Abbiamo fatto tappa in collina, raggiunta con celerità da Faenza (solo 15 km circa), prendendoci il tempo necessario per ammirare dei fantastici campi coltivati a girasoli, sulla strada che sale al podere. 22 ettari coltivati con vitigni autoctoni al Podere La Berta: principalmente Sangiovese, ma anche Pagadebit, Albana, Trebbiano e Cagnina. Una tradizione vitinicola che nasce dalla scommessa di un pionere romagnolo, assolutamente autodidatta: Marcello Giovannini. A lui nel 2009 sono subentrati i tre fratelli Poggiali, più per amore del territorio che altro, andando a proseguire sulla strada della valorizzazione dei vitigni autoctoni di Romagna.
I vigneti del Podere La Berta si trovano in località Brisighella (RA), lungo il corso del fiume Lamone, ad una altitudine che varia tra i 160 e i 200 metri sul livello del mare. I terreni si cui si sviluppano presentano componenti argillose, sono attigui ai calanchi, e materiali derivati da rocce tenere a componante carbonatica, dalle quali i vini di produzione traggono le caratteristiche organolettiche.
Il vigneto Solano, perfettamente inserito tra un calanco, il bosco dell'Olmetello e il centro aziendale, per la propria esposizione massima al sole, dà il nome al Sangiovese Superiore Solano che ho avuto il piacere di sorseggiare in azienda.
I buyer internazionali dimostrano di amare la Romagna e apprezzare i suoi prodotti, al di là degli stereotipi che li vedrebbero prediligere le Langhe o la Toscana. Molti chiedono come e dove poter acquistare casa in Romagna, e spesso finiscono col farlo.
Nicole Poggi mi ha affascinata con il racconto della stesura del volume "Un anno in Romagna", edito da Guido Tommasi editore nel 2015, scritto a due mani con Cristina Casadei, e splendidi contributi fotografici di Gianluca Camporesi. Non ho potuto fare a meno che acquistarlo, pur apprendendo che a breve uscirà il secondo volume della medesima collana. Troppo bello! Assolutamente consigliato!
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