martedì 14 ottobre 2014

La Commissione Europea a Ravenna (RA), Italy 13 ottobre 2014 #ECoC2019

Quella di ieri è stata una giornata impegnativa per noi del Social Media Team di Ravenna 2019, ma è stato bello essere in prima linea e documentare tutto ciò che stava accadendo in città. La delegazione in visita a Ravenna lunedì 13 ottobre 2014 era composta da tre membri della Commissione Europea che avrà il compito di giudicare quale tra le sei città italiane finaliste si aggiudicherà il titolo di "Capitale Europea della Cultura 2019". Le altre città in corsa per il titolo, per chi ancora non lo sapesse, sono: Siena, Cagliari, Perugia-Assisi, Matera e Lecce.
In apertura sosta in Piazza del Popolo, per un benvenuto a cura di Corpogiochi a scuola, con una coreografia di Monica Francia, dei Cantieri Danza. 300 ragazzi e ragazze delle scuole di Ravenna e dintorni, dalle primarie alle superiori, con indosso le coloratissime magliette di Ravenna 2019 e  tanta voglia di essere protagonisti. Una bella atmosfera. Diretta al pulmino, la commissione ha chiesto di fare visita alla Tomba di Dante, la cui fama nel mondo è ben nota. Prima tappa del nostro tour il Teatro Socjale di Piangipane (RA). Forse non tutti sanno che fu fondato nel 1911 dalla Cooperativa Agricola Braccianti Piangipane; dal 1990 è un circolo ARCI  e dal 2004 al 2007 ha subito un intervento di restauro che lo ha riportato all'aspetto originale. Non ci sono poltrone fisse in platea, possono trovare posto sia seggiole che tavoli, e infatti è tradizione che qui oltre ad assistere a spettacoli e/o concerti si possano degustare ottimi cappelletti al ragù, fatti a mano secondo la antica ricetta di Romagna.
Ma la commissione, così come i Sindaci delle città che sostengono la candidatura di Ravenna 2019 hanno dovuto misurarsi anche con il compito di piegare e chiudere un cappelletto in prima persona. Bello vederli all'opera, così come assistere al lavoro delle sfogline, oppure delle donne intente a cuocere la piada sul tradizionale testo, seppure all'esterno.
Tutti a tavola con i gigèt ai fagioli in apertura, un piatto povero della tradizione contadina, che a dire il vero non avevo mai degustato prima. Ma voi lo sapete, io non sono nata a Ravenna, e ancora molte sono le cose che ho da imparare sulle sue tradizioni. A seguire cappelletti al ragù. Per chi voleva proseguire salumi e formaggi del territorio con piada, quindi frutti e dolci al cucchiaio.In abbinamento ottimo Sangiovese e Burson etichetta rossa, vino d.o.c. prodotto nella zona di Bagnacavallo (RA), che ha sostenuto la candidatura di Ravenna con l'uscita di una etichetta ad hoc. Al termine del pranzo una breve esibizione di ballerini di liscio da sala, e la classica immancabile "Romagna Mia", che ha fatto alzare in piedi più di qualcuno.
Il nostro itinerario era diviso in scene, come quelle di una commedia di teatro: 5 in tutto, più la conclusione in darsena. La prima scena si è svolta presso il CISIM di Lido Adriano (RA) - Centro Studi e Insegnamenti Mosaico - un edificio pubblico che all'interno ha 3 spazi distinti: una sala grande destinata ad ospitare spettacoli e/o concerti, una zona soppalcata che ospita la biblioteca e gli incontri, un ufficio dove ha sede il centro Informa Giovani.
Presenti al momento del nostro arrivo alcuni scolari, di etnie differenti tra loro, che si sono esibiti in un ballo con girotondo finale. Alle pareti ho notato della street art, che ho fotografato per voi. Al piano superiore un incontro con le comunità di immigrati.
Per la seconda scena "la danza degli opposti" ci siamo spostati al Mausoleo di Teodorico, dove ad attenderci c'era il SoundScaping di Fanny & Alexander: ottimo intermezzo, piacevole atmosfera rilassata in uno dei monumenti più suggestivi in città.
Al termine siamo tornati in centro storico, per "verso il mare aperto", dove abbiamo visitato Palazzo Rasponi dalle Teste in Piazza Kenendy, il luogo che diventerà "Casa di Europa" qualora si vincesse la candidatura. Presentato "Folla" di Luca Barberini, giovane mosaicista under 40, ai piani superiori, e a seguire un coffee break e qualche chiacchiera con i rappresentanti delle categorie giovanili nel giardino del palazzo.
Al termine performance dei giovani del Teatro delle Albe, che ci ha accompagnato fino a Piazza San Francesco dove ha avuto luogo l'incontro con i cittadini di Ravenna, attraverso i progetti messi in campo dopo Agorà 2014, dal quale sono emersi "Atmosfere di Arte Diffusa", Ravennopoli e il Festival Vegano (presentato tra il 3 e il 5 ottobre)
Ancora una volta la commissione si è dovuta cimentare in un compito in prima persona: un mosaico in movimento, con la posa di una tessera nel lavoro già quasi ultimato (una grande torta dedicata alla candidatura e all'Europa).
Per Ravennopoli abbiamo giocato con i dadi, le caselle riproducenti palazzi antichi, i figuranti in costumi realizzati dai cittadini sul fac simile di quelli storici, ecc.Ma il tempo vola, e si è fatto tardi, per cui abbiamo proseguito in direzione Canale Candiano, darsena di Ravenna, che i nostri ospiti hanno percorso in barca fino al ponte mobile e ritorno, per la quinta e finale scena "trasformo, dunque siamo".
Ad aspettarli circa 3 mila persone, chi a piedi, chi in bicicletta, chi in carrozzella, per arrivare fino all'ex tiro a segno, dove era stato predisposto un aperitivo di saluto. Grande folla, grande partecipazione, tanta passione. Purtroppo subito dopo il brindisi conclusivo ha cominciato a piovere piuttosto forte, e nel giro di poco la gente intervenuta all'evento ha cominciato a disperdersi. Mi sarebbe piaciuto avessimo potuto festeggiare con agio, a volte le nubi sono irrispettose anche della gioia dopo una lunga giornata di lavoro.
Ma nel nostro intimo abbiamo forte la convinzione di aver atto tutto quanto possibile per sostenere questa candidatura, ed ora non rimane che attendere fiduciosi: il 17 ottobre verso sera sapremo se le nostre energie sono state ben spese. In bocca al lupo a Ravenna, Captale Europea della Cultura 2019.

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