Massa
Lombarda dedica un affettuoso ricordo al maestro Giulio Ruffini, a poco più di
due anni dalla scomparsa. La mostra dal titolo "La mia terra" Segni e colori della memoria inaugura venerdì 24 gennaio 2014 alle ore 18.00 presso la ex-Chiesa del Carmine, via Rustici, Massa Lombarda (RA e rimarrà fruibile fino al 16 febbraio 2014 osservando gli orari seguenti: venerdì dalle 16.00 alle 19.00, sabato e domenica 10.00-12.00 e 16.00-19.00.
Nato
a Villanova di Bagnacavallo, Ruffini è stato tra gli artisti romagnoli più noti
in ambito nazionale. Inizialmente a contatto con il movimento neorealista, nel
1952 ha vinto il “Premio Suzzara”. Nel ’54 ha allestito la sua prima mostra
personale a Bologna e partecipato alla Biennale di Venezia. Nel 1955 è stato
invitato alla Quadriennale romana. Tra gli anni ’60 e ’70 ha svolto intensa
attività espositiva ed è presente ad importanti rassegne artistiche a livello nazionale.
Attratto dalla poetica informale, si colloca sulla linea dell’espressionismo
europeo, affrontando tematiche sociali, ma traendo anche ispirazione dalla
dimensione ambientale e domestica del proprio vivere. Nel 1997, la città di
Ravenna gli ha dedicato una grande
mostra antologica nelle sale della Loggetta Lombardesca. Le ultime “grandi
mostre” risalgono al 2002 (La scomparsa
della Romagna) a Forlì e a Fusignano e al 2007-2008 (L’occhio del poeta) alla Manicalunga della Biblioteca Classense di
Ravenna. Dopo la scomparsa, è uscito il volume Album a disegni, ideato ed impaginato dal Maestro.
La
mostra, ideata da Orlando Piraccini e curata assieme a Paolo Trioschi, riprende
uno dei cicli tematici più importanti dell’intera opera dell'artista, incentrata sulla perdita del paesaggio agrario e della civiltà rurale. In visione sono
dipinti e disegni dagli anni ’60 fino al primo scorcio del Duemila,tra i quali
anche il celebre dipinto intitolato La
scomparsa della Romagna risalente al 1983: vero e proprio grido di dolore
dell’artista, di fronte ad un paesaggio naturale trasformato in immensa discarica
invasa da macerie e rovine, frammenti e resti “simboli” dell’estinto mondo
contadino. E’ il pittore navigatore nel suo tempo il Ruffini che viene
ricordato in questa mostra, tra le grandezze tragiche della società
industrializzata e il disfacimento doloroso della civiltà rurale. L’iniziativa
è promossa dal Comune di Massa Lombarda (RA) nell’ambito della tradizionale festa
paesana dedicata a San Paolo, con la collaborazione tecnico-scientifica
dell’Istituto regionale per i Beni Culturali. Nelle foto opere di Giulio Ruffini, foto scattate a Bagnacavallo (RA)
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