Oscar Wilde (Dublino,
16 ottobre 1854 – Parigi, 30 novembre 1900) fu un celebre poeta, aforista,
scrittore, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese. Visitò Ravenna nel 1877 all'età di 23 anni, entrando nella Pineta di Classe a cavallo. Un anno dopo
scrisse una poesia dove riportò le sue sensazioni relativamente a questa visita, grazie alla quale vinse l'Oxford Newdigate Prize.
"Le vette dei pini
dondolavano alla brezza della sera
Col roco mormorio dei mari invernali,
E gli alti fusti erano striati di lucente ambra; -
Vagai per il bosco in folle piacere,
Qualche uccello spaventato, con svolazzanti e agili ali,
Fece beve di tutti i fiori; ai miei piedi,
Come corone argentee, giacquero i pallidi narcisi,
E uccelletti cantarono su ogni frasca attorcigliata.
O alberi ondeggianti, o libertà della foresta!
Nelle vostre dimore almeno l'uomo è affrancato,
E quasi dimentica lo stanco mondo della lotta:
Il sangue scorre più caldo, e un senso di vita
Si ridesta nelle vene ravvivate, mentre ancora una volta
I boschi si riempiono di dei che credevamo trucidati.
A lungo guardai, e certo sperai di vedere
Qualche Pan dal pié caprino fare lieti canti e musiche
Fra i giunchi! qualche spaventata vergine driade
In fanciullesca fuga! o in agguato nella radura,
I morbidi arti scuri, la licenziosa faccia traditrice
Di un dio boschivo! Diana Regina alla caccia,
Col roco mormorio dei mari invernali,
E gli alti fusti erano striati di lucente ambra; -
Vagai per il bosco in folle piacere,
Qualche uccello spaventato, con svolazzanti e agili ali,
Fece beve di tutti i fiori; ai miei piedi,
Come corone argentee, giacquero i pallidi narcisi,
E uccelletti cantarono su ogni frasca attorcigliata.
O alberi ondeggianti, o libertà della foresta!
Nelle vostre dimore almeno l'uomo è affrancato,
E quasi dimentica lo stanco mondo della lotta:
Il sangue scorre più caldo, e un senso di vita
Si ridesta nelle vene ravvivate, mentre ancora una volta
I boschi si riempiono di dei che credevamo trucidati.
A lungo guardai, e certo sperai di vedere
Qualche Pan dal pié caprino fare lieti canti e musiche
Fra i giunchi! qualche spaventata vergine driade
In fanciullesca fuga! o in agguato nella radura,
I morbidi arti scuri, la licenziosa faccia traditrice
Di un dio boschivo! Diana Regina alla caccia,
(traduzione di Masolino D'Amico)
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