mercoledì 2 ottobre 2013

"Viaggiare con Romagna Visit Card": Ravenna in un giorno a basso budget

Perché acquistare la Romagna Visit Card essendo residenti in Emilia Romagna? "Per fare del sano turismo di prossimità spendendo il giusto": questa la mia risposta.
Ieri è arrivata Francesca da Bologna; viaggio in treno, budget ridotto all'osso, e mi ha chiesto di farle visitare alcune eccellenze della città spendendo il meno possibile. Appena scesa dal treno ci siamo dirette presso l'ufficio IAT di Classe, dove le ho fatto acquistare la "Romagna Visit Card" al prezzo di 10,00 euro, validità fino al 6 gennaio 2014. Per info www.romagnavisitcard.it
Per lei ho pensato a un itinerario composto da due sole splendide tappe: visita alla Basilica di Sant'Apollinare in Classe (RA), per ammirare uno degli 8 monumenti UNESCO della città, anticamente fulcro della vita monastica e, seconda tappa al Museo Nazionale, dove sono oggi conservati una gran parte dei tesori provenienti dalle antiche abbazie di Classe e San Vitale, tra cui una sinopia in terra rossa che è collocata al II piano del museo ma che proviene da Classe, reperto venuto alla luce durante i lavori di restauro della Basilica, eseguiti dal 1970 al 1976, che hanno interessato sia le parti decorative sia quelle strutturali e i pavimenti, includendo numerosi scavi.
Francesca è stata entusiasta della mia scelta: la basilica all'esterno si presenta sobria, tutta in mattoni faccia a vista, con un ampia area verde circostante.Abbiamo fotografato “Terre promesse”, una esibizione temporanea di bufale realizzate dallo scultore Davide Rivalta, collocate nel verde dei prati. La basilica  rivela tutto il suo fascino solo una volta che si è varcato l'ingresso: ci accoglie con un'architettura a tre navate, di cui quella centrale è il doppio delle due laterali, separate da due file di dodici colonne in marmo greco.
Questo capolavoro architettonico è dal 1996 parte della World Heritage List. Il nostro sguardo è subito catturato dall'abside, interamente rivestito da mosaici realizzati con vetri colorati, tessere oro e argento, madreperle.
A sua volta l'abside è incorniciata da un grande arco trionfale con al centro Cristo benedicente, affiancato dai simboli degli evangelisti. Nella fascia inferiore 12 agnelli escono dalle sfavillanti città celesti di Betlemme e Gerusalemme e si dirigono verso Sant’Apollinare in posizione orante. Il simbolismo di questo mosaico è tipico dell’arte bizantino-ravennate del IV sec. ed è frutto del pensiero politico-religioso dell’epoca. La basilica fu dedicata a Sant'Apollinare, primo vescovo di Ravenna, oggi patrono della città.
Usciamo incantate e soddisfatte dalla basilica e ci dirigiamo in centro storico, dove ci attende una sosta al Melarancio,  per una piadina con affettati e formaggi, in linea con la tradizione locale. Spendiamo bene e ci assicuriamo una riduzione del 10% sulla consumazione grazie alla presenza di questo locale nell’elenco degli esercizi pubblici convenzionati con “Romagna Visit Card”. 
Per info http://www.romagnavisitcard.it/it/circuito-scontoArriviamo al Museo Nazionale dopo aver percorso via Cavour, cuore dello shopping ravennate. Scattiamo molte foto nei chiostri al materiale lapideo, per buona parte proveniente dagli scavi effettuati a Classe. Non ci perdiamo la Sala di Porta Aurea né la esposizione temporanea “Licata e i maestri del mosaico”, davvero splendida. In un angolo del secondo chiostro una magnifica FIAT 500 interamente rivestita a mosaico da Felice Nittolo, esponente dell’arte contemporanea famoso in tutto il mondo.
Arriviamo finalmente al II piano, dove un intero lato della “sala della sinopia” è occupato da un disegno preparatorio in terra rossa, che è stata ritrovato nel semicatino destro dell'abside di Sant’Apollinare in Classe (RA), a seguito dello strappo del mosaico esistente. Dopo l'operazione di recupero, resa complessa dal fatto che il disegno non era tracciato sull'intonaco ma direttamente sui mattoni, la sinopia è stata trasferita su una struttura in profilato di alluminio, ricoperta con resine epossidiche e lana di vetro, che riproduce l'arco di cerchio relativo alla posizione del ritrovamento. 
Uno dei motivi di particolare interesse del disegno è il fatto che si riferisce ad un motivo mai realizzato: una fascia decorativa con coppie di pavoni affrontati intercalati con cesti di fiori e racemi che riproducono il motivo simbolico dell'albero della vita. Il cambiamento di programma iconografico che ha portato alla scelta della nota raffigurazione di S. Apollinare orante in mezzo al suo gregge, fu forse dovuto all'arrivo a Ravenna del nuovo vescovo, Massimiano, che consacrò la Basilica di Sant'Apollinare in Classe nel 549. Sotto la sinopia sono esposti tre frammenti di mosaico restaurati in modo da permettere la lettura dei motivi decorativi. In questa sala ci sono già tornata più volte, me ne starei lì per ore ad osservare, oggi sono felice di avere coinvolto una amica in questa mia passione.
Uscite dal Museo Nazionale ci siamo rese conto che avevamo ancora un po' di tempo libero prima del treno di ritorno, ci siamo così dirette verso la Domus dei Tappeti di Pietra, che dista soli 100 metri dal Museo Nazionale. Per info potete visitare http://www.romagnavisitcard.it/it/circuito-gratis/item/domus-dei-tappeti-di-pietra-2; anche questo sito archeologico fa parte del circuito,  per cui abbiamo potuto usufruire della gratuità. Accompagno Francesca in stazione, che mi ringrazia con un sorriso. Ha speso 10,00 euro per l'acquisto della Romagna Visit Card ma ora potrà tornare ad usarla fino al 06 gennaio 2014 in tutta la Romagna. Non male davvero, cosa ne pensate?

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