La biblioteca venne fatta costruire all'indomani del concilio di Trento, per intervento di Pietro Bagnoli, abate committente tra l'altro delle "Nozze di Cana", il dipinto di Luca Longhi che attualmente si trova nella Sala Dantesca al piano terra dell'edificio, che questa mattina abbiamo potuto ammirare.
Nella ex-chiesa di San Romualdo, attualmente adibita a Museo del Risorgimento, è stato possibile osservare un bel dipinto dedicato alla figura di San Romualdo, fondatore del sacro eremo di Camaldoli.
Di grande pregio nella Aula Magna, dove ha sede l'esposizione temporanea di libri, memorie, documenti, che provengono dall'Archivio di Stato e dall'Eremo di Camaldoli, ma anche dalla collezione della Classense stessa, due Mappamondi del Coronelli, che documentano le conoscenze geografiche di allora.
L'Aula Magna è collocata sopra al refettorio, con apertura finestre in alto e un doppio alloggiamento per i libri in basso, con un deambulatorio che corre lungo l'intero perimetro. Fu sala di studio aperta al pubblico, in seguito divenne sala monumentale. Le scansie dei libri sono organizzate per argomenti, l'apparato decorativo presenta frontalmente il dipinto della la "Divina Sapienza". Che altro dire? Non voglio aggiungere altro, anche se molto potrei ancora scrivere. La visita guidata è durata 2 ore, densissime di curiosità ed approfondimenti. Preferisco invitarvi a prenotare, potete ancora farlo, il numero da chiamare è 054435404. La prenotazione è obbligatoria.Le foto che ho inserito non sono state scattate oggi, ma gli spazi sono i medesimi.
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