martedì 13 gennaio 2015

Visita al Palazzo della Prefettura in Piazza del Popolo a Ravenna (RA)

Siamo in Piazza del Popolo a Ravenna: sul lato sud si erge l'attuale Palazzo della Prefettura, un tempo sede del Cardinale Legato. Forse non tutti sanno che, qualora si organizzi una visita guidata, è necessario comunicare anticipatamente nome e cognome di tutti i partecipanti: qui hanno infatti sede gli alloggi e gli uffici della massima carica dello Stato sul territorio della Provincia di Ravenna e vigono severe norme di sicurezza. Qualche tempo fa ho  avuto l'opportunità di salire ai piani nobili, grazie alla mia partecipazione al SMT Ravenna 2019 e di scattare qualche foto: è per me un piacere oggi poterle condividere con voi.

Ma veniamo a qualche breve cenno storico. (I contenuti sono tratti dal web, pubblicati da Ardia Marzetti nel 2008 e da noi liberamente adattati). L'architettura austera, per un edificio che potremmo definire tardo barocco, connota la funzione del Palazzo quale sede del potere e della giustizia.La pianta allungata del corpo del Palazzo, la cui unica licenziosità è il portale barocco, lo rendono similare ai modelli romani, per esempio al palazzo del Quirinale e soprattutto al Palazzo Farnese. Questi elementi farebbero supporre la presenza di un progettista romano, forse Francesco Fontana, già presente a Ravenna per la realizzazione della chiesa di S. Maria dei Suffragi edificata tra 1701 il 1714 e del Palazzo degli Spreti attuale "Casa del Popolo".
Ma a quando risale la funzione pubblica di questo splendido palazzo? Tra il 1280 e il 1288 il Comune si insediò nella Piazza Maggiore (odierna Piazza del Popolo) seguito nel 1295 dal rappresentante del Papa, diventando Palazzo del Cardinale Legato. I Veneziani erigettero il Palazzo Comunale in Piazza Maggiore nel 1444, quando la città fu governata da un Podestà; esso era situato di fianco al Palazzo Apostolico del quale non abbiamo più notizie fino all'avvento del passaggio dal dominio veneziano a quello di Papa Giulio II. 
Nel 1509 la Serenissima cedette i suoi domini in Romagna allo Stato Pontificio, ma solo dal 1529 si ebbe l'insediamento stabile in città del Cardinale Legato, il rappresentante del Papa con funzioni di giudice, che andò ad alloggiare nell'abbazia di Sant'Apollinare in Classe. Nel 1688 a Ravenna ci fu un disastroso terremoto che fece crollare anche il campanile della Chiesa di San Vitale e provocò danni al Palazzo. 
Sappiamo che fu quasi completamente ricostruito nel 1694 dal Cardinale Barberini. Una lapide murata all'interno del cortile ce lo conferma. Una delle immagini più antiche che raffigura il Palazzo è del Coronelli e risale alla fine del '600. In questa immagine il Palazzo prospiciente sulla piazza è costituito da due facciate, una delle quali monumentale con muro a scarpa, cornici, portale e attico con finestre ovali; queste ultime sono scomparse mentre nell'insieme la figura corrisponde a quella odierna. Dal disegno risulta inoltre una porta a sinistra del portale (oggi scomparsa) quale ingresso della Chiesa di San Giovanni Decollato del 1572, inglobata nel rifacimento del 1694.
Il complesso del Palazzo Legatizio, che occupava quasi un intero isolato, ospitava non solo la sede del cardinale Legato e gli uffici amministravi ma anche l'alloggio del suo vice nella parte meno ricca.  Nella parte retrostante vi erano gli alloggi delle guardie e le carceri; le esecuzioni capitali avvenivano generalmente nella piazza per impiccagione o decapitazione come si desume dai registri comunali del XVI secolo.
Gaetano Savini nel 1907 ci lascia la seguente descrizione: "nell'atrio, a destra e a sinistra, vi sono due scale ... la scala di sinistra .. conduce alla Prefettura ... benché di marmo non abbia che le pedane ... presenta l'aspetto di scalone nobile; è decorato con colonne ioniche e balaustre, il tutto di cotto verniciato, e sei statue di scagliola lucida allusive alla scienza, giustizia, ecc. fra le quali Minerva, posta in una nicchia ... fronteggia lo scalone.. Di questo scalone neoclassico, ornato da una balaustra con colonne ioniche binate, rimangono solo il ricordo e le statue.
Per saperne di più occorrerà organizzare una bella visita guidata, cosa ne dite, partecipiamo numerosi?

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