domenica 30 dicembre 2012

"Itinerari Camaldolesi": visita guidata di oggi alla Biblioteca Classense (RA)

In occasione del Millenario della Fondazione dell'Eremo di Camaldoli la Biblioteca Classense, Via Baccarini 3, Ravenna (RA) propone una mostra dal titolo "I libri del Silenzio" che intende rivisitare la storia del Cenobio Camaldolese Classense tra il XIII e il XIV secolo, epoca in cui fu tra i più rilevanti nel panorama monastico. La mostra è collocata al II piano ma la visita guidata di questa mattina, condotta da personale tecnico-scientifico dell'Istituzione Biblioteca Classense, ci ha prima  introdotti alla visita di altri spazi facenti parte dell'antico edificio.
La biblioteca venne fatta costruire all'indomani del concilio di Trento, per intervento di Pietro Bagnoli, abate committente tra l'altro delle "Nozze di Cana", il dipinto di Luca Longhi che attualmente si trova nella Sala Dantesca al piano terra dell'edificio, che questa mattina abbiamo potuto ammirare.
Nella ex-chiesa di San Romualdo, attualmente adibita a Museo del Risorgimento, è stato possibile osservare un bel dipinto dedicato alla figura di San Romualdo, fondatore del sacro eremo di Camaldoli.
Fu nel 1515 che la comunità camaldolese si trasferì da Classe all'interno delle mura della città, per motivi di sicurezza.. Il monastero divenne importante luogo di cultura, centro di formazione non solo per i monaci ma per tutta la città: Esso svolse anche un ruolo economico. Fino alla soppressione napoleonica delle congreghe religiose, i monasteri furono i principali proprietari terrieri nel ravennate. Classe e San Vitale detenevano il 60-70% del territorio della città, con la pineta che rappresentava il 70-80% delle entrate (legname, pinoli, pascoli). Bellissimo osservare nel corridoio centrale al II piano dell'edificio la carta topografica del 1903 attribuita al prof.re Gaetano Savini e constatare le trasformazioni occorse in città.
Di grande pregio nella Aula Magna, dove ha sede l'esposizione temporanea di libri, memorie, documenti, che provengono dall'Archivio di Stato e dall'Eremo di  Camaldoli, ma anche dalla collezione della Classense stessa,  due Mappamondi del Coronelli, che documentano le conoscenze geografiche di allora.
L'Aula Magna è collocata sopra al refettorio, con apertura finestre in alto e un doppio alloggiamento per i libri in basso, con un deambulatorio che corre lungo l'intero perimetro. Fu sala di studio aperta al pubblico, in seguito divenne sala monumentale. Le scansie dei libri sono organizzate per argomenti, l'apparato decorativo presenta frontalmente il dipinto della la "Divina Sapienza". Che altro dire? Non voglio aggiungere altro, anche se molto potrei ancora scrivere. La visita guidata è durata 2 ore, densissime di curiosità ed approfondimenti. Preferisco invitarvi a prenotare, potete ancora farlo, il numero da chiamare è 054435404. La prenotazione è obbligatoria.Le foto che ho inserito non sono state scattate oggi, ma gli spazi sono i medesimi.

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