Trovo che sia bello farsi guidare dalla propria immaginazione ed evocare immagini, prima di visitare un luogo nella realtà, voi cosa ne pensate? Chiamiamola se volete creatività. Dopo la mia prima visita alla Pineta di Classe, occorsa nel aprile 2013, rimasi affranta e colpita dall'esito devastante dell'incendio sviluppatosi il 19 luglio 2012, che distrusse 40 ettari di pineta. Ne scrissi qui, e non ci tornai più fino a sabato scorso, in occasione di una visita guidata organizzata dai volontari di Legambiente per l'iniziativa "Puliamo il Mondo", inserita nell'ambito del festival Vegan In Tla Muraja.
Direi che ho fatto bene a lasciar passare un po' di tempo: la sorpresa è stata tanta nel constatare che la natura, a distanza di 3 anni dall'evento negativo, già lancia segnali di ripresa. I pini sono bassi, ma fitti, fitti, a tal punto che probabilmente si renderà necessario diradarli in un prossimo futuro. La nostra guida ci diceva che ci vorranno presumibilmente fino a 25 anni perché torni tutto come prima.
Ma procediamo con ordine. siamo partiti dal Camping Ramazzotti a Lido di Dante (RA), percorrendo un sentiero che conduce fino all'area delimitata da cancello chiuso a chiave; eravamo accompagnati da una guida della forestale e da volontari in sorveglianza dell'area naturalistica protetta.
Sopra di noi molti velivoli a motore sorvolavano la pineta - perlopiù deltaplano a motore - ma anche piccoli aerei da diporto, laddove l'intera area sarebbe preclusa al traffico aereo, per salvaguardare le specie protette che qui nidificano.
Proseguendo la nostra passeggiata, abbiamo scelto di percorrere i sentieri retro-dunali. Lo spettacolo si è fatto ancora più maestoso.
Si tratta di uno scenario di rara bellezza, che ci sentiamo ci consigliare a chi transita da Ravenna. Presenti in spiaggia alcuni gruppi di naturisti. In pineta non mancano gli scoiattoli e, raramente, i daini.
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