martedì 28 ottobre 2014

Parco Archeologico di Classe, Ravenna (RA): presentato oggi il progetto dell'architetto Daniela Baldeschi

E' stato presentato oggi in conferenza stampa a Ravenna l’avvio dei cantieri di allestimento che consentiranno la piena e funzionale fruizione della I stazione del Parco Archeologico di Classe, che sarà inaugurata nell’estate 2015. Questi interventi sono stati interamente progettati dal gruppo guidato dall’architetto Daniela Baldeschi, che la Fondazione RavennAntica ha individuato nell’ambito di un concorso di Idee.  Eccone la descrizione nelle parole dell'architetto stesso.
La prima stazione di visita del Parco Archeologico di Classe si estende in un’area costellata di rinvenimenti archeologici e di monumenti storici tra i più importanti del ravennate. L’idea del progetto si articola attorno ad alcuni capisaldi con l’obiettivo di valorizzare l’intera area Si è pensato dapprima ad un ripristino filologicamente corretto dell’ambiente in cui si collocava il sito archeologico. Ciò comporta la “correzione” degli elementi di maggior impatto visivo, come la ferrovia, il richiamo al contesto naturale del mare e della linea costiera, il ripristino del ramo secondario del canale portuale, la ricostruzione virtuale e reale di alcuni settori o edifici, al fine di ricreare efficacemente, agli occhi del visitatore, la funzione primaria e l’importanza storica di quello che è stato uno dei porti commerciali più attivi del mondo antico. Il percorso inizia dall’area d’ingresso al sito che sarà migliorata, resa più visibile, in modo da creare un filtro tra area verde e recinzione, tra strada e parcheggio. Nel progetto si è prevista la riqualificazione dell’area parcheggio esistente, creando un’unione con il nuovo accesso pedonale, collocato sulla via Marabina.
In questo modo il visitatore potrà accedere al sito da un unico viale e una volta entrato, trovarsi nella grande area/piazza da dove potrà vedere l’elemento sporgente biglietteria dell’edificio adibito a book/shop ed entrare nell’edificio principale dove potrà assistere alla presentazione multimediale tramite due proiezioni: una a pavimento che metterà in evidenzia gli aspetti naturalistici, geologici, storici, archeologici del territorio in esame; l’altra a parete sarà una proiezione immersiva con immagini e filmati sui monumenti più importanti di Ravenna e sulle ricostruzioni storiche del sito archeologico in oggetto; il tutto sarà raccontato da un mercante del tempo la cui immagine sarà proiettata su un pannello che riveste il pilastro centrale.
Oltre alla sala multifunzionale, dedicata all’inquadramento territoriale del sito di Classe/Ravenna, l’edificio comprenderà un’aula didattica e l’ampliamento della zona bagni con l’adeguamento per i disabili. Il percorso continua verso l’interno del sito archeologico che sarà strutturato per garantire il minimo impatto fisico e visivo; sulla zona del ponte antico verrà costruito un ponte/passerella in modo da collegare l’isola al resto dell’area dell’antico porto. Si è cercato di offrire al visitatore, un'idea della storia del sito e dei vari avvicendamenti che ne hanno visto la crescita e il successivo degrado con l’installazione, lungo un percorso opportunamente scelto, di pannelli a sovrapposizione grafica (lastre prospettiche) trasparenti con serigrafie che mostrano ricostruzioni di elementi architettonici non più presenti che, vengono a sovrapporsi con il panorama retrostante, fondendosi e restituendo la vista del complesso come doveva essere a suo tempo.
Il completamento dell’allestimento e la valorizzazione del Parco Archeologico del podere Chiavichetta non può prescindere dalla progettazione del verde che, per quanto riguarda nello specifico l’area archeologica, è stata pensata come una quinta alberata a sviluppo lineare, posta in fregio al percorso pedonale e ciclabile che si snoda lungo il lato sud occidentale dello scavo. La finalità del corpo vegetazionale è di fornire una schermatura del paesaggio urbano moderno (con copertura alla vista degli edifici che costituiscono la frazione di Ponte Nuovo) di migliorare la qualità dell’aria in un’area fortemente insediata a ridosso di Ravenna e pressoché priva di alberature, nonché di offrire un piacevole riparo (sia dal sole, sia dalla pioggia) ai visitatori del Parco.

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