Si tratta di un esempio di architettura dell'Ottocento italiano, i cui lavori vennero iniziati nel 1860, all'indomani della nascita dello Stato Italiano, e si conclusero nel 1862, con la sua inaugurazione. Allora piaceva molto il teatro d'opera, oggi invece il calendario degli spettacoli è composto prevalentemente da prosa e spettacoli di teatro comico e dialettale.
L'ingresso principale è costituito da un portone alto e stretto, rialzato dal piano stradale solo da alcuni gradini e presenta un finestrone a lunetta che dà luce al ridotto del primo piano. L'interno è una piccola bomboniera, che può ospitare fino a 230 spettatori circa.
Le poltroncine sono in velluto rosso, come si usava nel Risorgimento. La sala del teatro è a ferro di cavallo con due ordini di palchi separati da pilastri con capitelli ionici, i quali a loro volta sono sovrastati dal loggione, che è a balconata continua.
La volta del soffitto poggia sulle pareti del loggione tramite un elegante sistema di archi acuti. Al centro si può ammirare un rosone in legno che veniva anticamente aperto e chiuso per lasciare spazio a un lampadario a scomparsa. Nella decorazione pittorica della volta sono dipinti 12 medaglioni rappresentanti personaggi famosi, tra i quali spiccano Garibaldi e Mazzini.
La volontaria FAI di oggi era una ragazza universitaria che studia conservazione dei Beni Culturali a Ravenna: grazie a te e a chi come te mette il proprio tempo al servizio della cultura, dell'arte e della fruizione del patrimonio italiano. Tempo ben speso, cosa ne dite?
E' possibile prenotare visite guidate per gruppi telefonando al 0544979239.
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