Oltre 100 opere
a partire dagli ani 20 fino agli anni 70 descrivono la personalità del pittore, scrittore e
pensatore (politico) Carlo Levi considerato tra i più
significativi narratori del Novecento. Una raccolta unica, un ampio e
ricercato campionario di opere tra pittura, scultura e
monotipi per raccontare l’intellettuale e
l’artista, curata attraverso una ricognizione attenta sui collezionisti privati del nostro
territorio che ha coinvolto il nuovo spazio Museale C.U.BO Centro Unipol
Bologna, che ha all’interno una ricca collezione dedicata al Novecento di cui
di circa 50 opere di Carlo Levi, e realtà analoghe come il museo MAGI900 di
Pieve di Cento (FE), l’archivio Cagli di Roma, la Fondazione Carlo Levi di Roma
che conserva una raccolta di 800 dipinti del Maestro e
un archivio di manoscritti e di materiale documentario sull’artista.
Un mostra che è anche la
celebrazione dei 50 anni dalla scesa di Levi in politica, era il 1963 infatti quando per dare peso alle sue inchieste
sociali sul degrado generalizzato del paese, e mosso dal
desiderio di contribuire a modificare una politica stratificata su un
immobilismo di conservazione di certi diritti acquisiti anche illegalmente,
Levi passa dalla teoria alla pratica e, convinto dagli alti vertici del partito
comunista, incomincia a svolgere politica attiva. Candidato a un seggio
senatoriale, viene eletto per due legislature Senatore della Repubblica.
Il vasto gruppo di opere esposte vuole condurre il pubblico sia
all’abilità artistica e pittorica dello scrittore che raccontava anche
attraverso le linee energetiche che compongono un’opera, sia essa
bidimensionale o tridimensionale, la capacità dell’uomo di essere testimone e
protagonista degli eventi politici culturali del suo tempo, sia effettuare
un’indagine accurata del personaggio storico che se da un lato fu un
sostenitore delle regole, dall’altro si espresse come innovatore per
caldeggiare quei cambiamenti necessari a migliorare la condizione del paese.
Nato a
Torino, il 29 novembre 1902 (morirà a Roma il 4 gennaio 1975) in una
famiglia ebraica della borghesia torinese, fin da ragazzo dedica molto del suo
tempo alla pittura. Nel periodo degli studi universitari, per il tramite dello
zio, l'onorevole Claudio Treves (figura di rilievo nel Partito socialista),
conosce Piero Gobetti che lo invita a collaborare alla sua rivista La
Rivoluzione liberale e lo introduce nella scuola di Felice Casorati intorno
alla quale gravita l'avanguardia pittorica torinese.Queste amicizie saranno determinanti per scegliere un percorso che nonostante la laurea in medicina, Levi dedicherà all’arte e alla passione politica maturando la sua consapevolezza artistica a Parigi dove aveva uno studio, città che gli permetteva di contemplare e incontrare artisti antichi e contemporanei, guardando alle esperienze europee postimpressioniste. Fece parte del gruppo dei Sei di Torino e, in netta antitesi al più vieto accademismo del Novecento, elaborò nelle sue opere (ritratti, nature morte) un acceso e vibrante linguaggio espressionista che rimase costante, seppure piegato a più esplicite istanze realistiche, nella sua successiva produzione che si allarga anche al paesaggio.
Ma la sua sua opera più importante è forse quella che lo vede vestire i panni dello scrittore; Cristo si è fermato a Eboli che Einaudi gli pubblica nel 1945, nata dai ricordi di confinato in Lucania, è il ritratto morale, sociale, ma soprattutto poetico di una gente e di un paese, il racconto veridico e pur favoloso di un viaggio alle origini della civiltà, compiuto a contatto di quelle misere popolazioni. La risonanza che avrà il romanzo mette in ombra la sua attività di pittore: ma la stessa pittura di Levi sarà influenzata da quel soggiorno diventando più rigorosa ed essenziale e fondendo la lezione di Modigliani con un sobrio, personale realismo.
La mostra, patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna, Comune di Ravenna, è stata realizzata con il contributo di: AGENZIA RITMO, CLUB DEL SOLE, CONSAR-GRAR, COPURA, IDROEXPERT, MOVITER STRADE CERVIA, NADEP, PENTAGRAMMA ROMAGNA, S.P.M. CONSULTING, SIDAC GRUPPO ACMAR, STUDI DI SERVIZI ALLE IMPRESE.
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