Inaugurata da pochi giorni, la mostra "Divina Commedia. Le visioni di Dorè, Scaramuzza, Nattini" fa già parlare di sé. Allestita presso il MAR, via di Roma 13, Ravenna (RA, rimarrà fruibile fino al 10 gennaio 2016.
Nell’anno delle celebrazioni del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri il Museo d’Arte della città di Ravenna partecipa alle manifestazioni in onore del Sommo Poeta con questa bella mostra, curata da Stefano Roffi, realizzata in collaborazione con la Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo..
Sono 33 opere per ogni cantica - Inferno, Purgatorio e Paradiso - le opere firmate da Amos Nattini. Incoraggiato da Gabriele D'Annunzio a portare a compimento il monumentale lavoro, espose per la prima volta a Parigi nel lontano 1931. Morì nel 1941. Trovo che l'artista abbia saputo trasmettere il proprio amore per la Divina Commedia in maniera originale e cromaticamente interessante. Belle in modo particolare le tavole legate a Ravenna, dove compaiono i maestosi pini marittimi della Pineta di Classe. Potenti esplosioni di luce per le tavole realizzate a rappresentare il Paradiso.
Ai piani superiori troviamo altri due eccezionali interpreti del messaggio dantesco: Francesco Scaramuzza, nato a Parma nel 1803, al quale viene accostato l'illustre e conosciutissimo Gustave Dorè.
L'opera più imponente di Scaramuzza è senza dubbio l'illustrazione della Divina Commedia, che egli curò in maniera quasi maniacale: 243 grandi disegni a penna (73 per l’Inferno, 120 per il Purgatorio, 50 per il Paradiso), di cui ben 18 dedicati al solo canto XXXII dell’ultima cantica. Entrando in una delle sale ho pensato di trovarmi di fronte a fotogrammi di una pellicola cinematografica, con immagini che riprendono le scene dantesche attimo per attimo. Sono immagini potenti, quasi bibliche, di grande forza espressiva.
Il corredo illustrativo della Divina Commedia, disegnato dal francese Gustave Doré (Strasburgo 1832-1883) attorno al 1861-68, è certamente il più popolare in assoluto, ancora oggi: la sua fama è dovuta anche alla prevalente attività d’illustratore d’opere letterarie (Milton, Rabelais, Balzac, La Fontaine, Cervantes, Bibbia, Ariosto) espletata come pittore e incisore che, con tratti robusti, marcati e decisi, coglie con virtuosismo romantico gli aspetti più realistici dell’opera dantesca. Predominano nelle sue opere i toni cupi, anche al di fuori dell’Inferno.
La mostra sarà fruibile a titolo gratuito in occasione della "Notte d'Oro" sabato 10 ottobre 2015: una opportunità per immergersi nella Divina Commedia di Dante grazie a tre illustratori eccelsi. Qualora siate interessati, il museo organizza visite guidate, come quella alla quale ho preso parte io stessa, che permettono di approfondire la conoscenza di tanti dettagli utili. Le opere esposte sono 500, per cui un piccolo aiuto forse necessita, cosa ne dite? Per info visitate il sito.
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