lunedì 20 gennaio 2014

"La mia Terra" omaggio a Giulio Ruffini: inaugurazione venerdì 24 gennaio 2014

Massa Lombarda dedica un affettuoso ricordo al maestro Giulio Ruffini, a poco più di due anni dalla scomparsa. La mostra dal titolo "La mia terra" Segni e colori della memoria inaugura venerdì 24 gennaio 2014 alle ore 18.00 presso la ex-Chiesa del Carmine, via Rustici, Massa Lombarda (RA e rimarrà fruibile fino al 16 febbraio 2014 osservando gli orari seguenti: venerdì dalle 16.00 alle 19.00, sabato e domenica 10.00-12.00 e 16.00-19.00.
Nato a Villanova di Bagnacavallo, Ruffini è stato tra gli artisti romagnoli più noti in ambito nazionale. Inizialmente a contatto con il movimento neorealista, nel 1952 ha vinto il “Premio Suzzara”. Nel ’54 ha allestito la sua prima mostra personale a Bologna e partecipato alla Biennale di Venezia. Nel 1955 è stato invitato alla Quadriennale romana. Tra gli anni ’60 e ’70 ha svolto intensa attività espositiva ed è presente ad importanti rassegne artistiche a livello nazionale. Attratto dalla poetica informale, si colloca sulla linea dell’espressionismo europeo, affrontando tematiche sociali, ma traendo anche ispirazione dalla dimensione ambientale e domestica del proprio vivere. Nel 1997, la città di Ravenna gli ha dedicato  una grande mostra antologica nelle sale della Loggetta Lombardesca. Le ultime “grandi mostre” risalgono al 2002 (La scomparsa della Romagna) a Forlì e a Fusignano e al 2007-2008 (L’occhio del poeta) alla Manicalunga della Biblioteca Classense di Ravenna. Dopo la scomparsa, è uscito il volume Album a disegni, ideato ed impaginato dal Maestro.

La mostra, ideata da Orlando Piraccini e curata assieme a Paolo Trioschi, riprende uno dei cicli tematici più importanti dell’intera opera dell'artista, incentrata sulla perdita del paesaggio agrario e della civiltà rurale. In visione sono dipinti e disegni dagli anni ’60 fino al primo scorcio del Duemila,tra i quali anche il celebre dipinto intitolato La scomparsa della Romagna risalente al 1983: vero e proprio grido di dolore dell’artista, di fronte ad un paesaggio naturale trasformato in immensa discarica invasa da macerie e rovine, frammenti e resti “simboli” dell’estinto mondo contadino. E’ il pittore navigatore nel suo tempo il Ruffini che viene ricordato in questa mostra, tra le grandezze tragiche della società industrializzata e il disfacimento doloroso della civiltà rurale. L’iniziativa è promossa dal Comune di Massa Lombarda (RA) nell’ambito della tradizionale festa paesana dedicata a San Paolo, con la collaborazione tecnico-scientifica dell’Istituto regionale per i Beni Culturali. Nelle foto opere di Giulio Ruffini, foto scattate a Bagnacavallo (RA)

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