gruppo di circa 12 persone sulle 30 previste in origine, di effettuare comunque l'escursione, seppure armati di ombrelli e scarponi.
Il podere si estende su un'area di circa 7 ettari, fino agli anni '60 era adibito a coltivazione di mais, grano, barbabietola da zucchero, erba medica,, abbandonato e incolto per alcuni decenni per assenza di eredi diretti dei proprietari, venne acquistato nel 1986 dal Comune di Bagnacavallo (RA) che ne fece dal 1989 area di riequilibrio biologico. 
Così oggi procedendo lungo i sentieri del bosco è stato possibile osservare le piantate abbandonate, gli alberi secolari, gli interfilari erbosi, le siepi folte che circondano gli antichi campi, alcune specie arboree rare vecchie di secoli. In particolar modo ci siamo fermati ad abbracciare virtualmente un grande pioppo capitozzato vecchio di 200 anni, che vi propongo in foto.
Abbiamo fatto una sosta presso l'area delimitata da recinzione adibita a casa delle tartarughe, che fino all'età di 5/6 anni debbono essere protette dai predatori. Interessante osservare che all'interno del bosco nulla viene asportato e/o modificato artificialmente: durante l'autunno e l'inverno le foglie vengono lasciate sui sentieri perché evitano la formazione di fango e permettono la visita degli escursionisti anche durante la brutta stagione, gli alberi morti in piedi vengono lasciati in loco così come i rami e i tronchi caduti a terra, liberi in questo modo di subire i processi di degradazione naturali. Ciò che viene eliminato con sistematicità sono invece le specie esotiche, che andrebbero ad alterare l'ecosistema del luogo. Nel bosco abbiamo osservato diversi alberi cariati e vetusti, che presentano cavità che sono fondamentali per la sopravvivenza di specie animali minacciate, tra i quali insetti rari e picchi e rapaci.
Nel 2005 in un'area precedentemente destinata a alberi frutticoli, è stato creato uno stagno detto "delle libellule" che ha permesso di reintrodurre alcune specie acquatiche rare quali la felce, il trifoglio acquatico, l'erba vescica, una pianta carnivora, il campanellino maggiore, ecc. E insieme alle piante sono arrivati gli animali: il tritone crestato italiano, la testuggine palustre, la raganella, e altri insetti rari.
Dal 2010 nell'area più occidentale dell'oasi viene mantenuto un campo di grano "infestato" da una moltitudine di fiori multicolori, come quelli che era possibile osservare un tempo in Pianura Padana. (fiordalisi, papaveri, speronella, specchio di Venere, fior d'Adone, damigella scapigliata, pettine di Venere, viola dei campi, ecc.)
Ma dello stagno delle libellule e del campo di grano infestato da fiori multicolori abbiamo potuto solo sentire il racconto della nostra guida, a causa delle avverse condizioni meteo ci è stato impossibile avvicinarci. Questo sarà sicuramente motivo per tornare, unitamente al fatto che le visite guidate possono essere prenotate anche in notturna, per offrire ulteriori incanti a chi sa osservare la natura.
Di notte pare vi siano migliaia di lucciole in volo, uccelli notturni come gufi, assioli e civette, inoltre mammiferi che si mettono in moto solo nelle ore notturne, come ricci, istrici e pipistrelli.
Il numero da comporre per prenotare le visite guidate è Roberto Fabbri 3474585280. Dal 2006 il Podere Pantaleone è riconosciuto sito di importanza comunitaria, e per questo motivo riceve fondi CEE per la tutela e la salvaguardia dell'habitat. L'area è ora affidata alla Società per gli Studi Naturalistici della Romagna, ogni anno ospita anche la manifestazione "Un albero un bambino", pensata dal Comune di Bagnacavallo (RA), grazie alla quale ogni anno vengono piantati tanti alberi quanti sono i nuovi nati. Nel 2012 furono 153, una buona annata. Spero in un prossimo futuro di poter tornare in questo sito e condividere con voi altre bellissime immagini, il sito dista da Ravenna 20 km circa, non di più.

Nessun commento:

Posta un commento